“Serve un piano di stabilizzazione per i lavoratori precari di Umbria salute”

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“Serve un piano di stabilizzazione per i lavoratori precari di Umbria salute”. I Consiglieri di minoranza (PD, Patto Civico, M5S, Misto) annunciano un’interrogazione

“L’annunciata fusione per incorporazione di Umbria Salute S.c.ar.l. in Umbria Digitale S.c.ar.l. oltre a pregiudicare l’organizzazione e la mission delle due aziende, rischia di mettere in discussione la stabilizzazione e l’occupazione di 160 lavoratori precari, ovvero di 115 operatori Cup e 45 amministrativi. Data la gravità della situazione chiediamo alla presidente della Regione Tesei di fare al più presto chiarezza. In ballo c’è il futuro di quasi 200 famiglie che da troppo tempo attendono di ricevere una risposta chiara sul proprio futuro”.

   

È quanto dichiarano i consiglieri regionali Simona Meloni, Fabio Paparelli, Tommaso Bori, Michele Bettarelli e Donatella Porzi (PD), Andrea Fora (Patto Civico), Thomas De Luca (M5S) e Vincenzo Bianconi (Gruppo Misto) che, in proposito, annunciano la presentazione di un’interrogazione alla Giunta.

“Sulla base dell’accordo aziendale di prossimità sottoscritto con le rappresentanze sindacali nel 2018 e prorogato nell’autunno del 2019 la Giunta regionale doveva aver provveduto da tempo a dare stabilità all’organico rispettando i termini previsti, ovvero entro il primo semestre 2021. Ma ad oggi, cioè dopo 18 mesi, non lo ha ancora fatto. Ciò significa che sulla base dell’annunciata fusione tra le due aziende regionali, e vista la ormai prossima scadenza dell’accordo, non vi sarà alcuna garanzia che gli impegni assunti nei confronti dei lavoratori di Umbria Salute vengano rispettati dal nuovo soggetto in via di costituzione. In questi mesi Umbria Salute ha continuato ad assumere personale precario a tempo determinato, aumentando così il proprio organico del 50 per cento, ovvero di circa 90 unità, ma senza aver prima provveduto alla stabilizzazione dei i 160 lavoratori storici. Per questo la situazione occupazionale della società ci appare oltremodo inadeguata a garantire continuità, efficienza e funzionalità ai servizi di interesse generale erogati da Umbria Salute nel contesto del Servizio sanitario regionale. Chiediamo pertanto che venga approvato al più presto un piano di stabilizzazione che faccia finalmente chiarezza su tempi e modalità di assunzione, in modo da poter preservare le competenze e le professionalità acquisite in questi anni, ormai indispensabili a rendere adeguatamente strutturata un’organizzazione che, ogni giorno, è impegnata senza sosta a dare supporto ad un sistema sanitario regionale già fortemente condizionato dall’emergenza sanitaria in corso”.