Perugia si candida al premio spighe verdi 2022. Approvato l’odg della consigliera Renda (Gruppo blu)

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Approvato l’odg della consigliera Renda (Gruppo blu) 

 

La III commissione, presieduta da Cristiana Casaioli, ha approvato con 8 voti favorevoli (maggioranza) e 5 astenuti (opposizione) l’ordine del giorno presentato dalla capogruppo di Blu, Francesca Vittoria Renda, relativo alla candidatura del Comune di Perugia al premio Spighe Verdi 2022.

L’Umbria – come si legge nell’atto illustrato dalla consigliera Renda – è un territorio con grandi risorse culturali, ambientali, rurali, naturali e agricole che rappresentano un patrimonio da tutelare e valorizzare promuovendo la conoscenza e la crescita delle diverse eccellenze. Occorre porre in essere tutte quelle azioni che possano consentire alle diverse realtà di essere conosciute nei contesti nazionali e internazionali valorizzando i nostri territori che hanno una spiccata vocazione turistica.

L’Umbria ha già intrapreso azioni efficaci con politiche di marketing territoriale che iniziano a dare frutti tangibili. I dati sulle presenze turistiche rilevate a livello regionale la scorsa estate sono i migliori degli ultimi nove anni registrando soprattutto nel mese di agosto un incremento del 20 per cento rispetto al 2019, ultimo periodo pre-Covid, in termini di arrivi, presenze e tempo medio di permanenza.

Anche nel settore ambientale – prosegue l’odg – occorre promuovere le diverse realtà territoriali incentivando le buone pratiche capaci di favorire uno sviluppo rurale sostenibile e la valorizzazione delle produzioni di eccellenza. Tali azioni possono conferire grande impulso al turismo e all’occupazione attraendo i visitatori più attenti alle tematiche della sostenibilità e rafforzando quel turismo slow di cui anche l’Umbria è espressione e terra di accoglienza.

In tal senso, un contributo e stimolo importante deriva dall’adesione dei territori al premio Spighe Verdi, rivolto ai comuni rurali che vogliono intraprendere un percorso di sostenibilità graduale e riconoscibile.

Spighe Verdi è un programma nazionale istituito nel 2016 e promosso da Confagricoltura e FEE (Foundation for Environmental Education) Italia, organizzazione che rilascia il riconoscimento Bandiera Blu alle località turistiche balneari. Esso si configura come un programma di sviluppo sostenibile basato su una serie di indicatori verificati ogni anno e sulla metodologia trentennale della citata Bandiera Blu per le città costiere, da sei anni trasferita alle aree rurali.

Il riconoscimento Spighe Verdi premia i comuni italiani più attenti alla valorizzazione dell’ambiente, dell’agricoltura e delle buone pratiche ambientali, in un percorso virtuoso che apporti beneficio alla qualità della vita dell’intera comunità.

Nel 2021 sono 59 le località italiane che possono fregiarsi di tale riconoscimento e fra queste tre sono in Umbria (Montefalco, Todi e Deruta).

Spighe Verdi – prosegue l’odg – è un ulteriore stimolo a seguire un percorso di forte sostenibilità, su cui, peraltro, sono incentrate anche le politiche dell’Unione europea, e rappresenta un’altra buona occasione per promuovere il nostro territorio valorizzandone le produzioni di eccellenza e il patrimonio rurale, conferendo nuovo impulso al turismo e all’occupazione. Il premio rappresenta altresì un percorso che rafforza il legame tra le amministrazioni comunali e le componenti del settore economico produttivo. E già nell’ottobre 2020 una delibera di giunta disponeva di dare luogo alle attività propedeutiche per predisporre la candidatura del Comune al premio 2021.

L’odg impegna sindaco e giunta a considerare positivamente la partecipazione al percorso di riconoscimento del premio Spighe Verdi per il 2022 per rafforzare la vocazione green del Comune; ad avviare le procedure per individuare un responsabile e un gruppo di lavoro per raccogliere le informazioni necessarie alla compilazione del questionario da presentare per ottenere il riconoscimento di Comune Spiga Verde; ad emanare una nuova delibera che dia esecuzione al progetto di riconoscimento della certificazione di Comune Spiga Verde.

Maria Rosi, sentita in qualità di rappresentante della FEE Umbria, ha descritto la Fondazione per l’educazione ambientale e la sua attività. Si tratta di una organizzazione internazionale non governativa e non-profit con sede in Danimarca, fondata nel 1981. L’obiettivo principale dei suoi programmi è la diffusione di buone pratiche per la sostenibilità ambientale, attraverso molteplici attività di educazione, formazione e informazione. La FEE Italia è costituita dal 1987 e gestisce programmi come Bandiera Blu, Eco-School, Green Key, Spighe Verdi e Young Reporters for the Environment.

