Per i ristoratori di Norcia il super Green pass “è un’opportunità”

674

“Vogliamo rivedere i locali pieni a Natale” dicono

   

“Il super Green pass non è un problema, anzi è un’opportunità.

Quella di rivedere i nostri ristoranti aperti per le festività natalizie”: a dirlo all’ANSA è Alberto Allegrini, ristoratore di Norcia e responsabile di Confcommercio Valnerina.

“Ci permetterà finalmente di lavorare per le feste, perché restare chiusi ancora un anno sarebbe stato drammatico per le nostre attività, già duramente colpite dal terremoto”, aggiunge.

“Quanto perderemo economicamente con l’introduzione della nuova misura governativa? – si chiede il ristoratore – Praticamente nulla e comunque serve qualsiasi sforzo per restare aperti, chiudere di nuovo, lo ripeto, sarebbe catastrofico”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Alessia, del ristorante “Beccofino”, sempre di Norcia. “Non possiamo più permetterci di restare chiusi – afferma -, non dimentichiamoci che siamo terremotati e i primi anni dopo il sisma non abbiamo lavorato nemmeno un giorno, fin quando non ci hanno consegnato le strutture delocalizzate. L’unica strada per uscire da questa pandemia è la vaccinazione e l’introduzione del super green pass è sacrosanta per permettere alle nostre attività di continuare a lavorare”.

Favorevole al super Green pass anche Stefania dell’osteria “Sienti’n può”. “Accettiamo questa nuova misura – avverte però – perché prima di tutto dobbiamo fare in modo che i nostri ristoranti possano continuare a lavorare, ma non c’è dubbio che ricadono su di noi tutta una serie di attività burocratiche che ci complicano ulteriormente la vita. Spero che ci siano più controlli, le misure devono essere fatte rispettare. È giunto il momento di debellare la pandemia”.

Ad essere favorevoli all’introduzione del super Green pass sono anche la stragrande maggioranza dei commercianti della città di San Benedetto, anche se il provvedimento non li riguarda direttamente, si dicono convinti che sia “giunto il tempo di non concedere più nulla al Covid”. “A Norcia e in tutto il cratere sismico – sottolineano in tanti – sono cinque anni che soffriamo e combattiamo, la nostra ricostruzione post sismica e post pandemica non può subire ulteriori rallentamenti”