Chiusa a causa di una frana, la strada statale 685 “delle Tre Valli Umbre” verso Spoleto, in corrispondenza dell’imbocco della galleria “Forca di Cerro”, tra gli svincoli di Sant’Anatolia di Narco e di Eggi (innesto Flaminia). Lo ha reso noto l’Anas. Per il traffico diretto alla Flaminia verso Spoleto e Terni o Foligno e Fano, l’uscita consigliata è in località Piedipaterno di Vallo di Nera, con percorrenza della strada regionale 395 e rientro allo svincolo di Spoleto nord. Il transito è invece regolarmente consentito in direzione Norcia. In seguito alla frana sono subito intervenuti il personale e i tecnici Anas per i rilievi e l’avvio degli interventi di ripristino. La parziale chiusura è necessaria per consentire il completamento dei lavori, previsto entro la settimana. (Fonte: Ansa.it)
Apicoltura, un bene comune a tutela dei territori
Sono sei le amministrazioni umbre che nelle prossime settimane porteranno in discussione nei rispettivi Consigli la delibera che favorisce e rilancia con una serie di azioni mirate l’apicoltura e ribadisce e promuove la tutela del patrimonio vegetale dei territori.
“Si tratta solo di un gruppo che fa da apripista – ha spiegato Lucia Maddoli di Felcos Umbria, Associazione di Comuni promotrice del progetto – al quale si stanno aggiungendo con entusiasmo altre istituzioni locali”.
Tra quelli che hanno partecipato attivamente alla costruzione della campagna (e della delibera) e si sono già impegnati ad approvare l’adesione alla delibera “Comuni amici delle api”, ci sono: Foligno, Orvieto, Gualdo Cattaneo, Panicale, Spello e Montecchio. Un’iniziativa concreta, che segna la svolta e sancisce l’impegno delle istituzioni locali a favore della tutela del territorio e della sua biodiversità e rilancia l’apicoltura come potenziale fonte di reddito anche per tanti giovani che si affacciano nuovamente al mondo dell’agricoltura in Umbria. Solo nella nostra regione il comparto conta 1400 apicoltori con 32.000 alveari per una produzione annua lorda vendibile di miele stimata in 3 milioni e mezzo di euro. Tale azione si inserisce nel più ampio progetto – promosso da Felcos Umbria e Apimed, in collaborazione con Anci Umbria e Apau – Mediterranean CooBEEration: una rete per l’apicoltura, la sicurezza alimentare e la biodiversità, finanziato dall’Unione Europea, finalizzato a sostenere l’apicoltura e il suo ruolo strategico per la salvaguardia della biodiversità e per il miglioramento della sicurezza alimentare e dello sviluppo socio-economico in tutta l’area mediterranea. Presenti alla conferenza stampa: Lucia Maddoli, di Felcos Umbria, coordinatrice del progetto Mediterranean CooBEEration, Paolo Maurizio Talanti, coordinatore Consulta Energia e Ambiente di Anci Umbria; Vincenzo Panettieri, presidente di Apau (Associazione Produttori Apistici Umbri) e Apimed (Federazione degli Apicoltori del Mediterraneo); Giovanni Patriarchi, assessore allo Sviluppo Economico e Agricoltura del Comune di Foligno; Graziano Gentili, assessore allo Sviluppo Economico e Ambiente, del Comune di Gualdo Cattaneo e Sabrina Santarelli, consigliere del Comune di Spello. Sono intervenuti con loro rappresentati anche i Comuni di Valfabbrica e di Monte Castello di Vibio. All’interno del documento presentato ci sono una serie di azioni e prescrizioni che i Comuni adotteranno nei propri ambiti di riferimento. Tra queste: il sostegno, con misure anche economiche, delle attività apistiche come opportunità di reddito e di inclusione sociale. L’incremento del verde pubblico, in particolare di specie vegetali “gradite alle api”. Un’attenzione maggiore ai trattamenti delle alberate cittadine, la riduzione progressiva dell’uso di erbicidi e l’impegno – come giù sancito da legge nazionale e da direttive regionali – di non eseguire trattamenti con fitofarmaci su piante legnose ed erbacee dall’inizio della fioritura. Come ha spiegato Vincenzo Panettieri:
“Dietro la campagna euro mediterranea e alle azioni che saranno intraprese dai Comuni umbri non c’è solo un’interesse di categoria degli apicoltori e la tutela di un’attività che è fonte di reddito, ma anche l’interesse più ampio della tutela del ruolo dell’ape come sentinella e amica della biodiversità. Questa di oggi è solo una tappa di un percorso che stiamo portando avanti da tempo e che presto vedrà coinvolte le amministrazioni su tutto il territorio nazionale”.
