Provincia: inaugurata la Sala “Gino Scaramucci”, nuova sala della giunta

378
   

La Sala Giunta intitolata al presidente dell’antifascismo e della resistenza. E’ stato in carica dal 1953 al 1964

La Sala Giunta della Provincia di Perugia da oggi è la Sala “Gino Scaramucci”.

Con una cerimonia a cui ha preso parte tra gli altri la figlia ed ex parlamentare, Alba Scaramucci, la cosiddetta Sala Giunta, ubicata al secondo piano del Palazzo provinciale, è stata intitolata questa mattina “ad una delle figure umbre più importanti del secondo Dopoguerra”.

Accogliendo la proposta giunta dal comitato promotore, la Provincia ha così deciso di rendere omaggio a quello che è considerato “tra i punti di riferimento più autorevoli del movimento di rinascita dell’Umbria”.

E’ stato presidente provinciale dal 1953 al 1964, dopo aver partecipato all’organizzazione della Resistenza ed essere stato dirigente del Pci.

Tanti i traguardi raggiunti dalla Provincia di Perugia (tra le più grandi d’Italia in un’epoca in cui ancora non erano nate le Regioni) sotto la sua presidenza. In particolare si ricordano il Piano regionale di sviluppo (primo esempio di pianificazione regionale d’Italia); gli straordinari interventi sulla rete viaria; la realizzazione dei nuovi padiglioni maschili all’ospedale psichiatrico; gli importanti interventi nel campo dell’istruzione per garantire l’effettivo diritto allo studio, con l’erogazione di sussidi annui agli istituti.

“E’ una storia alta di moralità, impegno e passione quella di Gino Scaramucci – ha sottolineato il presidente della Provincia -. Un uomo che ha permesso all’Umbria di scoprire la Resistenza e l’alto valore della Repubblica e che ha consentito all’Ente provinciale di essere protagonista, sia come istituzione che attraverso i singoli soggetti”.

La figlia Alba ha parlato di “una giornata bella e commovente”. “Questa è stata la sua ultima casa politica – ha poi ricordato – per la quale si è molto speso e impegnato con onestà, coerenza e trasparenza. Oggi non si rende omaggio solo a lui, ma a tutti coloro che prima di noi hanno combattuto per la libertà e l’indipendenza di questo paese”.

Per Alberto Stramaccioni, storico e docente universitario, Scaramucci è stato tra i più importanti amministratori italiani “che ha ribaltato l’immagine dell’amministratore comunista”.

Intanto non si ferma l’opera di ricostruzione dell’esperienza umana e politica di Scaramucci. Dopo la pubblicazione nei mesi scorsi del libro “Gino Scaramucci (1904-1966) comunista, antifascista, amministratore”, edito da Futura Edizioni, oggi è stata annunciata l’intenzione di istituire delle borse di studio in suo nome, per tesi che si occupano di antifascismo, impegno per la democrazia, emigrazione e integrazione.