Perugia, intervento mininvasivo su giovane affetta da grave forma di ernia cervicale

281

L’ernia esercitava una compressione sia sul midollo che sulla radice cervicale, provocando alla paziente forti dolori e un potenziale rischio di tetraplegia

L’equipe chirurgica della struttura complessa di Neurochirurgia diretta dalla dottoressa Nunzia Cenci, ha eseguito un delicato intervento su una  paziente di 40 anni affetta da una grave forma di ernia cervicale.
L’ernia esercitava una compressione sia sul midollo che sulla radice cervicale, provocando alla paziente forti dolori al braccio e un potenziale rischio di tetraplegia.
L’equipe chirurgica, guidata dal dottor Rodolfo Corinaldesi, ha deciso subito di intervenire per scongiurare che l’ernia potesse provocare una lesione al midollo e, di conseguenza, danni permanenti alla paziente.
L’intervento, della durata di due ore, è stato eseguito in micro chirurgia (con un approccio, dunque, mini invasivo) ed è consistito nel praticare un piccolo taglio nella regione anteriore del collo per raggiungere la colonna cervicale anteriore. A quel punto l’equipe ha asportato il disco intervertebrale danneggiato e lo ha sostituito con una protesi discale. L’intervento, perfettamente riuscito, ha permesso sia la decompressione delle strutture nervose (midollo spinale e radici nervose), che la possibilità, grazie alla protesi, di non perdere la mobilità del rachide cervicale.
La donna, dopo un breve periodo di degenza, è stata dimessa dall’ospedale.
L’equipe che ha effettuato l’intervento è composta dai chirurghi Rodolfo Corinaldesi e Giovanni Ghetti, dal medico anestesista Noemi Speranza, dall’infermiera strumentista Giovanna Chessa e dall’ infermiera di sala operatoria, Donatella Pieretti.