Proseguono i lavori presso la Galleria dei Volumni di Ponte San Giovanni

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E’ stato l’argomento prevalente a Ponte San Giovanni anche nel corso delle festività natalizie quello dei lavori della galleria dei Volumni che più direttamente interessa il paese per i dirottamenti sulle strade del centro abitato per evitare le lunghe code su raccordo. Se ne è parlato dappertutto. Marcello, uno dei titolari di un negozio di parrucchiere per uomo in via Manzoni, ha raccolto opinioni, lamentele, suggerimenti, risultati dei “sopralluoghi” effettuati dai ponteggiani nella galleria per verificare quali lavori siano stati fatti nel corso della già lunga chiusura della corsia sinistra a salire verso Perugia. “Apparentemente”, ma non sono un tecnico, per me l’hanno solo guardata” dice un cliente in attesa di un taglio di capelli. Un altro, distogliendo lo sguardo dal giornale: “Secondo me hanno installato, per alcune centinaia di metri, solo una “canaletta” sul soffitto della galleria” interviene un secondo cliente. Il dibattito si accende con le lamentele della mancanza dei controlli, della troppo lunga durata dei lavori, sui disagi per chi viaggia e per chi respira l’aria di Ponte San Giovanni che ha superato di molto i limiti della normalità. “Sto leggendo l’ultimo libro del famoso archeologo egiziano Zahi Awass – interviene un appassionato di archeologia – Parla delle Piramidi che, ovviamente sono altra cosa della galleria dei Volumni. Le piramidi erano “progetti nazionali” e anche il re, il faraone si univa all’Egitto per la sua costruzione. Ogni “piramide” diveniva il polo dell’Egitto, si costruiva attorno ad essa una vera e propria città, compresa la residenza del “faraone”, perché risiedere nel luogo di costruzione della piramide era conveniente per controllare l’avanzamento dei lavori. D’altra la letteratura dai greci, ai romani, ai giorni nostri è ricca di detti che riguardano l’utilità e la presenza de “l’occhio del padrone”. Ora non dico che il presidente dell’ANAS o un dirigente regionale dello stesso Ente debba risiedere in un accogliente camper sul cantiere per controllare continuamente i lavori, ma qualcuno dovrà pure rendere conto ai cittadini, agli automobilisti di quanto succede e di come vengono spesi i soldi dei contribuenti che si possono considerare i veri “padroni” anche delle strade e delle gallerie”. “E tu pensi che qualcuno risponda alle tue domande?”, conclude un cliente appena sbarbato da Marcello. Intanto, fino a che sarà aperta la corsia, continua il vero e proprio “pellegrinaggio” da parte dei ponteggiani a verificare lo stato dei lavori, se non altro per avere elementi da esporre in eventuali dibattiti al bar, in piazza o dal barbiere.