Neoplasia vescicale: da Perugia la spinta definitiva verso la chirurgia robotica

46
 

Si è svolto alla Posta dei Donini un importante convegno tra i più importanti urologi del mondo. Il Dott. Papalia: “Fondamentale standardizzare le procedure, la tecnologia migliora il lavoro del chirurgo e la salute del paziente”

   

Perugia al centro di un importante convegno medico in ambito urologico. Dal 21 al 23 novembre, presso la Posta dei Donini a San Marino in Campo, i più grandi esperti in materia, con particolare riferimento alla neoplasia vescicale, si sono dati appuntamento per condividere esperienze di lavoro e creare delle linee guida per il futuro, che passino per una standardizzazione di alcune procedure in fase operatoria. Il convegno, dal titolo “Advancing Intracorporeal Robotic Neobladder Surgery: An Expert Panel Discussion”, è stato organizzato da Dott. Rocco Papalia, in collaborazione con l’azienda umbra Franciscus Viaggi. Papalia, professore ordinario in urologia presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma, ha puntato il focus sull’importanza della chirurgia robotica nell’’approccio alla cistectomia radicale e alla ricostruzione della vescica. Una metodologia di intervento moderna che sta consentendo la realizzazione in sicurezza di neovesciche intracorporee a un numero crescente di pazienti. L’approccio robotico, poi, ha garantito migliori risultati perioperatori, un recupero più rapido e una riduzione delle complicanze rispetto agli interventi tradizionali.

“L’innovazione in ambito chirurgico – dichiara lo stesso Dott. Papalia – è stata portata dalla chirurgia minimamente invasiva e dalla robotica, che permettono risultati migliori non solo in termini di efficacia dell’intervento, ma anche per le condizioni postoperatorie e funzionali dei pazienti. I vantaggi riguardano sia il chirurgo, con procedure più precise e minor affaticamento, sia il paziente, con meno dolore e tempi di recupero più brevi. È fondamentale standardizzare le procedure e diffondere la formazione in tutti i centri dotati di piattaforme robotiche, sempre più numerosi in Italia”.

Tra i contributi portati al convegno, sicuramente prezioso è stato quello del Prof. Michele Gallucci, già ordinario della Sapienza di Roma e mentore professionale del già citato Papalia.

“Questo congresso è importante perché riguarda una chirurgia molto complessa, ora facilitata dal robot. L’intervento consente di sostituire la vescica con l’intestino mantenendo la stessa qualità di vita per il paziente. La robotica ha migliorato significativamente l’operazione, riducendo le complicanze e i tempi chirurgici, con un recupero più rapido e una quasi totale assenza di trasfusioni”.

L’evento ha confermato il ruolo fondamentale della collaborazione tra centri di eccellenza e professionisti nel diffondere conoscenze e competenze avanzate, contribuendo a migliorare la qualità della chirurgia e il recupero dei pazienti.

Martina Braganti