Una donna di 34 anni è morta in seguito ad un incidente stradale avvenuto a Pianello. L’incidente è avvenuto in prossimità dell’intersezione fra la nuova superstrada e la strada Provinciale che collega Pianello a Torchiagina. Sono rimasti coinvolti un’autovettura ed uno scooter, guidato da un uomo, a bordo del quale stava viaggiando la vittima. All’arrivo dei soccorsi la donna, residente nella zona, era già morta. Sul posto sono intervenuti la Polizia stradale di Perugia e il 118.
Terremoto: dai pastori di Ascoli arriva il fieno per le stalle
Seicento quintali di paglia e fieno per assicurare l’alimentazione degli animali nelle stalle delle zone terremotate. Li hanno messi a disposizione alcuni pastori della Coldiretti di Ascoli -Fermo in segno di solidarietà verso i colleghi di Arquata del Tronto e Amatrice, ad un mese dal sisma. Con i disagi causati dal terremoto e l’arrivo della stagione fredda e del maltempo, le aziende di zootecnia incontrano infatti grandi difficoltà a reperire i foraggi. Nei territori marchigiani che si trovano nell’area del cratere del sisma ci sono quasi 9 aziende agricole ogni 100 abitanti, contro una media italiana di tre. Le mucche presenti sono quasi 800, e ad esse si aggiungo 200 maiali e 11.300 pecore. Il terremoto ha colpito dunque un territorio a prevalente economia agricola, che, occorre ora sostenere concretamente per non rassegnarsi all’abbandono e allo spopolamento.
Messa ad Amatrice ad un mese dal sisma
Anche noi stiamo per essere consegnati nelle mani degli uomini. Più concretamente, nelle mani delle istituzioni che ci hanno assicurato che questi luoghi torneranno a vivere come e meglio di prima.
Così il vescovo di Rieti, mons. Domenico Pompili, nella messa ad Amatrice a un mese dal sisma.
Ma anche nelle mani – ha detto – di chi dovrà tradurre questo impegno senza lasciarsi fuorviare da altri interessi. E soprattutto nelle nostre mani che non possono restare inerti o nostalgiche, ma debbono ritrovare l’energia e la voglia di ricostruire insieme.
Ad Amatrice si è svolta questa mattina una cerimonia religiosa a cui hanno partecipato autorità locali e nazionali. Durante la celebrazione è stata anche battezzata una bambina.
Condivido le parole del Vescovo – ha commentato il commissario del governo alla ricostruzione, Vasco Errani -. Ricostruire vuol dire programma ed è quello che stiamo facendo.
Progetto Cuore: inaugurata la colonnina salvavita nel quartiere di Case Bruciate a Perugia
Il Progetto Cuore prosegue senza soste. Questa mattina a Case Bruciate, a fianco della Parafarmacia, è stata inaugurata la 17^ colonnina salvavita, dotata di defibrillatore semiautomatico. Aprendo l’incontro, il delegato per il Progetto Cuore Carmine Camicia ha voluto ringraziare tutti coloro che sostengono il progetto dalle Istituzioni ai semplici cittadini.
A Case Bruciate – ha ricordato il consigliere – la parafarmacia rappresenta l’unico presidio sanitario della zona. Per questo si è deciso di ubicare proprio qui il defibrillatore, “per farci trovare pronti a rispondere in caso di arresto cardiaco.
Ricordando il dramma di sabato scorso allo stadio Curi, Camicia ha confermato che il fenomeno delle morti per arresto cardiaco rappresenta ancora oggi una criticità. Ne è conferma il fatto che nell’ultimo anno a Perugia per questa patologia sono decedute ben 400 persone. Tuttavia il progetto cuore e le colonnine salvavita possono essere decisive. Non a caso già in diverse occasioni, nei mesi scorsi, hanno contribuito a salvare vite umane. Camicia ha sottolineato che l’Amministrazione comunale crede molto nel progetto cuore per due ragioni: innanzitutto perché il defibrillatore può fare la differenza tra la vita e la morte. In secondo luogo e soprattutto perché c’è la volontà di continuare a formare i cosiddetti “angeli del cuore”, ossia cittadini che, adeguatamente preparati, siano in grado di prestare i primi soccorsi ai malati, coadiuvando i sanitari fino al loro arrivo.
