Nella mattinata di mercoledì 3 maggio è stato firmato, nella sede di Confagricoltura Umbria, a Perugia, l’accordo per il rinnovo del Contratto provinciale di lavoro per gli operai agricoli e florovivaisti della provincia di Perugia. Marco Caprai, presidente di Confagricoltura Umbria, nel ringraziare la delegazione datoriale guidata da Antonio Cesarini e composta dal direttore Cristiano Casagrande e dal responsabile dell’area datoriale sindacale Mario Liparoti, ha sottolineato come “anche in una fase difficile, sia per la congiuntura economica che per le scelte di politiche del lavoro, il senso di responsabilità dei sindacati dei lavoratori e delle organizzazioni datoriali abbia consentito di raggiungere un’intesa importante per il mondo produttivo agricolo della provincia di Perugia”. Nel dettaglio, le parti firmatarie del contratto, Confagricoltura, Coldiretti e Cia da un lato, Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil dall’altro, hanno convenuto, vista la particolarità del settore, di dare slancio al sistema della bilateralità agricola che dovrà sviluppare, in particolar modo, i temi in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. È stato, inoltre, varato uno strumento di solidarietà a favore degli operai che perdono il posto di lavoro a causa di problemi legati allo stato di salute ed è stato previsto il rimborso alle aziende dell’importo erogato, ai sensi di legge, per i tre giorni di carenza a seguito di infortuni sul lavoro. “A fronte di un aumento dei salari agricoli – spiegano da Confagricoltura Umbria –, coerente con il particolare momento di crisi e con gli indicatori di riferimento, ma che comunque costituisce un sacrificio in un momento di grande difficoltà, sono stati introdotti importanti elementi di flessibilità nella gestione dell’orario di lavoro. Inoltre, sono state previste nuove mansioni in linea con l’evoluzione professionale del lavoro richiesto nelle aziende agricole. Infine, sono stati regolamentati l’istituto della ‘banca delle ore’ e dei ‘premi di produttività’. L’aumento concordato è pari al 2,2 per cento, suddiviso in due scaglioni: il primo con decorrenza al primo giugno 2017 (1,8%) e il secondo con decorrenza al primo settembre 2017 (0,4%). Non è stata prevista decorrenza retroattiva degli aumenti né alcuna una tantum a copertura dei 16 mesi di vacanza contrattuale.