Sarà guidata dal presidente della Regione, Roberto Maroni, e dal sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, la delegazione della Lombardia che domenica prossima ad Assisi, nell’ambito delle celebrazioni per la festa di San Francesco, donerà l’olio che alimenta la lampada sulla tomba del santo patrono d’Italia. Presiederà la messa nella Basilica Superiore l’arcivescovo di Milano, card. Angelo Scola. Il saluto del Governo è affidato quest’anno al ministro Graziano Delrio.
In arrivo il catalogo delle opere di Burri
Le manifestazioni per il centenario della nascita di Alberto Burri entrano nel vivo con l’uscita del catalogo generale delle opere, la grande mostra al Guggenheim di New York (apertura il 9 ottobre), il completamento del Cretto di Gibellina, che sarà inaugurato il 17 ottobre, e un convegno internazionale che si svolgerà a Perugia il 20 e 21 novembre. Intanto il 20 settembre si è conclusa la mostra del museo Riso di Palermo dedicata ai Cretti di Burri, curata da Bruno Corà.
A Villa Umbra l’esordio di Giacomo Sintini come “formatore”
Giacomo Sintini ha fatto ieri il suo “esordio” come formatore. A Villa Umbra, infatti, durante il seminario sul tema dei diritti dei malati con gravi patologie ed i diritti dei loro familiari, ha portato la sua testimonianza su “Come ho sconfitto il cancro e sono tornato a vincere”. Giacomo Sintini è un pallavolista della nazionale azzurra, fondatore dell’Associazione “Giacomo Sintini”, che raccoglie fondi per sostenere la ricerca medica contro leucemie, linfomi e per l’assistenza in campo oncoematologico.
“La storia di Giacomo Sintini è una testimonianza molto forte che stimola ad una riflessione profonda – ha dichiarato in apertura di giornata Alberto Naticchioni, amministratore unico della Scuola – siamo stati quindi ben felici di accoglierlo all’interno della nostra giornata dedicata ai diritti dei malati con grave patologie e dei loro familiari. Spero vivamente che quella di oggi sia solo l’inizio di una collaborazione fra noi e Giacomo nel campo della formazione”.
“Ringrazio la Scuola umbra di Pubblica Amministrazione per l’invito che mi ha rivolto – sono state le prime parole dell’intervento di Giacomo Sintini -. È stata un’occasione importante per sperimentare la mia nuova esperienza professionale come formatore motivazionale davanti a una platea qualificata e interessata ai temi che vengono trattati nei miei interventi”. La giornata è proseguita con la relazione della docente Rossella Schiavone, Funzionario del Ministero del Lavoro, esperta di diritto del lavoro e collaboratrice di testate nazionali dei gruppi “Il Sole 24 Ore” e “Wolters Kluwer Italia – IPSOA” .
Chianella: “Riduzioni per abbonamenti universitari. Nuovo impegno per famiglie e ambiente”
Non solo attenzione alla didattica e alla ricerca, ma anche al potenziamento della qualità dei servizi offerti agli studenti universitari che scelgono di studiare in Umbria: stamani nella sede del Rettorato dell’Università degli Studi di Perugia, è stata presentata la convenzione tra Regione Umbria, Università degli studi di Perugia, Comune di Perugia e aziende di trasporto locale, che permetterà per il secondo anno agli studenti universitari di usufruire anche per l’anno accademico 2015/2016 di agevolazioni tariffarie per l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico locale. All’incontro sono intervenuti, il rettore dell’Università, Franco Moriconi, l’assessore regionale ai Trasporti, Giuseppe Chianella, il delegato ai servizi per l’Università, Federico Rossi, il mobility manager dell’Università, Massimo Lacquaniti, l’amministratore delegato di Umbria Mobilità, Franco Viola, la responsabile delle relazioni esterne di Umbria Mobilità, Gabriella Bianconi, la professoressa dell’Ateneo perugino, Anna Martellotti.
“La convenzione – ha spiegato l’ad di Umbria Mobilità, Franco Viola, prevede l’equiparazione delle tariffe degli abbonamenti universitari annuali alle tariffe degli abbonamenti scolastici, con riduzioni rispetto agli abbonamenti ordinari di 102 euro per gli abbonamenti urbani di Perugia e che vanno da 100 a 266 euro per gli abbonamenti extraurbani, in funzione della distanza”.