Oggi a Perugia sono già state formate circa 500 persone e tante altre lo saranno ancora; il 14 ottobre, infatti, grazie alla collaborazione con la curia e la parrocchia di Case Bruciate partirà un nuovo corso di formazione.
L’assessore Edi Cicchi ha sottolineato che si tratta di un progetto importante che guarda a tutto tondo all’interno della nostra città. Non a caso i corsi di formazione possono essere frequentati da tutti, al fine di creare persone in grado di aiutare chi sta male.
Insomma il Progetto Cuore è un progetto che sta diventando nel tempo un punto fondamentale dei servizi che la nostra città offre alle persone. Nel contempo la formazione consente di raggiungere anche un altro risultato, quello della condivisione e della creazione del senso di comunità. Dello stesso avviso l’assessore Emanuele Prisco, secondo cui in questo progetto non è protagonista solamente il Comune, ma soprattutto i cittadini, perché si è attivato un percorso virtuoso che sta costruendo sempre più forti relazioni sociali, mettendo insieme varie componenti per fare squadra. E questa volontà di fare rete rappresenta una delle linee guida scelte dall’Amministrazione comunale. Presente all’inaugurazione anche il presidente del Consiglio comunale Leonardo Varasano.
La formazione – ha commentato – rappresenta un modo per salvare delle vita umane, ma anche per socializzare. Quanto accaduto recentemente all’interno dello stadio Curi ci conferma che iniziative come questa sono fondamentali per contribuire a salvare vite umane, celebrando la vita stessa.
Varasano, in questo contesto, ha ricordato che la giornata di mercoledì 28 sarà interamente dedicata al tema delle morti sul lavoro. Il clou nel pomeriggio con il Consiglio aperto dedicato a questo argomento. Intanto il progetto cuore prosegue. La nuova idea lanciata da Camicia e già accolta da Amministrazione comunale e Perugia calcio è di trasformare anche gli spalti dello stadio Curi in luoghi cardioprotetti, installando lì delle colonnine salvavita. All’incontro di oggi hanno partecipato anche la consigliera Pittola ed il consigliere regionale Squarta.
Perugia: inaugurato il primo “baby pit stop” presso la farmacia Afas di via della Pallotta
E’ stato inaugurato questa mattina, presso la farmacia Afas di via della Pallotta, il primo Baby pit stop, un’area di sosta dove i genitori potranno, in tutta tranquillità, allattare e cambiare i propri bambini. L’iniziativa è stata realizzata da Afas, in collaborazione con la BCC Umbria-Credito Cooperativo, Comune di Perugia ed Unicef. L’idea è partita da un ordine del giorno del gruppo comunale di Fratelli d’Italia e poi accolta dalla giunta. All’interno della farmacia Afas, dunque, è stato creato un ambiente accogliente e riservato dove i genitori, se necessario, potranno prendersi cura dei loro bambini. La possibilità di utilizzare lo spazio è totalmente gratuita e gli utenti, dunque, non dovranno necessariamente acquistare alcunché presso la farmacia. All’incontro di oggi hanno partecipato, tra gli altri, gli assessori Prisco e Cicchi, il presidente Varasano, le consigliere Pastorelli e Pittola, il consigliere regionale Squarta, i vertici di Afas, della BCC Umbria e di Unicef Umbria.
Afas – ha detto il Direttore Raimondo Cerquiglini – inaugura oggi un fiore all’occhiello di quella che rappresenta la sua anima sociale. Il fatto che tante istituzioni abbiano contributo al progetto conferma come la rete sia fondamentale per creare servizi.
Il presidente di Afas Virgilio Puletti ha precisato che l’azienda, con questo ed altri progetti (es. la riqualificazione complessiva dei punti vendita) sta cercando di raggiungere due obiettivi. Da un lato rendere servizi sempre nuovi ai cittadini; dall’altro aprire le farmacie alla cittadinanza perché siano punti di riferimento per i quartieri. La consigliera Afas Annalisa Mierla ha evidenziato che la novità di questo Baby pit stop è che, per la prima volta, è stato realizzato in una farmacia. Si tratta di una scelta fondamentale perché la presenza del farmacista, figura altamente professionale, consentirà alle mamme ed ai papà di avere un’assistenza costante. Per Unicef ha partecipato all’incontro la Presidente provinciale di Perugia Catarinelli.
