Associazioni unite per mantenere la gestione della struttura. Il Presidente Mincigrucci: “Si alla gestione condivisa, ma all’interno del nostro gruppo”
A Ponte San Giovanni si torna a parlare del CVA e della sua gestione in convezione con il Comune di Perugia. La struttura, al momento, è in via di riqualificazione dopo alcuni interventi programmati e nel giro di qualche settimana tornerà (si spera) a disposizione della cittadinanza. Il CVA per molte associazioni del territorio ha rappresentato negli anni un importante punto di riferimento per lo svolgimento delle attività, vista anche la penuria in zona di edifici alternativi dove poter praticare soprattutto l’attività sportiva e ricreativa.
Un tema quello dell’utilizzo e della gestione del CVA molto sentito soprattutto tra le realtà che compongono la Consulta del Rioni e delle Associazioni di Ponte San Giovanni, ben 19.
La scadenza della convezione con il Comune di Perugia ha riaperto il dibattito sulla formula della gestione stessa, ma la Consulta rivendica la bontà e la storicità di utilizzo e manutenzione condivisa.
Mercoledì 25 giugno i rappresentanti delle associazioni aderenti alla Consulta si sono riuniti proprio per discutere la futura gestione del CVA e la linea è stata chiara e concordata all’unanimità.
“Nei prossimi giorni – ha dichiarato il Presidente della Consulta dei Rioni e delle Associazioni, Gianfranco Mincigrucci – avremo una riunione in Comune con gli assessori e i dirigenti competenti. In quella sede ribadiremo la nostra volontà di dare continuità alla convenzione e di conseguenza di continuare a prenderci cura del CVA come abbiamo fatto negli ultimi anni.
La Consulta oltre a garantire un corretto utilizzo nella struttura a tutte le realtà associative e sportive richiedenti e aventi diritto, ha investito circa 20 mila euro per rendere il CVA più funzionale e fruibile alla cittadinanza. Negli ultimi giorni abbiamo un po’ tutti ascoltato qualche rumour, rispetto ad una gestione condivisa della struttura in vista del futuro. Noi siamo assolutamente disponibili a questa soluzione, a patto che le nuove associazioni che necessitano di utilizzare il CVA si riconoscano nella Consulta. Creare ulteriori sovrastrutture o forzare su accordi di buona gestione potrebbe rappresentare un problema. La Consulta del resto merita riconoscenza per quanto fatto in questi anni per il CVA e in generale per il territorio di Ponte San Giovanni”.