Inaugurato il parco giochi presso la scuola dell’infanzia di San Martino in Colle
E’ stato inaugurato ieri il nuovo parco giochi dell’asilo di San Martino in Colle, la cui ristrutturazione è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra il Comune, le associazioni, la scuola e privati cittadini. I giochi preesistenti sono stati ristrutturati e ne sono stati acquistati di nuovi in legno con il contributo della proloco e del comitato mensa nonchè con la manodopera messa a disposizione dal Comune. Alcuni genitori, muniti di pale e pennelli, hanno contribuito a migliorare ulteriormente il giardino. All’inaugurazione, insieme a tutti i piccoli della scuola, erano presenti l’Assessore ai Servizi Educativi Wagué, la Dirigente Scolastica dell’Istituto comprensivo IX, Anna Bigozzi, il Presidente della Proloco di San Martino in Colle Moreno Bolloni, la ex Presidente del comitato mensa Eleonora D’Angelo, le famiglie dei bambini e tutto il personale scolastico.
“E’ stato un grande esempio di lavoro di squadra –ha detto l’Assessore Wagué all’inaugurazione- per il bene dei piccoli allievi di oggi e di domani. Il risultato ottenuto, infatti, crea le condizioni perché i bambini che oggi frequentano la scuola, ma anche quelli che la frequenteranno nei prossimi anni, possano avere a loro disposizione un’area verde dove giocare in sicurezza. Quanto è stato fatto da genitori, scuola, proloco e comune dimostra quanto sia importante –ha concluso l’assessore- che ognuno di noi, nel suo ruolo, si assuma ogni giorno le proprie responsabilità nei confronti dei più piccoli e della loro crescita.”
Todi: tre intitolazioni per Monsignor Grandoni, Antonio Pinotti e Franco Todini
Tre luoghi della città di Todi verranno intitolati a Monsignor Decio Lucio Grandoni, Antonio Pinotti e Franco Todini. Tre figure – quelle del presule tuderte, del politico socialista e dell’imprenditore affermatosi in Italia ed all’estero – a cui la città è particolarmente legata e per le quali erano giunti in passato molti inviti ad un pubblico riconoscimento. Dopo il vaglio della Commissione Toponomastica recentemente insediatasi, ora toccherà alla Giunta comunale completare l’iter amministrativo. La settimana scorsa è arrivata la prima delibera per Antonio Pinotti ed ora tutto è stato inviato alla Prefettura per le previste autorizzazioni.
“Si tratta – afferma l’Assessore Manuel Valentini – di un altro risultato raggiunto dall’amministrazione Rossini ed atteso dai cittadini. Siamo attivi su molti fronti e quello della toponomastica trova oggi i suoi primi risultati, ai quali faranno seguito altri progetti. Un ringraziamento va a chi, in Commissione e negli uffici, sta operando per tutto questo”.
