Paparelli (Pd): “Nel Defr manca un disegno dell’Umbria”

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Per il portavoce dell’opposizione il giudizio è negativo

   

“Giudizio negativo” del consigliere regionale Fabio Paparelli (Pd-Portavoce dell’opposizione), sul Defr approvato dall’Assemblea legislativa.
Nel suo intevento in Aula ha affermato: “Lo trovo incompleto nella parte di delineazione degli obiettivi strategici.

Nella parte analitica manca il confronto con il resto del Centro Italia e del Paese.

I dati sul Pil sono delle stime poiché, quelli veritieri, arrivano sempre con due anni di ritardo. Il dato inequivocabile è che nel 2020, a causa del Covid, l’Italia ha fatto registrare un meno 9,1 per cento sul Pil, l’Umbria ha toccato meno 10,1. Nel 2021 e 2022, sia in Italia che in Umbria c’è stato un rimbalzo rispetto all’anno precedente, ma sappiamo bene che se il Pil, fatto 100, cala di dieci, per ritornare a 100 non deve di nuovo aumentare del 10, ma di circa il 12 per cento. Quindi è errato dire che il biennio fa registrare un saldo positivo”.
“Il dato più eclatante, ancora irrisolto – ha osservato ancora – è quello dei consumi: è scritto nel Defr che nel 2022 l’Umbria ha registrato +4,9, ma in Italia si è registrato +8,7 sui consumi, un dato che ha coperto la perdita del potere di acquisto, mentre l’Umbria è stata nelle cronache per l’aumento dei prezzi alti, per il caro vita che ha inciso sulle famiglie.
In questo documento non leggo alcun tipo di politica da mettere in atto per contrastare il caro vita. La realtà è che non siete stati in grado di incidere sui nodi strutturali dell’economia umbra”.
“Il resto del Defr – ha aggiunto – è composto dall’illustrazione dei progetti del Pnrr, che non sono frutto di un disegno strutturale e del Pil dei fondi relativi al prossimo settennato 2021-2027. Siamo quasi nel 2024 e non c’è neanche un bando emanato”.
Secondo Paparelli, “manca dunque un disegno dell’Umbria”.
“Sulle infrastrutture – ha osservato – stendo un velo pietoso”; “a dieci mesi dalla fine della legislatura non c’è un piano sanitario regionale, ci sono 4mila firme raccolte contro il piano dell’offerta scolastica, non c’è un piano sociale, e per la prima volta non c’è un piano di promozione turistica triennale (masterplan). È stato approvato solo il piano rifiuti.
Siamo di fronte ad una assenza totale di politiche di welfare”.