San Francesco al prato: l’ex chiesa torna a splendere in occasione del Green Table

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Nel corso della mattinata del 19 ottobre, attraverso un tour riservato alla stampa, si sono riaperte ufficialmente le porte del complesso di San Francesco al Prato nel cuore pulsante di Perugia, in una delle aree più belle del Capoluogo umbro giusto al termine della “regale” via dei Priori

   

L’ex chiesa, edificata intorno al 1250 e poi oggetto di importanti modifiche nel periodo del ‘600-‘700, è tornata letteralmente a splendere dopo i complessi lavori di completa riqualificazione che l’hanno trasformata in un meraviglioso Auditorium con compito, ambizioso, di ospitare i più importanti eventi di cultura, musica e socialità in programma a Perugia.

Si parte subito con un esordio “col botto” visto che, ad iniziare dalla giornata di mercoledì 20 ottobre e fino al 23 ottobre, San Francesco al Prato sarà la sede ufficiale di Green Table Forum Internazionale su architettura e design per il futuro, evento dedicato ai temi dell’ambiente e della sostenibilità. La manifestazione ospiterà personalità di primo piano del mondo della cultura, del progetto, della scienza, della filosofia e della economia per dialogare attorno al ruolo del design nella ricerca di una relazione armonica tra genere umano e mondo naturale.

Gli eventi – hanno spiegato Andrea Margaritelli e Carlo Timio – potranno essere seguiti sia in presenza fisica che on line, accedendo all’innovativa piattaforma Green Table, ove sono presenti quattro aree tematiche. Tantissime le adesioni da tutto il mondo già formalizzate nella piattaforma, oltre 1500, evidentemente destinate a crescere a ridosso della manifestazione. Essendo senza limiti numerici la partecipazione su piattaforma, l’ambizione è di costituire una vera e propria community che possa interagire con gli ospiti e tra gli stessi componenti al suo interno.

Ovviamente per chi vorrà e potrà sarà consentita la partecipazione fisica presso l’auditorium con i numerosi eventi tutti a titolo gratuito.

Il primo atto mercoledì alle 18 con Alba, preludio ad una nuova armonia, spettacolo a cura di Umbra Ensemble e Marco Nereo Rotelli; seguirà alle 18.15 la cerimonia di apertura della manifestazione. Ogni giorno oltre ai tavoli tematici, previsti spettacoli per tutti i gusti.

Il programma è disponibile sul sito greentable.it

In attesa dell’evento, assoluto protagonista della mattinata del 19 ottobre è stato il complesso di San Francesco al Prato, “raccontato” alla stampa dal prof. Franco Ivan Nucciarelli per la parte storico-artistica e da Giovanna Signorini dello studio Signorini per la parte tecnica e della ristrutturazione.

L’Auditorium oggi si presenta come un’opera innovativa con circa 514 posti a sedere, dei quali 372 nella sola navata centrale fronte-palco. Per l’opening day di mercoledì, tuttavia, saranno solo 300 i posti a disposizione anche per una forma di precauzione.

Il tour ha consentito di scoprire alcuni percorsi interni che dall’ex chiesa conducono all’attuale sede dell’Accademia di Belle Arti, transitando di fronte ad autentici capolavori come il sarcofago, in stile romano con lo stemma della famiglia degli Orsini, ove riposa Bartolo da Sassoferrato, tra i più importanti esponenti dell’Università di Perugia fondata nel lontano 1260. Nucciarelli ha spiegato come il complesso, nato intorno al 1250, sia ben presto divenuto polo d’attrazione per la nobiltà perugina, con circa 100 famiglie che lo scelsero quale luogo di sepoltura, arricchendolo con opere d’arte sopraffina realizzate dai più grandi artisti dell’epoca, da Raffaello al Perugino fino ad arrivare al Pinturicchio.

Purtroppo nel tempo la maggior parte di queste opere sono state trafugate finendo in musei italiani e stranieri, oppure perdendosi nel corso dei tragitti.

Quanto alla ristrutturazione Giovanna Signorini ha voluto semplicemente ricordare come il progetto originario della riqualificazione risalga addirittura alla fine degli anni ’90. Nel suo ambito una particolare attenzione è stata riservata al tema dell’acustica, molto approfondito per consentire di raggiungere tutti gli spettatori che troveranno posto nella navata centrale lunga e dispersiva.

Terminate le presentazioni ora è il momento di far parlare gli eventi ed, in primis, la cultura.