Officina 10 e lode: dieci anni di storia e una maratona gastronomica per festeggiare Perugia ed il ristorante
Un greco, una pugliese, un giapponese e ancora un indiano e poi molti, davvero molti umbri. Non sono i protagonisti di una storiella qualsiasi, ma i personaggi (alcuni di loro ormai mitologici tra i perugini) che popolano le sale di uno dei luoghi più suggestivi e interessanti di questa città. Parliamo de L’Officina ristorante culturale di Borgo XX Giugno, anima gourmet di una Perugia multiculturale. Approdo per appassionati del buon cibo e del buon vivere, istituzione sopra le righe di uno dei quartieri più vitali del centro storico cittadino. Una storia partita dieci anni fa per mano di Joannis Karakousis e Ada Stifani, rispettivamente sommelier e chef, ideatori e proprietari di questo luogo che il 18 maggio 2006 nacque come circolo culturale con un’idea molto chiara: creare un posto a Perugia dove arti e cucina si fondessero in una vera e propria osmosi dei sensi, con l’obiettivo di offrire al pubblico un’esperienza multisensoriale che stimolasse mente e palato. Storia emblematica, la loro, della città universitaria che accoglie e poi riesce a trattenere energie, menti e progetti, che finiscono per arricchirla fino a diventarne parte integrante. Ed è stato così che proprio nei locali della storica Officina bilanci e pesi Mariani, dove è situato il ristorante, si sono alternate mostre d’arte, concerti, convivi, presentazioni letterarie, incontri e cene diventate ormai leggendarie. Una cucina fusion, che fa della selezione delle materie prime e della qualità il suo ingrediente base. Una ricerca continua che i due chef – negli anni ad Ada si è aggiunto Nobuhiro Okamoto, giapponese con il pallino dell’italian food – portano avanti spingendo sempre più in là l’asticella, fino ad arrivare ad una cucina molecolare e di ricerca. E sono stati molti nel corso degli anni i riconoscimenti e le recensioni anche di grandi critici gastronomici passati da queste parti (il ristorante è tra i migliori in Italia secondo la guida Michelin), come l’epica cena di Gianni Mura, che si presenta a fine servizio ad una sala frenetica che neanche l’aveva riconosciuto. E mercoledì 18 maggio L’Officina festeggerà i suoi primi dieci anni di vita e lo farà, neanche a dirlo, a modo suo. Un percorso sensoriale, una vera e propria maratona del gusto. Sono solo alcune delle definizioni adatte a descrivere quello che andrà in scena nelle ormai note sale di Borgo XX giugno. Una vera e propria osmosi dei sensi (marchio ideato da uno dei collaboratori storici del locale, Kosmas Tsoukas) che guiderà il pubblico tra le stanze del locale. Una serata enogastronomica a tappe e itinerante per ripercorrere i piatti e le atmosfere che hanno reso celebre questo contenitore unico in città. Ad accompagnare le cavalcata culinaria ci saranno i vini naturali e biodinamici, fortemente voluti da Joannis, della selezione Arké, e non mancheranno alcune cantine umbre.
Umbra Acque ha approvato il consuntivo 2015 e presentato i nuovi obiettivi
Aumentare del 50 per cento gli investimenti sul territorio, migliorare i rapporti economici con i Comuni soci, accrescere i livelli di servizio anche in virtù dei nuovi standard previsti dall’autorità nazionale competente (Aeegsi). Questi gli obiettivi ambiziosi, ma realistici, che Umbra Acque si è data e che sono stati annunciati nel corso dell’assemblea annuale dei soci pubblici e privati dell’azienda. L’assise, presieduta da Gianluca Carini e Paolo Pizzari, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Umbra Acque, ha visto l’approvazione del bilancio consuntivo 2015.
“Da questo bilancio – ha dichiarato Carini – emerge un utile di 300mila euro, ricavi per 65 milioni di euro e investimenti pari a 14 milioni di euro. Numeri che vengono dal percorso virtuoso degli ultimi anni, caratterizzato da tagli e ottimizzazione dei costi, riduzione dell’esposizione finanziaria e mantenimento di un elevato livello di servizio”.
Ribadite, nel corso dell’incontro, le priorità inserite nel piano industriale che, secondo Carini e Pizzari, potranno essere mantenute solo se nell’imminente assemblea degli Ambiti territoriali integrati (Ati) 1 e 2, i sindaci, chiamati a fare scelte strategiche per il prossimo quadriennio regolatorio 2016-2019, predisporranno una pianificazione che correggerà le sottostime del passato, assicurando risorse necessarie a un servizio di qualità.
“Umbra Acque – ha aggiunto Pizzari – ha come obiettivo primario quello di portare gli investimenti dagli attuali 10 milioni di euro a 15 milioni di euro annui, il che significa realizzare opere utili per migliorare l’approvvigionamento idrico, la qualità dell’acqua e per sanare alcuni problemi ambientali”.
Allo stato attuale, il fabbisogno infrastrutturale è maggiore rispetto alle risorse disponibili e il livello di perdite superiore al 50 per cento. A fare fronte a questa situazione sarà destinata una parte importante delle risorse stanziate.
“L’Umbria – ha proseguito Pizzari – ha una grande ricchezza che è il suo territorio. Forse non tutti sanno, tuttavia, che la nostra regione è sottoposta a osservazione da parte dell’Unione europea per infrazioni alla normativa ambientale comunitaria. Per questo nel Piano degli investimenti, anche grazie a consistenti cofinanziamenti regionali, sono presenti interventi già in corso necessari a porre rimedio a questi problemi. Dopo un lungo percorso di progettazione e autorizzazione degli interventi, ora i cantieri stanno partendo e, a lavori terminati, avremo un beneficio ambientale di cui potranno godere tutti”.
