Via San Girolamo: tagliati gli alberi più pericolosi

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E’ continuato l’intervento dei Vigili del Fuoco per tagliare i rami pericolanti e incombenti sul lato sinistro a salire di via San Girolamo. Oltre ai rami del lato sinistro a scendere del fosso di S. Margherita, i vigili sono intervenuti anche su due grossi alberi pericolanti in corrispondenza del ponte sul fosso proprio all’inizio della salita verso Perugia. Terminato il compito dei Vigili del Fuoco di prevenzione del pericolo costituito dalle piante, ora è necessario un intervento per raccogliere i rami e i tronchi che possono determinare un ulteriore pericolo se dovessero occupare l’alveo del fosso. Ma un altro problema è costituito dai rami degli olmi incombenti sul lato destro a salire verso la città di Via San Girolamo: dal ponticello alla prima curva. Sono rami pericolanti di piante forse colpite dalla malattia che ha colpito questa specie di piante. Il marciapiede e i tombini da poco rifatti rigurgitano di rami caduti che impediscono il deflusso delle acque che travasano sulla carreggiata causando evidenti danni all’asfalto. Chi dovrebbe intervenire? Il comune, o il comune dovrebbe sollecitare l’intervento dei privati proprietari del territorio laterale? Prima che succeda qualche grave incidente di cui recentemente sono rimasti vittime automobilisti e passanti in altre zone d’Italia sarebbe necessario intervenire, come sarebbe necessario che non siano sempre e solo i residenti a segnalare pericoli e disagi che potrebbero essere evitati e sanati con una attenta cura del territorio da parte delle istituzioni. Senza entrare, poi, nella sfera della maleducazione di tanti cittadini che provvedono spesso a creare disagi e pericoli gettando rifiuti ai bordi delle strade e lungo nei luoghi più impensati. Per vincere premi come “città della cultura”, “città dei giovani” e via dicendo servono anche educazione e cura dei territori in cui si abita: siano essi città, paesi e campagne.