Viola ha quindi riferito che “gli studenti hanno apprezzato molto questa attenzione e lo dimostrano i dati relativi allo scorso anno con 400 abbonamenti per il trasporto urbano e 80 per quello extraurbano. Numeri confermati anche quest’anno”.
“La Regione Umbria – ha detto l’assessore Chianella – rinnova il suo impegno a sostegno dell’iniziativa dell’Università di Perugia volta a garantire tariffe agevolate per gli studenti che frequentano i corsi dell’ateneo regionale. Anche per la campagna abbonamenti 2015/2016, dunque, pur nelle ristrettezze del bilancio regionale, è stato confermato il finanziamento della Regione che consente di uguagliare il costo degli abbonamenti universitari annuali a quello degli abbonamenti annuali scolastici, con una significativa riduzione dell’importo”.
“È un servizio in più – ha proseguito – che offriamo agli studenti e alle loro famiglie, quale incentivo a scegliere gli atenei umbri ma anche per promuovere la mobilità nelle città con i mezzi di trasporto pubblico locale, in modo da contenere l’uso del mezzo privato. I vantaggi sono molteplici, dal risparmio economico alla migliore vivibilità della città, contribuendo ad abbassare inquinamento acustico e dell’aria”.
In pratica, le agevolazioni approvate dalla Regione Umbria e applicate da Umbria Mobilità, inserite nella campagna abbonamenti 2015-2016, prevedono per l’abbonamento annuale urbano di Perugia un costo di 296 euro (102 euro in meno rispetto all’ordinario); per l’abbonamento annuale urbano di Terni ed altre sedi 238 euro (100 euro in meno); per l’abbonamento annuale universitario extraurbano Perugia da 238 a 687 euro in funzione della fascia chilometrica (riduzione: da 100 a 266 euro).
“Oltre alla ricerca e alla didattica – ha precisato il rettore Moriconi – un’università moderna deve garantire ai propri studenti anche i servizi e ciò è più importante in questo periodo in cui le famiglie si trovano ad affrontare grosse difficoltà economiche, che ha portato come conseguenza, purtroppo, anche un calo delle iscrizioni e favorito fortemente il pendolarismo. Ringrazio tutte le istituzioni che hanno contribuito e sostenuto questa iniziativa con la quale abbiamo risposto ad un’esigenza degli studenti e che favorisce l’utilizzo dei mezzi pubblici”.
A conclusione dell’incontro è stato ricordato che l’università ha siglato una convenzione con l’azienda di trasporto Sulga che prevede per gli studenti e le loro famiglie uno sconto pari al 25 per cento sulla tariffa ordinaria prevista per le tratte di collegamento extra regionale gestite dall’azienda.
Barberini replica al Comune di Spoleto: “Non spetta ai politici la scelta dei primati”
“I direttori delle strutture complesse, i cosiddetti primari, sono nominati nel rispetto della recente normativa nazionale, cioè con legge Balduzzi del 2012. Non spetta quindi ai politici l’onere della scelta, ma a un’apposita commissione composta da professionisti competenti e autonomi, sorteggiati da un elenco nazionale”
: lo afferma l’assessore regionale alla sanità, Luca Barberini, in seguito alla mozione urgente presentata al Consiglio Comunale di Spoleto dai capogruppo di maggioranza e votata all’unanimità dei presenti, avente per oggetto l’operato del direttore generale dell’ Usl2, Sandro Fratini.
“Dopo aver precisato i criteri che portano alla scelta dei direttori – ha detto Barberini – mi corre l’obbligo di sottolineare che è alta la nostra fiducia in merito alla validità di tale processo. Di conseguenza, riteniamo del tutto errata qualsiasi ipotesi di ingerenza sulle decisioni da assumere”.
“Per ciò che attiene la valutazione dell’operato e la scelta dei direttori generali – aggiunge l’assessore – sarà responsabilità della presidente della Regione Umbria, dell’assessore competente e della giunta regionale considerare le candidature avanzate a seguito del bando emesso e conclusosi il 24 settembre, tenendo presenti i singoli percorsi professionali, le esperienze e i curricula letti, alla luce del modello di sanità che intendiamo realizzare”.