Unicef – ha detto – vuole potenziare questo sistema in tutta l’Umbria, con l’obiettivo di creare delle comunità coese in grado, a loro volta, di sostenere i giovani.
A tagliare il nastro, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, è stato l’assessore Edi Cicchi.
Quest’inaugurazione – ha commentato – rappresenta un cambio di passo sotto il profilo culturale in un momento storico molto complesso.
L’assessore ha ricordato che la proposta del baby pit stop nasce da un odg presentato dal gruppo di Fdi, che poi l’Amministrazione ha accolto volentieri con l’obiettivo di sostenere la famiglie e le donne in particolare, fornendo loro servizi qualificati.
Oggi nasce un punto-stop in un’area nevralgica della città, a metà strada tra il centro e la periferia, come a creare idealmente una congiunzione. Il fatto che questo progetto sia possibile grazie alla collaborazione di varie Istituzioni conferma che tutti insieme possiamo dare risposte concrete alle esigenze dei cittadini, specie i più piccoli.
Soddisfazione dei consiglieri Comunali di Fratelli d’Italia, Stefano Mignini, Clara Pastorelli e Lorena Pittola al taglio del nastro di questo “luogo di attenzione” dedicato ai più piccoli presso la Farmacia del quartiere della Pallotta, zona scelta come punto strategico.
Il primo Baby Pit stop inaugurato oggi in una Farmacia Afas dimostra che a Perugia si investe concretamente sulla qualità dei servizi per la famiglia e per l’infanzia. Lo spirito con cui abbiamo voluto promuovere, nel nostro ordine del giorno, la diffusione nel territorio perugino dei Baby Pit Stop” dichiarano i consiglieri” si è basato sulla volontà di offrire sostegno alla maternità, non solamente riconoscendone a parole il suo ruolo cardine all’interno della società, ma attuando nel concreto soluzioni che venissero incontro alle esigenze con cui le famiglie si confrontano quotidianamente e che restituissero loro una città accessibile ed amica dei bambini, missione da sempre al centro delle azioni di Unicef. Afas, sposando questo invito, ha dimostrato ancora una volta di saper svolgere ottimamente il suo compito di servizio pubblico ed il messaggio che oggi speriamo si trasmetta è che non necessariamente per migliorare il livello di benessere dei propri cittadini servono dei progetti imponenti, spesso basta solo ricordarsi di essere una comunità, e come tale riappropriarsi del sentimento di reciproca solidarietà. Salutiamo quindi con piacere la nascita di questo primo Baby Pit Stop,” concludono “cui siamo orgoglioso di aver dato il nostro contributo, trovando il pieno supporto dell’intera Amministrazione Comunale di Perugia.
Un grande apprezzamento per questa iniziativa è stato espresso anche da altri consiglieri comunali come il capogruppo di Crea Perugia Angela Leonardi, la quale ha manifestato pieno sostegno al progetto, confermando altresì la costante collaborazione con un’Istituzione meritoria come è Unicef, anche sul tema dell’allattamento al seno. L’auspicio di Leonardi è che, dopo il primo baby pit stop ne possano sorgere al più presto anche altri in varie zone della città.
Puliamo il mondo 2016: Barelli ha incontrato a Pian di Massiano i ragazzi della scuola Bernardino di Betto
Proseguono gli appuntamenti dell’edizione 2016 (XXIV^) dell’iniziativa “Puliamo il mondo: volontari dell’ambiente”, promossa da Legambiente. Nella mattinata di sabato 24 settembre presso l’area giochi di Pian di Massiano (dietro al laghetto) protagonisti della “tappa perugina” gli alunni della scuola secondaria di primo grado “Bernardino di Betto”, che si sono occupati della pulizia dell’area verde. L’edizione 2016 di “Puliamo il mondo” è contraddistinta dallo slogan “Tutto il mondo è casa nostra”. Sulla scia della campagna mondiale Clean up the world, nata a Sidney nel 1989, anche in Umbria grazie alla collaborazione attiva di comuni, aziende locali e all’adesione di molte scuole, vengono realizzate sul territorio umbro azioni concrete per avere città più pulite e vivibili contribuendo a sviluppare maggiore senso civico in tutti i cittadini, in particolare nelle nuove generazioni. Nel salutare i ragazzi il vice sindaco Urbano Barelli ha sottolineato che, per evitare che il disordine regni sovrano, proprio i giovani, ossia il futuro di Perugia, hanno il compito di prendersi cura delle aree verdi, come accaduto per quella di Pian di Massiano. Con questo impegno civico, infatti, si può dimostrare coi fatti che ogni cittadino, partendo dai più giovani, è in grado di occuparsi al meglio degli spazi comuni.
