Presentato il progetto “Raffaello e l’Umbria. Suggestioni raffaellesche a Todi e nell’Umbria centrale”

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Presentato il progetto “Raffaello e l’Umbria. Suggestioni raffaellesche a Todi e nell’Umbria centrale”. Coinvolte Bettona, Bevagna, Deruta, Foligno, Montefalco, Todi

   

 

Sei città che si mettono insieme per celebrare uno dei maggiori artisti del Rinascimento. È stato presentato lunedì 21 settembre presso la Sala del Consiglio dei Palazzi Comunali di Todi il progetto “Raffaello e l’Umbria. Suggestioni raffaellesche a Todi e nell’Umbria centrale”, una rete espositiva che si inserisce nell’ambito delle celebrazioni per il 5° centenario della morte di Raffaello creando un percorso attraverso opere di suoi allievi diretti o di artisti comunque influenzati dalla sua lezione, ed opere che hanno creato il contesto della sua presenza nella nostra regione, specificatamente in Umbria centrale.

L’incontro, moderato dall’Assessore alla Cultura di Todi Claudio Ranchicchio e presentato dal curatore Massimo Mattioli, ha visto gli interventi del Sindaco di Todi Antonino Ruggiano, dell’Assessore alla Cultura di Foligno Decio Barili, del Sindaco di Deruta Michele Toniaccini, dell’Assessore alla Cultura di Montefalco Daniela Settimi, del Sindaco di Bevagna Annarita Falsacappa e del Sindaco di Bettona Lamberto Marcantonini.

“Siamo convinti – ha dichiarato il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano – che nell’attuale panorama turistico-culturale realtà come i nostri centri traggano grandi benefici dal lavorare in sincronia e dalla promozione integrata. E Todi si è fatta promotrice di questa iniziativa proprio nell’ottica di aprire un fronte di collaborazione con le altre città coinvolte”.

Il progetto, promosso dal Comune di Todi con la partecipazione delle città di Bettona, Bevagna, Deruta, Foligno, Montefalco, propone dunque un excursus sulle influenze del grande artista in Umbria, mettendo al centro dell’attenzione artisti come lo Spagna, Giannicola di Paolo, G. B. Caporali, Dono Doni, Ascensidonio Spacca. Suggerendo anche opere di grandi artisti predecessori, per costruire il contesto trovato da Raffaello al suo arrivo: da Masolino da Panicale a Benozzo Gozzoli, al Maestro Perugino. E segnalando al visitatore dove ammirarle, spazi molto noti come Il Museo di San Francesco a Montefalco, Palazzo Trinci e l’Oratorio della Nunziatella a Foligno, il Museo della Ceramica a Deruta; ma anche luoghi per certi versi da “scoprire”, come alcune chiese appartate nelle campagne di Bevagna.

Grande spazio viene dato alla comunicazione, con la distribuzione gratuita di una brochure informativa arricchita delle mappe di tutti i luoghi coinvolti, con manifesti e segnaletica turistica dedicata.

Pensato per essere lanciato nel 2020, anno del cinquecentenario raffaellesco, il progetto – rallentato nella sua attuazione dall’emergenza Coronavirus – è stato con l’accordo di tutti gli amministratori ampliato nella sua durata, e verrà quindi riproposto anche nella primavera 2021.