Sanità: maggiore sicurezza per il paziente e contenimento della spesa sanitaria

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Mettere al centro il paziente e la sua sicurezza, migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria e contemporaneamente contenere i costi della spesa sanitaria regionale. Sono stati questi gli obiettivi mai persi di vista dall’Azienda Ospedaliera di Perugia da quando nel 2001 ha avviato il processo di affidamento all’esterno del servizio di logistica dei farmaci e dei beni sanitari. Un processo che in quindici anni ha avuto uno sviluppo graduale e che oggi copre tutta la filiera logistica: dalla ricezione dalla casa farmaceutica alla conservazione e gestione di farmaci e materiali sanitari fino alla loro consegna direttamente in reparto per la somministrazione ai pazienti attraverso un sistema codificato di braccialetti elettronici. Del rapporto tra una organizzazione logistica efficiente e i benefici per i pazienti si è parlato stamani in occasione della presentazione della ricerca condotta dal professor Carlo Rafele del Politecnico di Torino dal titolo ricerca “Esternalizzazione della Logistica di Magazzino nell’Azienda Ospedaliera di Perugia: analisi dati logistici” promossa dalla Fondazione Scuola nazionale servizi. L’incontro si è svolto nella sede della direzione generale dell’azienda ospedaliera di Perugia.

“Parlare di logistica sanitaria – ha sostenuto Emilio Duca, direttore dell’Azienda Ospedaliera di Perugia – è appropriato perché il suo ruolo è centrale non solo per una maggiore efficienza dei sistemi, ma anche per una migliore efficacia delle terapie e per la sicurezza dei nostri pazienti. L’informatizzazione di tutte le procedure, infatti, ha permesso la tracciabilità delle prescrizioni fino alla somministrazione del farmaco. In questo modo sono stati drasticamente ridotti quei rischi clinici che caratterizzano il 4% dei ricoveri, ovvero la possibilità di avere reazioni avverse da farmaci per errori di prescrizioni o somministrazioni. Questo risultato è stato conseguito insieme al contenimento dei costi che il sistema sostiene”.

In questi quindici anni, infatti, l’Azienda Ospedaliera di Perugia ha potuto contare su un risparmio annuo di oltre 600 mila euro, il 28 per cento in meno rispetto ai costi pre-appalto. L’analisi condotta dal Politecnico di Torino aveva l’obiettivo di monitorare l’andamento, l’impatto sull’organizzazione interna ospedaliera i miglioramenti conseguiti da quando, nel 2001, il servizio di logistica sanitaria è stato affidato alla Cooperativa perugina Servizi Associati. L’azienda è tra le prime in Italia a operare nel settore della logistica a supporto delle aziende sanitarie. Servizi Associati, 1500 collaboratori e 40 milioni di fatturato, nasce nel 1975 con competenze specifiche nella gestione di servizi integrati di archiviazione, manutenzione, distribuzione e logistica. Nel 1996 viene attivato l’asset logistico per offrire un servizio integrato e informatizzato di logistica dei farmaci e dei beni sanitari.

“Il processo di esternalizzazione – ha detto il professor Carlo Rafele nel presentare i risultati della ricerca – ha consentito di mettere sotto controllo tutto il processo di gestione dei materiali, ma anche le attività e i processi legati alla gestione che parte dal magazzino e arriva fino al reparto. La razionalizzazione della catena logistica ha consentito all’Azienda Ospedaliera di Perugia, in questi 15 anni, non solo una significativa diminuzione dei costi della spesa sanitaria ma anche la riduzione del margine di errore nelle somministrazioni di farmaci ai pazienti e un alleggerimento del personale ospedaliero da attività non propriamente assistenziali”.

Oltre al direttore Duca e al professor Rafele sono intervenuti Alberto Ferri, presidente della Fondazione Scuola Nazionale Servizi che ha coordinato i lavori, Walter Orlandi, direttore Salute e Welfare della Regione Umbria, Maurizio Valorosi, direttore amministrativo dell’Azienda Ospedaliera e Marcello Pani, Presidente di SIFO, Società italiana di farmacia ospedaliera e dei servizi farmaceutici delle aziende sanitarie. Walter Orlandi ha ripercorso la genesi e lo sviluppo di questo progetto di esternalizzazione.

“Possiamo sostenere – ha spiegato – che in quest’ambito l’Azienda Ospedaliera di Perugia rappresenti una delle esperienze più avanzate in Italia. Riteniamo che questo modello possa essere riproducibile in ambito regionale tanto che è già allo studio un progetto sulla fattibilità di un sistema di logistica sanitaria centralizzata”.

“Dal 2001 a oggi – ha aggiunto Maurizio Valorosi – siamo passati dalla preistoria al futuro con risultati che possiamo ritenere positivi a tutto campo, risultati che hanno portato l’Azienda ospedaliera di Perugia ad avere una posizione primaria nel panorama italiano”.

Marcello Pani della Società italiana di farmacia ha illustrato brevemente i tre diversi modelli di organizzazione logistica adottati in Italia e spiegato l’importanza di una razionalizzazione del processo logistico ai fini di un abbattimento del rischio clinico.

“Credo che in un territorio come quello umbro – ha spiegato – ci siano i presupposti per ipotizzare un possibile livello di centralizzazione su due grandi magazzini”.