Provincia: spiragli per l’approvazione del bilancio 2015

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Il quadro della situazione della Provincia di Perugia muta di giorno in giorno e viene aggiornato di continuo dagli incontri serrati che il presidente Nando Mismetti sta avendo a Roma con i rappresentanti del Governo centrale e con l’Upi nazionale. A riferire sullo stato dell’arte il capo dell’amministrazione intervenuto nella mattinata odierna in Commissione consiliare permanente Bilancio – Affari Generali presieduta da Roberto Bertini. Numerose le questioni sul tavolo, ad iniziare dalla chiusura del bilancio 2015 che ancora non è avvenuta ma che potrebbe diventare realtà qualora si approvassero norme che consentano di utilizzare per il bilancio 2015 anche l’avanzo vincolato.

“Se tale la norma dovesse essere approvata – ha spiegato Mismetti -, nonostante la delicata situazione finanziaria dell’Ente sarebbe possibile approvare il bilancio visto il possibile utilizzo di importanti risorse (19 milioni, a fronte di 5 che ne mancano), oggi non utilizzabili, per la spesa corrente”.

Sul fronte del personale, il capo dell’amministrazione afferma che “i numeri generali sono largamente inferiori alle possibilità, ma il percorso è variegato. Nel senso che la data stabilita del 31 ottobre per la definizione del personale in esubero e quello che rimane in capo alla Provincia potrebbe essere soggetta a proroga ma si deve lavorare per un portale della mobilità regionale che smaltisca il personale in eccesso nell’ambito dei confini locali”. Tra le questioni aperte quelle relative alla Polizia provinciale e al personale ex Anas. Sul primo punto “si registra un impegno da parte dell’Esecutivo a modificare la disciplina relativa alla Polizia provinciale e ai Centri per l’Impiego. In particolare per la Polizia provinciale, oltre alla possibilità di individuare un contingente ridotto da mantenere in Provincia per l’esercizio delle funzioni fondamentali si dovrebbe prevedere una possibile “collocazione extra organico” per il restante personale di Polizia soprannumerario: sul punto si resta in attesa di vedere la norma, per capire come questo sia tecnicamente realizzabile. E’ stato, inoltre, ribadito l’impegno affinché dal 1° gennaio 2016 tutte le spese relative al  personale in esubero, che non ha trovato collocazione in altri Enti, siano a carico dello Stato e delle Regioni”.

“Infine, sempre da parte del Governo sembra stia maturando una maggiore consapevolezza circa l’importanza delle Province all’interno della nuova architettura istituzionale degli Enti Locali: il nuovo Ente di Area Vasta dovrà assumere un ruolo chiave quale soggetto intermedio tra Comuni e Regioni nell’articolazione delle autonomie locali. Questo riconoscimento politico generale, di per sé comunque positivo – ha concluso Mismetti -, dovrà tuttavia essere accompagnato dai provvedimenti annunciati, volti a garantire la predisposizione dei bilanci (per il 2015 e per le annualità successive) da parte degli Enti di Area Vasta, nonché la conclusione del percorso di riordino delle funzioni, con la ricollocazione del personale coinvolto”.