“Gli altri aspetti che ci vedono impegnati – ha sottolineato Carini – riguardano i livelli di servizio che, con uno sforzo tecnico e organizzativo, saranno incrementati rispettando i nuovi standard fissati dall’autorità nazionale e cogenti in parte dal primo luglio 2016 e in parte dal primo gennaio 2017. Questo significherà migliorare la tempistica per pratiche di allaccio, richieste di verifica dei contatori, fatturazione, interventi di riparazione e rateizzazioni”.
Nella perdurante situazione di criticità finanziaria, la società ha potuto operare grazie alla ‘pazienza’ dei Comuni soci nel riscuotere i canoni previsti in convenzione, accumulando un debito di circa 15 milioni di euro.
“Per la prima volta dopo anni – ha concluso Carini – nel corso del 2015 è stata estinta una quota importante di questo debito, ancorché grazie a partite straordinarie. La nostra intenzione è di proseguire nel percorso virtuoso, saldando gli arretrati nel corso del quadriennio regolatorio e mettendoci in pari con il corrente”.
Il parco minerario di Buonacquisto sarà dedicato alla memoria di Valentino Paparelli
Sarà dedicato alla memoria di Valentino Paparelli, antropologo ed esperto di turismo morto nel 2013 a 67 anni, il parco minerario di Buonacquisto, ad Arrone, riscoperto, pochi anni fa, dalla Provincia di Terni in collaborazione con l’amministrazione del Comune della Valnerina e l’associazione culturale Buonacquisto Insieme. La cerimonia di intitolazione avverrà domenica prossima, ma a palazzo Bazzani è stata intanto presentata l’iniziativa alla presenza, oltre che del presidente della Provincia Leopoldo Di Girolamo, anche della moglie di Paparelli, Franca De Sio, e della figlia Silvia. Il presidente Di Girolamo ha definito l’intitolazione del parco minerario
“un omaggio dovuto e sentito ad una grande personalità della storia recente ternana e umbra”.
“Il giusto tributo – ha proseguito – che rinnova il valore di Valentino Paparelli e suggella il percorso di riscoperta della miniera avviato dall’amministrazione provinciale”.
(Fonte: Ansa.it)
Cantine aperte in Umbria il 28 e 29 maggio
Saranno 57 le cantine dell’Umbria che apriranno le porte nell’ultimo fine settimana di maggio, sabato 28 e domenica 29, con numerose iniziative, in occasione della 24/a edizione per Cantine aperte. Quest’anno, a legare i territori a vocazione vinicola, da Montefalco al lago Trasimeno, da Terni a Perugia, dall’alto Tevere a Orvieto, da Spoleto a Torgiano, passando per Todi, Assisi e i Colli Martani, sarà il “fil rouge” della passione, con il claim #passion&vino. Nel 2015 sono stati 100 mila coloro che, sia in occasione degli appuntamenti firmati dal Movimento Turismo del Vino Umbria, sia grazie ai pacchetti turistici “ad hoc”, hanno raggiunto la regione. Anche nel 2016 il Movimento turismo del vino Italia sostiene la ricerca contro il cancro in collaborazione con l’Airc. (Fonte: Ansa.it)
Piante rare e non al flower show
I Giardini del Frontone tornano a ‘fiorire’ con il Perugia flower show, mostra mercato di piante rare ed inconsuete, dal 20 al 22 maggio. Molte le attività collaterali che coinvolgeranno grandi e piccoli in corsi di giardinaggio, dimostrazioni creative, laboratori didattici. Il Perugia flower show ospiterà una sessantina di espositori fra i migliori produttori e collezionisti di piante rare e inconsuete, pronti a mettere a disposizione le loro conoscenze con corsi gratuiti organizzati durante tutto il fine settimana. All’interno del giardino si potranno ammirare numerose specie di rose, piante perenni e aromatiche, le ortensie più rare, le orchidee, gli agrumi e le piante cactacee e succulente. Inoltre, esemplari di bonsai, piante acquatiche, olivi secolari, pelargoni, mediterranee e bulbi. Faranno da contorno sezioni dedicate all’arredo da giardino e per la casa, artigianato di qualità, eccellenze enogastronomiche e prodotti del benessere. (Fonte: Ansa.it)
































