Montone: all’Umbria Film Festival Thomas Vinterberg riceve le chiavi della città da Terry Gilliam

510

L’evento in programma ancora fino a oggi, domenica 11 luglio

   

Il regista Premio Oscar Thomas Vinterberg è stato il protagonista della giornata di ieri alla 25esima edizione dell’Umbria Film Festival che si tiene nel borgo medievale di Montone, che si avvale della presidenza di Terry Gilliam, della direzione artistica di Vanessa Strizzi, e della direzione organizzativa di Chiara Montagnini e Marisa Berna.

In piazza San Francesco, il regista danese ha ricevuto infatti dal presidente del festival e dal sindaco di Montone Mirco Rinaldi le Chiavi della Città.

Dopo la suggestiva cerimonia il regista ha ringraziato gli organizzatori e tutta la cittadinanza.

“Mi avete donato le chiavi della città – ha dichiarato – e ricevete le chiavi del mio cuore. Il vostro programma e l’interesse per la cultura cinematografica ha dato a me e alla mia famiglia l’opportunità’ di venire in un piccolo paradiso, dove tutti sono stati generosi e accoglienti. Per lungo tempo – ha aggiunto – il cinema italiano ha ispirato me e i miei compagni scandinavi, citando Federico Fellini ed il Gattopardo di Luchino Visconti”.

Vinterberg, tra i fondatori del movimento cinematografico Dogma95 e autore di capolavori quali ‘Festen’ e ‘Il Sospetto’, ha presentato e introdotto al pubblico, il suo ultimo film, Un altro giro (tit. orig. Druk), recentemente vincitore del Premio Oscar come Miglior film straniero.

“È un film sull’incontrollabile e sul vivere oltre l’esistere – ha dichiarato – un film che si ribella per esaltare la bellezza di ciò che non possiamo controllare, la solidarietà, l’amicizia ed il desiderio di giovinezza”.

Interpretato da Mads Mikkelsen il film racconta la storia di Martin e alcuni amici, tutti insegnanti demotivati e annoiati, che, basandosi sulla teoria secondo cui ogni essere umano nasce con una minima quantità di alcol in corpo, iniziano un esperimento, convinti che assumendo alcolici, fino a uno stato di leggera ebbrezza durante tutte le ore lavorative, la mente umana possa riuscire a raggiungere stati percettivi che incrementino la creatività del genio.