Progettazione Stadio “R. Curi”: interviene l’assessore Camicia

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Scatta il Daspo nei confronti di quattro

“Ancora una volta si ritorna a proporre, delegando come al solito la dirigenza del Comune di Perugia, di cedere l’impianto sportivo dello stadio Renato Curi all’attuale società sportiva del Perugia calcio”.

   

A dirlo è il consigliere comunale Carmine Camicia che ricorda:

“Sembra una storia infinita che si ripete puntualmente, dimenticando i due precedenti fallimenti. Il primo quello ai tempi del patron Luciano Gaucci che sognava di poter gestire autonomamente lo stadio, arricchendolo con centri commerciali e quant’altro e finì poi, purtroppo, la sua esperienza nel modo peggiore. Poi fu la volta dei fratelli Silvestrini che vennero accolti in città come i nuovi salvatori, ma anche loro gettarono la spugna dopo aver avuto in gestione, dall’amministrazione di allora, l’impianto sportivo”.

“Dopo queste due esperienze negative che misero in ginocchio il calcio perugino – prosegue Camicia -, qualcuno dovrebbe riflettere e non dimenticare e, invece, si vuole proseguire sulla stessa strada: cedendo la gestione dello stadio, senza un progetto, affidandosi sempre agli stessi dirigenti che videro i due fallimenti e aumentare per il Comune il contributo annuo. La soluzione di demolizione e ricostruzione sarebbe sicuramente molto onerosa e toglierebbe molto spazio all’area verde di Pian di Massiano. Allora forse si dovrebbe pensare a trovare nuovi spazi per realizzare ex novo l’opera, come già fatto in altre città italiane. Come ad esempio in una zona periferica quale quella di Sant’Egidio, dove ci sono strade di collegamento e l’aeroporto”.

“A mio avviso queste accelerazioni – conclude -, come avvenuto in passato, non sono auspicabili, e, inoltre, sarebbe opportuno coinvolgere nella discussione altri soggetti (non solo i dirigenti comunali), come i consiglieri sia di maggioranza che di minoranza che rappresentano i cittadini, la tifoseria che ha diritto di dare il proprio contributo, il Coni e la Figc regionali. Per questo motivo, presenterò un ordine del giorno per la costituzione di un gruppo di lavoro”.