La Nestlè lancia il “Nescafè Plan”
Nestlè prevede un investimento in dieci anni di 350 milioni di franchi svizzeri in quello che ha denominato il “Nescafè Plan”, un programma di sostenibilità per incrementare la produzione del caffè nel mondo nel pieno rispetto dell’ambiente. Il programma è stato presentato al Padiglione Svizzero a Expo, in occasione della Giornata del caffè. Il programma punta ad una distribuzione entro il 2020 di 220 milioni di piante di caffè. Prevede programmi di formazione per 10.000 agricoltori ogni anno.
Incassati il milione di euro del Ministero per i progetti della Fondazione Perugia-Assisi 2019
“La Giunta regionale dica quali iniziative intende adottare per verificare se l’utilizzo del milione di euro assegnato dal ministero della Cultura al Comune di Perugia, quale città finalista di ‘Capitale europea della cultura’, avvenga in coerenza con le finalità sottese agli investimenti effettuati dalla Regione per finanziare detta candidatura e con le prospettive tracciate dalla ‘Fondazione PerugiAssisi 2019’, anche al fine di coinvolgere tutti i soggetti che hanno contribuito all’elaborazione del progetto vincitore del titolo di Capitale italiana della cultura per la città di Perugia”.
Lo chiede una interrogazione firmata dal presidente del gruppo PD Giacomo Leonelli, dal consigliere Attilio Solinas (Pd) e da Silvano Rometti (Socialisti e riformisti). Nell’atto ispettivo si domanda anche all’Esecutivo di Palazzo Donini una valutazione “sul comportamento del Comune di Perugia, che ha disatteso le prospettive e i progetti e come intenda intervenire. E il suo parere in merito alle scelte del Comune di Perugia, che hanno di fatto abbandonato lo spirito di apertura e partecipativo con il quale era nata la candidatura di Perugia, di Assisi e delle altre città dell’Umbria a Capitale europea della cultura. Si intende infatti utilizzare parte del finanziamento – sostengono Leonelli, Solinas e Rometti – per saldare le spese a consuntivo per iniziative, mostre ed eventi già realizzati e conclusi, non riconducibili alla candidatura o ai progetti per i quali la Regione aveva investito, dunque senza generare attività extra-ordinarie con prospettive di sviluppo in ambito culturale, ma riducendosi a coprire costi e spese relativi ad attività ordinarie individuate su base discrezionale”. I tre consiglieri del PD spiegano che “la Regione Umbria ha messo a disposizione circa 600mila euro di fondi propri e circa 300mila euro di fondi europei per la comunicazione, le attività, i progetti e le iniziative a sostegno della candidatura di Perugia-Assisi a capitale europea della cultura. Nel 2012 la Regione ha promosso la costituzione della ‘Fondazione PerugiAssisi 2019’, che ha visto la sottoscrizione di uno statuto approvato dai consigli comunali di Perugia ed Assisi e dalla Giunta regionale. Alle tre istituzioni fondatrici si sono aggiunti altri Comuni umbri, le due Università di Perugia, la provincia di Perugia, le Camere di commercio, le Scuole di alta formazione della regione ed altre numerose associazioni e istituzioni culturali operanti nel territorio regionale, che hanno conferito alla Fondazione una connotazione di forte partecipazione ed un taglio eminentemente regionale. Il ministero – si legge nell’atto – ha comunque riconosciuto il titolo di capitale italiana della cultura per il 2015 alle cinque città finaliste e ha erogato un milione di euro per ciascuna di esse, riconoscendo il consistente valore culturale e sociale in ambito cittadino dei progetti presentati dalle città, tra le quali Perugia”. Leonelli, Solinas e Rometti e rilevano che “l’attuale amministrazione del Comune di Perugia ha completamente disatteso le prospettive tracciate dalla ‘Fondazione PerugiAssisi 2019’, ignorando di fatto i progetti elaborati dalla Fondazione stessa, progetti per i quali è stato ottenuto il citato cospicuo finanziamento da parte del ministero. La Giunta comunale – sottolineano – , attuando una scelta discrezionale e non partecipata, ha ipotizzato una serie di interventi culturali completamente diversi, senza coinvolgere in alcun modo i soggetti che avevano promosso la candidatura e ottenuto il titolo di Capitale italiana della cultura per la città di Perugia”. “Il piano presentato dalla Giunta comunale di Perugia per la Capitale italiana della cultura – secondo i tre esponenti di maggioranza – disattende le suddette prospettive per le quali la Regione aveva orientato i suoi investimenti, poiché prevede l’impiego del finanziamento ministeriale una tantum, con una logica di consumo di risorse”.
