Betti e Michelini (Pd): “L’ospedale da campo uno spreco di risorse colossale”

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“non giustificabile dall’emergenza”

   

“La risposta all’interrogazione alla nostra interrogazione sull’ospedale da campo certifica la malagestio della destra in sanità, incapace per anni di una certa e concreta programmazione, nonostante la situazione contingente di una pandemia da gestire, di certo non semplice”. Così in una nota i consiglieri del Partito democratico Cristian Betti e Letizia Michelini.

“L’ospedale da campo – spiegano Betti e Michelini – è costato circa tre milioni di euro alla collettività, elaborato attraverso un progetto realizzato dagli uffici della Regione. Il fatto che sia rimasto aperto dal 10 marzo 2021 al 10 maggio 2021, due mesi, per controllare 140 pazienti in osservazione breve è allarmante ed emblematico del fatto che tale colossale investimento non è servito per svolgere le funzioni sanitarie per cui lo stesso era stato acquistato, uno spreco enorme di risorse pubbliche di cui l’ex giunta Tesei dovrà rendere conto davanti alla comunità umbra. Non è giustificabile neanche la specifica che dal 10 maggio al 15 giugno sia stato utilizzato per screening con sintomatologia respiratoria”.

“La gestione di una pandemia non è ovviamente una questione semplice – dicono – ma l’approccio tenuto dalla destra, con sprechi di risorse e strutture emergenziali costate un occhio della testa, rappresenta il modus operandi di chi ha rischiato di mandare a gambe all’aria la nostra sanità. L’ospedale da campo, tanto sbandierato, poi è stato smobilitato, due anni dopo, per rispondere alle necessità della Turchia colpita dal sisma. Ci chiediamo quindi se tale spesa sia stata effettivamente giustificabile, anche in un regime di emergenza come poteva essere quello pandemico. La nostra risposta è no, non sono sufficienti i rimborsi, e non era giustificabile un tale sforzo a fronte di uno scarso utilizzo, distogliendo risorse che potevano essere utilizzate per ben altro, come per creare posti letto permanenti all’interno delle strutture ospedaliere esistenti. Di certo – concludono – continueremo a fare ulteriori verifiche per avere più chiaro il quadro economico”