Da Città di Castello alla Terrazza del Mercato Coperto e altri spazi a Perugia per un viaggio nell’arte che accompagna le note
Anche tutto ciò che tra le arti non è musica, nei giorni della kermesse, fa… Umbria Jazz. In contemporanea con i tanti concerti che si alternano tra i palchi delle varie location previste dall’organizzazione, Arena Santa Giuliana in testa, c’è un piccolo/grande sottobosco nemmeno troppo nascosto di proposte diverse di cui può bearsi il pubblico. Parliamo delle mostre di foto, di quadri e più in generale di produzioni artistiche inserite nei percorsi cittadini e non solo. Ne abbiamo scelte una manciata tra le tante ed è proprio da “lontano” che vogliamo iniziare il viaggio, perché l’onda lunga di Umbria Jazz arriva fino a Città di Castello dove Daniele Bricca, tifernate classe 1984, una passione sconfinata per la fotografia (è socio del Centro Fotografico Tifernate dal 2013), Perugia e proprio Umbria Jazz in concomitanza con il via dell’evento ha inaugurato presso lo spazio “AstroZombie tattoo culture” di via Scipione Lapi 2/D, la mostra di foto “Umbria Jazz, Perugia in movimento” che resterà visitabile fino al 28 settembre nella città di Monica Bellucci. “Con questa mostra fotografica – racconta Bricca – ho voluto rendere omaggio a una città che sento molto mia immortalata con scatti che vanno dal 2012 al 2023 nel suo periodo migliore dell’anno, ovvero durante il più importante festival musicale jazzistico italiano. Potevo farlo in mille modi diversi, perché in quei giorni ogni piazza ogni vicolo racconta una storia a sé con un clima, un’atmosfera, suoni e colori che solo Perugia in quei giorni sa regalare. Ho scelto però di farlo in un modo particolare, non fermando un solo istante come siamo abituati a pensare la fotografia che, ovviamente, è qualcosa di statico. La staticità della fotografia è certo uno dei suoi pregi, ma a volte può essere anche un limite. E così ho scelto la fotografia movimentista che riesce a dare visibilità ad una realtà che i nostri occhi non sono in grado di percepire. Usando questa tecnica ho provato a raccontare i ritmi coinvolgenti di quei giorni, cercando di creare immagini originali ed emotive allo stesso tempo”. Chi si trova a passare per l’Altotevere, insomma, non può perdersi questa mostra.
Così come è imperdibile quella itinerante di Federica Tondini e a cura di Francesca Duranti intitolata “Cromoestesia”. Qui il legame con Umbria Jazz è soprattutto legato a due su tre location in cui sono esposte le opere, soprattutto la storica Terrazza del Mercato Coperto di Perugia appositamente riaperta in maniera perfetta ed esaltante per l’evento musicale. Fino al 22 luglio, grazie alla collaborazione tra Città del Cioccolato e Umbria Jazz, è stato possibile arricchire il ricco programma del festival anche con le opere della Tondini che sembrano invitare cittadini e turisti a immergersi in una sinfonia visiva e sensoriale, dove i colori evocano sensazioni sonore, in un continuo dialogo tra superficie e profondità materica. L’artista esplora l’astrazione senza tradire l’oggetto, dando vita a forme dinamiche che si aprono a una molteplicità di contenuti, rinunciando a significati univoci per abbracciare la complessità della percezione umana. La nuova esperienza pittorica di “CK23”, pseudonimo di Federica è ispirata alle tonalità sofisticate e alle forme sinuose e leggerissime dell’Art Déco, creando un’illusione ottica, trasformando le sue opere in un vibrante dialogo tra modernità e tradizione. I colori e le forme che emergono dalle tele tridimensionali e materiche evocano la ricchezza di un arazzo di Mariano Fortuny e la raffinatezza di un stampa di William Morris, dove carta e colore si fondono in un gioco di rimandi estetici. Trattandosi di mostra itinerante, giova ricordare che alcuni lavori sono presenti anche presso il Priori Secret Garden e lo studio Babini e Oliviero, altri due contesti suggestivi di Perugia.
Da segnalare, infine la prima mostra personale inedita di Alessandro Angeli (in arte “Docchia”) che è stata inaugurata venerdì scorso allo Spazio CEC in via Bruschi, 2b, nel centro storico di Perugia, accompagnata da una Jazz Jam Session con un duo di percussioni (Mattia Fiorucci) e sassofono (Rocco Donati), nell’ambito dell’evento “Faces” che è anche il titolo della mostra. L’artista umbro mette in mostra la sua irriverente essenzialità nel ricercare equilibro in un perpetuo movimento attraverso un’arte sincera, vera e intuitiva che sfida il tempo. La mostra si suddivide in due sezioni: una parte dedicata alle sue tele e l’altra riservata alle sue sculture in legno, realizzate sapientemente e con grande maestria e capacità artistica.
Francesco Bircolotti