Un anno di eventi per i cinquecento anni dalla morte di Bartolomeo d’Alviano
A cinquecento anni dalla morte del condottiero e “uomo del Rinascimento” Bartolomeo d’Alviano, avvenuta a causa di una malattia il 7 ottobre 1515 a Ghedi, in provincia di Brescia, una ventina di giorni dopo aver impresso alla guida delle truppe della Repubblica di Venezia la svolta decisiva a favore della vittoria dei francesi nella battaglia dei “giganti” a Marignano, una delle più rilevanti combattute nel 1500 e che cambiò il corso della storia, il Comune di Alviano ha organizzato un anno di eventi, da ottobre 2015 a novembre 2016, per celebrare il suo grande rappresentante. Si comincerà ufficialmente domenica 11 ottobre, con la presentazione alla città del programma scientifico e delle rievocazioni, il palio della balestra con sbandieratori, musici, falconieri e danzatori, e con visite guidate nel castello che, dal 1998, ospita un centro museale multimediale di documentazione su Bartolomeo d’Alviano e dei capitani di ventura, unico nel suo genere. Finalità e programma delle celebrazioni organizzate dal Comune di Alviano in collaborazione con la Pro loco e le associazioni locali e con il contributo, tra gli altri, della Regione Umbria, sono stati illustrati stamani nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Donini, a Perugia, dal sindaco di Alviano Giovanni Ciardo, dalla professoressa Erminia Irace, docente di Storia moderna dell’Università degli studi di Perugia e coordinatrice del Comitato storico-scientifico del progetto, da Nazario Sauro Santi e Claudio Schiaroli per il Comitato tecnico-operativo e dall’assessore alla Cultura della Regione Umbria, Fernanda Cecchini. Alla conferenza stampa ha preso parte anche l’assessore Catia Massetti, in rappresentanza del Comune di Todi, città dove Bartolomeo ebbe i natali nel 1455 e che sarà coinvolta nel ciclo delle celebrazioni, così come altre città umbre e italiane legate alle gesta e alle opere di Bartolomeo d’Alviano, da Venezia (dove si trova il suo sepolcro monumentale, fu infatti capitano generale dell’esercito della Serenissima) a Pordenone, di cui fu Duca, da Bracciano (dove difese vittoriosamente il castello dalle truppe di papa Alessandro VI Borgia) ad alcuni centri del Cadore, a Padova, Minturno, Tricarico e molti altri ancora in Italia.
“Alviano, centro di appena 1500 abitanti – ha sottolineato il sindaco Giovanni Ciardo – ha organizzato un evento ‘in grande’ attorno alla figura e alle opere di Bartolomeo che, venendo da una piccola realtà, ha cambiato le sorti d’Italia. Un uomo d’armi, ma anche un uomo colto, che ha lasciato molti significativi segni in Italia e che vogliamo degnamente celebrare e valorizzare”.
Un anno di eventi “importantissimo”, come ha rilevato Nazario Sauro Santi, organizzato attorno “a uno dei più importanti condottieri del Rinascimento”, con la volontà di costruire solide basi per un rilancio del territorio, guardando al futuro.
“Alviano si propone di celebrare la figura di Bartolomeo – ha rilevato Claudio Schiaroli – con una serie di eventi, mese per mese, che seguiranno due filoni: uno scientifico, con un ciclo di conferenze ad Alviano, Todi ed Acquasparta sui condottieri, sulla famiglia degli Alviano, sulla storia dell’Umbria e dell’Italia dell’epoca, e uno rievocativo popolare con rievocazioni storiche, rappresentazioni teatrali, eventi gastronomici a tema, mostre ed eventi multimediali. Le celebrazioni – ha aggiunto – offriranno l’occasione di visitare Alviano e il centro museale del castello, con il suo centro di documentazione che ha raccolto e sta raccogliendo documenti e reperti dal XV al XVI secolo, in particolare sulle compagnie di ventura. Una struttura che auspichiamo diventi parte di un circuito di strutture espositive nelle altre città legate ai capitani di ventura e sia la base per altre iniziative”.
