Mencacci: “Omicron uno ormai sparita in Umbria”

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Ospedale Perugia

“Soppiantata da cinque e quattro” spiega professoressa Mencacci

   

 E’ ormai praticamente sparita in Umbria la variante Omicron uno del virus che che provoca il Covid.

“Ormai non la vediamo più ma troviamo Omicron cinque per un 25-30 per cento e la quattro, molto simile all’altra per contagiosità e clinica, per un dieci per cento” ha spiegato Antonella Mencacci, responsabile dal laboratorio di microbiologia dell’Azienda ospedaliera di Perugia e docente dell’Università degli Studi del capoluogo umbro,

“Mi aspetto un aumento della Omicron cinque, probabilmente destinata a soppiantare la due” ha detto ancora Mencacci.

Riguardo alla ripresa dei contagi, per la docente è dovuta a due fattori. “C’è lo sviluppo – ha affermato – di varianti ancora più contagiose e quindi trasmissibili. Si stima che un infetto possa contagiare altre 17 persone, peggio del morbillo.

 C’è il venire meno delle misure di contenimento, dell’uso delle mascherine, del distanziamento e del Green pass. Abbiamo quindi una variante più contagiosa e una popolazione che si protegge di meno: ecco l’aumento dei contagi”. Secondo la professoressa Mencacci “il livello di carica virale dei tamponi analizzati è abbastanza elevato”. “Certo – ha aggiunto – i molecolari che si fanno quest’anno sono molti di meno rispetto al 2021 ma tutti i test immunocromatografici che si fanno hanno livelli di carica elevati. Da un punto di vista clinico Omicron ha la caratteristica di infettare maggiormente le alte vie aeree e quindi la sintomatologia è meno grave delle varianti precedenti. Soprattutto – conclude Mencacci – nei pazienti vaccinati o con una precedente infezione”.