Quanto al premio Spighe Verdi, Rosi ha ricordato che “in Umbria Montefalco è partita per prima, poi si sono aggiunte Todi e Deruta, ma Perugia non può disattendere un appuntamento che mette a sistema un’amministrazione virtuosa e tutti i comparti interessati”. Secondo Rosi, è necessario individuare all’interno dell’amministrazione una figura per la compilazione della documentazione necessaria, un questionario in 40 punti, da presentare entro maggio.  Rosi ha parlato di “una sfida da cogliere e da donare alla città e ai cittadini, che ne diventeranno i veri protagonisti”; si è anche detta “convinta che Perugia possa soddisfare i criteri per ottenere il riconoscimento Spiga Verde; qualora non fosse così, si tratterebbe comunque di uno stimolo per il futuro e per fare sempre meglio. Il capoluogo farebbe anche da traino ai comuni più piccoli”. Ha quindi invitato a definire una road map.

“Questa è una sfida che raccolgo con piacere”, ha detto l’assessore al marketing territoriale, sviluppo economico e turismo, Gabriele Giottoli, parlando poi delle azioni intraprese nell’ultimo anno nell’ambito del turismo sostenibile e collegato al mondo rurale. L’assessore ha ricordato, in primo luogo, il finanziamento ottenuto per il progetto Around Perugia, finalizzato alla valorizzazione di borghi e aree rurali in stretta collaborazione con le Proloco del territorio, e, in secondo luogo, la presentazione di un progetto in risposta al bando Umbria Aperta insieme ad altri 14 Comuni. Quindi, a suo avviso, già si sono messe in campo risorse e azioni che vanno nella stessa direzione evocata dal riconoscimento Spighe Verdi.

Secondo il consigliere Fabrizio Croce (Idee Persone Perugia), che ha aperto il dibattito, la proposta di Renda

“può rientrare nel novero delle buone intenzioni. È giusto che una città si ponga un obiettivo del genere, ma alle buone intenzioni devono seguire manifestazioni concrete di un cambio di passo”. Tra i possibili progetti concreti, ha citato il recupero di “almeno una delle grandi aree verdi a ridosso della città, come il parco di Santo Margherita, il parco del Bulagaio o quello dei Conservoni. È prematuro candidarci oggi, prima dobbiamo produrre fatti”.

Maria Cristina Morbello (M5s), pur precisando che non farà mai mancare il suo appoggio a iniziative volte ad adottare buone pratiche ambientali, ha fatto presente che da oltre un anno si aspetta il regolamento del verde e non ci sono notizie neppure sulla consulta del verde.

“La politica è troppo lenta, non sta al passo con le esigenze dei cittadini, mentre molti stanno aspettando il varo di queste misure – ha detto Morbello -. Capisco i ritardi quando si tratta di spendere soldi che non ci sono, ma per redigere un regolamento servono prevalentemente volontà e impegno che non possono e non devono mancare. Intanto, assistiamo a un continuo taglio di alberi in città, stiamo correndo il rischio che venga costruito un inceneritore e abbiamo una urbanizzazione disarmonica e poco attenta al verde”.

Quindi, anche alla luce dei criteri necessari per autocandidarsi al premio Spighe Verdi, secondo la consigliera

“l’amministrazione ha molto da fare e ripensare. Spero che prima di candidarsi il Comune si doti di un regolamento e di una consulta che consenta a professionisti, cittadini, associazioni e comitati di partecipare attivamente alle scelte e alle azioni in materia di verde e ambiente. L’odg trova comunque il mio appoggio”.

Roberta Ricci (Lega), pur precisando che “qualsiasi atto relativo al verde non può che trovarci d’accordo”, ha chiesto perché, malgrado l’esistenza di una delibera di giunta del 2020, la candidatura non sia stata portata avanti nel 2021 e quali tipi di ricadute il riconoscimento abbia comportato per le città umbre che lo hanno ottenuto.

Gino Puletti (Progetto Perugia) dal canto suo ha espresso apprezzamento per la proposta di Renda, interpretata come “l’inizio di un percorso” in direzione della salvaguardia dell’ambiente, con uno specifico richiamo alle aree rurali legate all’agricoltura. Il consigliere, in risposta a Croce, ha poi rimarcato che alcune azioni sono già state messe in campo:

“Alcuni finanziamenti vinti rientrano in una visione non improvvisata e già presente”.

Maria Rosi ha preso ancora la parola sottolineando che

“abbiamo una opportunità che non va sprecata e che, se un anno è stato perso per ragioni principalmente legate al Covid, i tempi sono maturi per partecipare”.

Ha quindi chiesto di istituire un tavolo di lavoro offrendo il suo apporto.

Anche Casaioli, presidente della commissione, ha espresso la sua opinione:

“Credo che avviare il percorso per candidarsi al premio Spighe Verdi possa quantomeno essere un metro di misura da cui partire”.

Renda ha concluso ribadendo che nel 2021 la candidatura non è stata perseguita per la situazione creata dalla pandemia e che i centri che hanno ottenuto il premio ne hanno indubbiamente beneficiato in termini di visibilità.