Perugia rende omaggio alle vittime delle mafie

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Perugia rende omaggio alle vittime delle mafie. Romizi e Varasano nella Giornata della Memoria e dell’Impegno: “Non abbassare la guardia”

   

Anche la Città di Perugia, nella giornata della memoria e dell’impegno, ha reso omaggio alle vittime innocenti delle mafie attraverso una toccante cerimonia svoltasi presso la rotatoria di Elce a loro intitolata.

Accogliendo l’invito del coordinamento regionale dell’associazione Libera Umbria, l’Amministrazione comunale ha voluto ricordare i tanti caduti ed, in particolare, Barbara Corvi, amerina, cittadina umbra vittima delle mafie.

Presenti all’incontro, oltre ai rappresentanti di Libera Umbria con il presidente Walter Cardinali in testa, il Prefetto Armando Gradone,  il sindaco Andrea Romizi, l’assessore Leonardo Varasano, il presidente del Consiglio comunale Nilo Arcudi, i consiglieri e membri della commissione antimafia del Comune di Perugia Luca Valigi, Daniela Casaccia, Michele Nannarone, Francesca Tizi, Lorenzo Mattioni, Francesca Renda, i rappresentanti della Regione dell’Umbria. Quella di oggi è la 26^ edizione della ricorrenza, che si è tenuta contemporaneamente in oltre 30 piazze dell’Umbria.

Il coordinatore di Libera Umbria Walter Cardinali ha sottolineato l’importanza di riconoscere il diritto alla memoria a coloro cui è stato tolto il diritto alla vita. Solo favorendo il ricordo, infatti, sarà possibile non dimenticare le idee di coloro che sono caduti sotto i colpi delle mafie. Dunque occorre resistere all’oblio, rimanendo vigili contro ogni forma di illegalità.

La cerimonia, dopo una toccante lettura di un brano scritto da Agnese Borsellino, è proseguita con l’elencazione di alcune delle numerose vittime delle mafie: al microfono si sono susseguiti all’uopo il prefetto, il sindaco, il presidente della commissione regionale antimafia che hanno concluso la loro lettura sempre citando Barbara Corvi, su cui si è incentrata la manifestazione in ambito regionale.

La cerimonia è terminata con la deposizione di un mazzo di fiori presso la rotatoria.

“È necessario ed opportuno – hanno sottolineato a margine della cerimonia il sindaco Andrea Romizi e l’assessore Leonardo Varasano – che la città di Perugia ricordi le vittime delle mafie ed, in particolare, la cittadina umbra Barbara Corvi. Abbiamo il dovere di coltivare la memoria per onorare al meglio chi ha sacrificato la propria vita e per non dimenticare le immani tragedie che hanno colpito tante famiglie italiane. È nostro compito, inoltre, di tenere alta la guardia per continuare a combattere con forza ogni forma di mafia ed illegalità; un’attenzione che dobbiamo mantenere anche in tempi di drammatica emergenza sanitaria come quelli che stiamo vivendo, al fine di evitare che i fenomeni malavitosi possano trovare spazio fertile. In questo contesto è necessario che tutte le componenti coinvolte facciano squadra contro il nemico comune, partendo dallo Stato, per le proprie competenze ed in tutte le sue articolazioni, per arrivare alla società civile”.

Per celebrare al meglio questa giornata le iniziative a Perugia saranno molteplici: per l’occasione su palazzo dei Priori, luogo simbolo della città, verranno proiettati i nomi della vittime delle mafie, mentre domani la Sir Perugia, impegnata nei play off di pallavolo, scenderà in campo con una maglia speciale su cui saranno riportati i nomi dei caduti.

Il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini ha invitato tutti i sindaci dell’Umbria a onorare la XXVI Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, che è il 21 marzo.

“Oggi e domani – afferma Toniaccini – si svolgono in tutta Italia iniziative e anche l’Umbria ha voluto dare il proprio contributo, nel rispetto delle normative anti Covid, non solo per ricordare le vittime innocenti di mafia, ma soprattutto per far sentire la presenza delle Istituzioni locali, come segno dell’impegno sul fronte della legalità. Anci Umbria fa parte dell’Osservatorio regionale sulla criminalità organizzata e l’illegalità e questo rappresenta un punto fermo, un faro anche su questo lungo periodo di emergenza sanitaria e sul post Covid. Un impegno che può nascere solo dalla consapevolezza e dalla volontà a cambiare e noi Amministratori, sentinelle dei territori, dobbiamo continuare nella forte azione di monitoraggio delle nostre comunità e di contrasto a pericolose infiltrazioni, in stretta collaborazione con le forze dell’ordine. Non ci sono isole felici, ma deve esserci unità d’intenti e di azione”.