Puliamo il mondo – ha detto Barelli – è l’occasione giusta per contribuire a migliorare le nostre città e dimostrare che tutti insieme possiamo fare molto.
Rispondendo alle domande dei ragazzi, il vice sindaco ha riferito che l’Amministrazione comunale sta attuando molteplici strategie con l’obiettivo di tutelare l’ambiente. Si prenda ad esempio la raccolta differenziata, con Perugia da tempo al primo posto in Umbria in fatto di percentuali; eppure c’è il desiderio di fare ancora di più arrivando quanto prima al 70%. Altro ambito di intervento sul dissesto idrogeologico; l’obiettivo dell’Amministrazione, in questo campo,è di sistemare il territorio per far sì che le aree a rischio vengano messe in sicurezza. Quanto al tema dell’utilizzo dei rifiuti, Barelli ha confermato che la scelta del Comune di Perugia è di non bruciare i rifiuti (inceneritore), ma di sfruttarli fino in fondo trasformandoli in risorse preziose.
Perugia: il cordoglio dell’amministrazione comunale per la scomparsa dell’ex sindaco Caraffini
Un commosso saluto, da parte dell’Amministrazione comunale, a Mario Caraffini, sindaco di Perugia nei primi anni ’70. Caraffini ha dato molto alla sua città con un continuo impegno, dapprima come assessore, poi come primo cittadino e successivamente anche come presidente della Lega per le Autonomie Locali e della Sagra Musicale Umbra. Ai suoi cari va il più sincero e sentito cordoglio.
Terremoto: prima riunione operativa sulla ricostruzione con i comuni dell’area Valnerina
Una ricostruzione per quanto possibile veloce, sicura e nella massima trasparenza e legalità che sarà portata avanti in assoluta sinergia e collaborazione tra i vari livelli, Governo nazionale, Commissario, Regioni e Comuni.
E’ questo il messaggio che la presidente Marini ha portato nel corso dell’incontro che si è svolto questa mattina, nella sala Giunta di palazzo Donini, con i quattordici sindaci dei comuni della cosiddetta “area interna Valnerina” (Arrone, Cascia, Cerreto di Spoleto, Ferentillo, Montefranco, Monteleone di Spoleto, Norcia, Poggiodomo, Polino, Preci, Sant’Anatolia di Narco, Scheggino, Sellano e Vallo di Nera) ed i rappresentanti di Anci Umbria, cioè del territorio individuato per impostare la ricostruzione e la ripresa dopo il terremoto del 24 agosto scorso.
Mentre sotto l’aspetto scientifico ‘macrosismico’ i comuni ricompresi nel cosiddetto ‘cratere’ sono tre, Norcia Cascia e Preci, gli interventi che stanno per essere definiti dal Governo con il decreto che dovrebbe essere approvato nei primi giorni di ottobre, comprenderanno l’intera Valnerina (dieci comuni in provincia di Perugia e quattro in quella di Terni), mentre ovviamente i danni puntuali agli edifici scaturiti per effetto del sisma saranno riconosciuti in tutto il territorio regionale.
Dopo aver velocemente affrontato il discorso relativo all’installazione dei prefabbricati (solo nel comune di Norcia, con due zone, centro storico e la frazione di S.Pellegrino, dove si dovranno accellerare i tempi per la realizzazione delle opere di urbanizzazione necessarie), la presidente Marini ha informato i sindaci dell’area sullo stato dell’arte della ricostruzione che da oggi entra in una fase pienamente operativa e che avrà la sua governance attraverso il commissario Errani, i sub commissari che dovrebbero essere individuati nei presidenti delle Regioni coinvolte.
