Omicidio a Perugia, la Regione vicina ai familiari del giovane

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(aun) – Perugia, 18 ottobre 2025 – La presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, e l’assessore regionale alle Politiche Giovanili, Fabio Barcaioli, esprimono a nome dell’intera Giunta il più profondo sgomento e dolore per la tragica notizia della morte di un giovane a Perugia.
“È straziante ed è insopportabile sapere che una vita così giovane sia stata spezzata – dichiara la presidente Proietti. In questo momento di immensa sofferenza, la Regione Umbria si stringe con affetto e solidarietà ai familiari del giovane, ai quali porgiamo le nostre più sentite e sincere condoglianze”.
La presidente Proietti prosegue: “Di fronte a simili tragedie, sentiamo il dovere di interrogarci tutti, come individui e come comunità, su cosa possiamo e dobbiamo fare. Le istituzioni, in primis, sono chiamate a un esame di coscienza e a un’azione concreta per prevenire che altri giovani perdano il senso del futuro e la speranza. Dobbiamo programmare azioni che possano dare un senso del futuro ai giovani”.
Proprio in questa direzione, e con l’urgenza di dare risposte e sostegno reale alle nuove generazioni, la Regione Umbria ha deciso di dare concretezza e immediata operatività al Tavolo di coordinamento delle politiche giovanili, organismo fondamentale per promuovere collaborazione e confronto tra istituzioni e amministrazioni locali.
“Dare ‘gambe’ a questo Tavolo significa tradurre il nostro dolore in impegno concreto”, aggiunge l’assessore Barcaioli. “Il Tavolo vuole essere uno spazio di ascolto e di progettazione condivisa per costruire strumenti efficaci e rispondere alle esigenze dei giovani. L’Umbria non può e non vuole lasciare soli i suoi giovani. L’avvio dei lavori di coordinamento segna un passo significativo nel rafforzamento delle politiche giovanili in Umbria, garantendo la programmazione di iniziative mirate alla crescita, al benessere e alla partecipazione attiva dei giovani nella vita della comunità e tragedie come questa ci danno un senso ancora più forte dell’urgenza di agire”.