Ospedale di Perugia: 134 assunzioni a tempo indeterminato

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122 del comparto e le restanti del settore della dirigenza. Rispettato il Piano 2023-2025

   

La Direzione dell’Azienda Ospedaliera di Perugia comunica che è in corso la stabilizzazione di n. 134 operatori sanitari, amministrativi e tecnici dell’area del comparto e della dirigenza, portando a termine il percorso tracciato dalla Regione e condiviso con le Organizzazioni Sindacali nel pieno rispetto del Piano di Fabbisogno del Personale 2023-25. 122 stabilizzazioni riguardano il personale precario del comparto: 18 infermieri, 30 collaboratori amministrativi professionale, 1 collaboratore tecnico professionale informatico, 2 dietiste, 3 operatori tecnici specializzati –  autisti di ambulanza, 4 operatori tecnici specializzati – cuoco, 4 assistenti amministrativi, 4 ostetriche, 4 fisioterapisti, 40 operatori socio sanitari, 3 tecnici sanitari di laboratorio biomedico e 9 tecnici sanitari di radiologia medica che saranno assunti a tempo indeterminato. Altre 12 assunzioni di dirigenti a tempo indeterminato in corso di perfezionamento riguarderanno:

2 biologi, 1 cardiologo, 1 ematologo, 1 geriatria, 1 ginecologo, 1 neurochirurgo, 2 neurologi, 1 oftalmologo, 1 medico di chirurgia d’accettazione e d’urgenza e 1 dirigente amministrativo. Il Direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, Giuseppe De Filippis, ha sottolineato l’impegno della Direzione e della Regione e ringraziato i dipendenti, che hanno garantito il massimo impegno, e il sindacato, con il quale è stato condiviso il percorso.

“Con queste assunzioni – ha affermato De Filippis – si conclude un percorso sul quale abbiamo investito molto con l’obiettivo di ridare a questa Azienda le risorse umane stabili di cui aveva bisogno. Vorrei sottolineare che oltre il 90 % del personale dipendente ha un contratto di lavoro a tempo indeterminato e queste stabilizzazioni riducono al minimo fisiologico il contingente dei precari con contratti a tempo determinato. Si tratta del minimo necessario per garantire flessibilità ad una organizzazione complessa come quella dell’ospedale di Perugia”.