In ogni Regione – ha affermato la presidente – sarà costituito un ufficio ricostruzione centrale al quale faranno riferimento sia i comuni dell’area Valnerina, sia gli altri comuni che hanno accertato danni. Sarà questo ufficio, in collaborazione con le strutture comunali, a gestire tutte le fasi. Per quanto riguarda gli appalti, quelli che riguardano gli edifici pubblici saranno affidati ad un’unica stazione nazionale e quelli delle abitazioni saranno portati avanti dai proprietari, sia pure all’interno di regole precise che dovranno garantire il rispetto della legalità e della trasparenza. Dal punto di vista delle procedure – ha aggiunto la presidente Marini – si sta lavorando per consentire un immediato inizio dei lavori a quei cittadini che lo vorranno. Basterà probabilmente presentare il progetto con le autocertificazioni necessarie per partire. Un discorso diverso invece riguarderà i danni pesanti (nel comune di Norcia a Castelluccio e S.Pellegrino) dove ci sarà bisogno di un piano attuativo generale. E’ molto positivo il fatto che, nell’area interna della Valnerina, saranno finanziate sia le prime che le seconde case, oltre naturalmente alle attività produttive. Così come va sottolineato che ci saranno finanziamenti nazionali dedicati alla ripresa dell’economia ed allo sviluppo. A questi fondi nazionali, si affiancheranno anche dei fondi regionali che, per esempio nel settore del turismo, potranno essere utilizzati per attenuare danni prodotti dal sisma nell’intero territorio dell’Umbria. Ci sono ancora aspetti che dovremo discutere – ha concluso la presidente – ma non c‘è dubbio che condividiamo l’impostazione e gli obiettivi che il Governo ha annunciato, attraverso il presidente del Consiglio, nella giornata di ieri.
Infine la presidente Marini ha anche comunicato che il ‘Tavolo’ che si è riunito oggi diventerà un Tavolo permanente che potrà così seguire tutte le fasi e le problematiche della ricostruzione
Giornata dell’Alzheimer: “Verso la definizione di un piano regionale”
Definiremo un ‘Piano regionale delle demenze’ per dare maggiore omogeneità agli interventi su tutto il territorio regionale e risposte più efficaci ai bisogni delle persone che vivono malattie gravi come l’Alzheimer.
Lo ha annunciato l’assessore regionale alla Coesione sociale e al Welfare, Luca Barberini, in occasione della 23esima Giornata Mondiale dell’Alzheimer, intervenendo al convegno organizzato da alcune associazioni umbre, in collaborazione con diversi soggetti istituzionali, presso il Polo didattico dell’Università degli Studi di Perugia.
L’Alzheimer – ha detto Barberini – è oggi la forma più diffusa di demenza ed è in crescente aumento. Il maggiore fattore di rischio è l’età e, in una società che invecchia, l’impatto del fenomeno si prefigura di dimensioni allarmanti. L’Umbria è la seconda regione più vecchia d’Italia: gli anziani over 65 sono il 25% della popolazione, sono in aumento le malattie croniche legate all’età e quindi le demenze, con conseguenze pesanti sul piano sociale. In questo quadro – ha sottolineato l’assessore – servono un nuovo modello organizzativo, maggiore programmazione e omogeneità d’intervento su tutto il territorio regionale, superando l’attuale frammentazione, per arrivare a una rete condivisa di presa in carico globale del paziente affetto da Alzheimer. In Giunta regionale, abbiamo approvato il ‘Piano Nazionale Demenze’, con l’obiettivo di definire linee guida regionali per dare risposte più adeguate. Abbiamo inoltre deliberato una sperimentazione per l’attivazione di due nuclei di Alzheimer residenziali a ciclo continuativo per la gestione dei malati di questo genere e previsto un cofinanziamento alle due Aziende sanitarie regionali per l’apertura di Centri diurni nei territori di competenza che ne sono sprovvisti. Nel nuovo Piano sociale regionale è stato previsto l’avvio di realtà di questo genere in ogni Zona sociale dell’Umbria, con l’obiettivo di non lasciare indietro nessuno.