Sicurezza in agricoltura

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Regione Umbria: la situazione del personale precario
   

Il livello “sempre elevato d’infortuni nel settore dell’agricoltura, il cui indice di frequenza è maggiore rispetto a quello dei settori Industria e Terziario, rende necessario un grado d’attenzione mirato a individuare soluzioni efficaci per circoscrivere il fenomeno e a selezionare  strumenti più  idonei  a ridurre i rischi lavorativi, anche attraverso azioni di formazione destinate al mondo della scuola”. È per circoscrivere il fenomeno degli infortuni  in agricoltura, radicando la cultura della prevenzione a partire dai giovani, oggi studenti e domani lavoratori, che  è stato firmato stamani a Palazzo Donini un protocollo d’intesa per il progetto “Più prevenzione e sicurezza in agricoltura attraverso i giovani” fra Regione Umbria, Inail, Erba-Ente regionale bilaterale agricolo dell’Umbria e gli Istituti Agrari gli Istituti Agrari “Ciuffelli” di Todi, “Patrizi-Baldelli” di Città di Castello, “Valnerina” di Sant’Anatolia di Narco. A sottoscrivere il protocollo, di durata triennale, sono stati l’assessore all’Agricoltura Fernanda Cecchini, per la Regione Umbria; il direttore reggente Alessandra Ligi per l’Inail Direzione territoriale Perugia-Terni; il presidente Pierluigi Bruschi, per il Cocopro (Comitato consultivo provinciale) dell’Inail di Perugia,; il presidente Rufo Ruffo per “Erba” Umbria; il dirigente scolastico Anna Rita Benedetti (Iis “Patrizi-Baldelli-Cavallotti” di cui fa parte l’Agrario “Patrizi- Baldelli”), il professor Giampiero Scassini (in rappresentanza del dirigente scolastico Marcello Rinaldi dell’Iis “Ciuffelli-Einaudi” di cui fa parte l’Agrario “Ciuffelli”) e la professoressa Alessandra Catterini (in delega di Rossella Lopa, dirigente scolastico dell’Istituto omnicomprensivo Cerreto di Spoleto-Sellano di cui fa parte l’Agrario Statale “Valnerina”).  Nel progetto è previsto il coinvolgimento di una o più aziende leader nel settore presso le quali alcuni studenti potranno realizzare un’esperienza lavorativa in cui mettere a frutto quanto appreso con le attività del progetto. “Un protocollo importante – ha sottolineato l’assessore regionale Cecchini – con cui vogliamo rafforzare le nostre azioni, agendo sulla formazione dei giovani nelle scuole, per la prevenzione e la sicurezza in agricoltura. Continuiamo a perseguire questo obiettivo prioritario anche attraverso le misure e gli interventi della programmazione per lo sviluppo rurale 2014-2020, nelle quali sono previste premialità per quelle imprese che innovano e rendono più sicure le proprie attività”.  “Investiamo sui giovani quali cittadini e futuri lavoratori” ha rilevato il direttore dell’Inail, Alessandra Ligi, ripercorrendo il percorso di costruzione del progetto, nato da una valutazione della realtà del lavoro in agricoltura e dei suoi rischi. “Vogliamo andare a incidere sui livelli infortunistici che sono sempre molto alti – ha detto – mettendo a frutto l’esperienza maturata negli Istituti Agrari di Città di Castello e Sant’Anatolia di Narco con il progetto ‘ImprendoSicuro’. Ora si va a realizzare un’azione didattica con modalità di fruizione più vicine ai giovani, che verranno coinvolti anche in un concorso d’idee per la realizzazione di un prodotto in materia di prevenzione e sicurezza in agricoltura utile per gli studenti e tutti i soggetti che fanno parte del sistema agricoltura”. “La scelta di questo settore – ha spiegato il presidente del Cocopro Inail, Pierluigi Bruschi – deriva non solo dal fatto che, stando ai numeri, è il più a rischio ma anche dal fatto che si sta rivitalizzando, con molti giovani che vi guardano con interesse. È importante che l’agricoltura si qualifichi e il presupposto è la sicurezza”.  Il presidente di “Erba” Umbria, Rufo Ruffo, ha auspicato che questo “ottimo inizio” prosegua con l’estensione delle attività previste anche agli altri settori. L’Ente bilaterale agricolo gestirà tutti gli aspetti gestionali, amministrativi ed economici del progetto e farà da tramite per l’individuazione delle aziende in cui si svolgeranno gli stage. L’importanza del protocollo d’intesa è stata sottolineata anche dai rappresentanti dei tre Istituti scolastici che hanno messo in rilievo quanto sia fondamentale per le scuole poter contare, oltre che sulla sinergia creata con la rete regionale degli Istituti di Agraria e la collaborazione con le istituzioni, su una formazione “qualificata, certificata e gratuita” per creare consapevolezza nei giovani sui rischi nei futuri luoghi di lavoro e far crescere la cultura della sicurezza nel lavoro. Il progetto si articolerà in varie attività, a cominciare dall’organizzazione di un convegno per illustrare anche agli studenti e agli addetti al settore l’attuale quadro normativo in materia di sicurezza nel settore dei lavori agricoli e i principali rischi professionali. Verrà ideata e sviluppata una piattaforma di apprendimento interattivo tramite un software per la gestione multimediale della didattica in aula e a distanza, che utilizzando anche il materiale del corso di formazione “ImprendoSicuro” in agricoltura, permetta di realizzare lezioni efficaci. Gli studenti potranno accedervi attraverso una app dal proprio smartphone e tablet personale.    Gli studenti degli Istituti agrari coinvolti parteciperanno, inoltre, a un concorso di idee, che prevede “la realizzazione di un prodotto editoriale e/o multimediale sulla sicurezza in agricoltura. Nel protocollo è prevista la realizzazione di un progetto di comunicazione, tramite il sito web della Regione, gestito anche dagli studenti, per sensibilizzare gli addetti del settore e più in generale l’opinione pubblica sulle tematiche della prevenzione e sicurezza in agricoltura attraverso un sistema  di informazione permanente fruibile da tutti. A tale scopo verrà costituito un gruppo di lavoro formato da studenti, docenti ed esperti. Si prevede poi che alcuni studenti, “selezionati dagli insegnanti tra coloro che meglio si saranno distinti nelle attività del protocollo”, svolgano uno stage in alcune aziende agricole del territorio, “allo scopo di sperimentare direttamente le pratiche professionali ed in particolare analizzare gli aspetti peculiari collegati alla sicurezza lavorativa”.