“Bartolomeo d’Alviano – ha detto la coordinatrice del Comitato scientifico, Erminia Irace – è stato un uomo di incredibile modernità, come ricostruiremo nel ciclo di conferenze, un innovatore delle tecniche militari, un politico che pensava a una federazioni degli Stati per difendere l’Italia dall’espansionismo straniero. È stato un uomo di incredibile velocità di azione e di ardimento, che ha cambiato i ritmi della storia. Un uomo celeberrimo, dalla risonanza internazionale – ha aggiunto – legatissimo all’Umbria ed in particolare ad Alviano, dove era radicata la sua famiglia, e che ci riporta in contatto con un’Umbria non di provincia e ripiegata su se stessa, ma protagonista della storia dell’Italia del tempo”.
“È uno dei simboli dell’italianità, un ‘eroe nazionale’ – ha rilevato – come nell’Ottocento venivano visti i capitani di ventura. Ed è anche per l’onda lunga di questa rilettura che Alviano è così attaccata a lui, non solo come gloria locale. La sua storia parla di noi, dandoci indicazioni per il futuro”.
“Le celebrazioni – ha affermato l’assessore regionale Fernanda Cecchini – assumono una valenza ancora più importante perché nel valorizzare e divulgare la storia dell’Umbria contribuiscono a costruire un futuro che non può prescindere dalla cultura, dallo studio, dalle vocazioni vere dell’Umbria. Bartolomeo – ha detto ancora – offre molti insegnamenti, non tanto per le azioni di guerra, ma per aver difeso la propria storia, la propria terra. Un letterato, un uomo che ha saputo interpretare il suo tempo, di grande rilevanza nello scenario italiano. La Regione sostiene queste iniziative che avranno sicure ricadute in termini di interesse e presenza sul piano culturale e su quello turistico”.
La fontanella di acqua pubblica eroga oltre mille litri al giorno
Anche nel Comune di Bettona la fontanella pubblica, situata sul piazzale Largo della Pesa a Passaggio di Bettona, ha avuto successo. Ad un anno di distanza dalla sua apertura (è stata inaugurata nell’agosto del 2014), l’Amministrazione rende noti i dati di consumo dell’impianto. La struttura rientra nel progetto “Fontanelle”, realizzato con il contributo della Regione Umbria e dell’Ambito Territoriale Integrato 2. L’impianto ha avuto un costo di realizzazione di circa 14mila euro ed il progetto è stato curato dall’ufficio tecnico del Comune di Bettona, che ha sottoscritto una convenzione con Umbra Acque per la sua realizzazione.
“Analizzando attentamente i report forniti da Umbra Acque – commenta il vice sindaco, Stefano Ciuffini – si evince che i 390,77 metri cubi di acqua erogata, tra quella gasata e naturale, equivalenti a più di 1.000 litri al giorno, hanno permesso di risparmiare oltre 6.500 chilogrammi di plastica, eliminando di fatto le emissioni di CO2 relative al trasporto delle bottiglie. Inoltre, il riutilizzo dei recipienti ha consentito un taglio, fino ad oggi, di 225.000 kwt e di evitare l’emissione in atmosfera di quasi 35.000 chilogrammi di anidride carbonica. È quindi duplice la finalità positiva di quest’opera: da una parte si ha una fornitura di acqua controllata, di qualità ed ha un prezzo decisamente vantaggioso, 5 centesimi per 1,5 litri; dall’altra si da una forte mano all’ambiente attraverso una notevole riduzione di rifiuti prodotti favorendo il riutilizzo della plastica”.
Nello specifico sono stati erogati 191,141 metri cubi di acqua naturale e 199,628 metri cubi di quella gasata che proviene dall’acquedotto della Pasquarella di Baschi.































