Bilancio positivo per il 2014: decreto dei mulini popolari riuniti approvato in assemblea

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Nuove iniziative imprenditoriali di delocalizzazione sul territorio e numeri che, nonostante la congiuntura economica, permettono di parlare di un bilancio positivo. Questo il quadro emerso dall’assemblea annuale dei soci dei Molini Popolari Riuniti che si è svolta domenica 24 maggio a Ellera di Corciano e ha provveduto ad approvare il consuntivo relativo all’anno 2014. All’incontro, insieme al presidente della cooperativa Dino Ricci, c’erano al tavolo Fernanda Cecchini, assessore alle politiche agricole della Regione Umbria, Cristian Betti, sindaco di Corciano, l’onorevole Giampiero Giulietti, la senatrice Nadia Ginetti.

“Anche in questo esercizio abbiamo chiuso con un risultato positivo – ha affermato il presidente della cooperativa Dino Ricci – determinato da un miglioramento della gestione caratteristica, nonostante il contesto economico complessivo ancora molto difficile e gli andamenti climatici che ormai da alcuni anni condizionano negativamente le produzioni agricole”.

Un esercizio, quello del 2014, molto impegnativo per la cooperativa perché ha visto, a maggio, la conclusione del primo stralcio del progetto di delocalizzazione e l’apertura dei nuovi impianti a Pierantonio di Umbertide e, tra giugno e settembre, il trasferimento dell’attività con “costi straordinari – ha spiegato il presidente Ricci – non ripetibili sia sul versante gestionale che finanziario”. Nel mese di dicembre, infine, si è perfezionato l’atto di fusione per l’incorporazione della cooperativa Terre del Carpine di Magione. Per quanto riguarda i dati, il fatturato complessivo è stato di circa 60 milioni di euro con una riduzione rispetto all’esercizio precedente determinata dai minori quantitativi di cereali ritirati e da un calo dei prezzi.

“Tuttavia – ha aggiunto Ricci –, abbiamo avuto un incremento importante delle produzioni mangimistiche attestandoci a oltre 620mila quintali. Le produzioni dei panifici sono state di oltre 50mila quintali e i cereali ritirati 600mila quintali”.

Il cash-flow, cioè la ricchezza prodotta, è stata 1,3 milioni di euro circa superiore al precedente esercizio.

“Il bilancio conferma, nonostante i notevoli investimenti – ha aggiunto il presidente dei Molini Popolari Riuniti –, un soddisfacente equilibrio patrimoniale e finanziario”.

Proseguendo nella disamina dei dati, il patrimonio netto ammonta a 14 milioni di euro, mentre il personale occupato, tra diretto e indiretto, è stato di 200 unità.

“Riteniamo che il lavoro fatto in questi anni – ha proseguito Ricci – ci metta nelle condizioni di poter cogliere le opportunità di crescita che si rendono necessarie per essere sempre più competitivi sul mercato e nel rapporto con la base sociale. L’esigenza di una crescita della cooperativa passa necessariamente per l’ampliamento dell’attività di servizio all’agricoltura, di vendita di mezzi tecnici e di ritiro cereali, condizione necessaria per consolidare i processi di trasformazione, elemento indispensabile per valorizzare le produzioni dei nostri associati”.

Archiviati i risultati positivi del 2014, nel 2015 i Molini Popolari Riuniti sono già impegnati in nuovi progetti. Stanno, infatti, in questi mesi definendo l’acquisizione, ad Amelia, in provincia di Terni, di una struttura produttiva molitoria, di servizio all’agricoltura e relativo stoccaggio cereali, sulla quale realizzare un progetto di sviluppo che rilanci la presenza della cooperazione agricola e agroalimentare su quel territorio.

“Gli obiettivi di crescita e sviluppo che ci siamo posti – ha concluso Ricci –, a partire dall’implementazione dell’impianto produttivo di Pierantonio, proseguendo per il processo di riorganizzazione produttiva, commerciale ed economica della cantina di Magione, fino al  progetto di sviluppo sul territorio di Narni, Amelia e dell’alto Lazio, sono sicuramente impegnativi, ma riteniamo di avere le condizioni per poterli portare a compimento”.