Marini: “Un duro colpo per l’Umbria”

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Fonte foto: Ansa.it

“I nuovi eventi sismici di ieri, e che ancora oggi proseguono, hanno inferto un duro colpo alla nostra regione, ed alla Valnerina in particolare. Siamo tornati praticamente in piena emergenza”.

   

È quanto ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che da stamattina sta visitando tutti i centri della Valnerina colpiti da questo nuovo terremoto, dove – accompagnata tra gli altri dai sindaci di Norcia e Preci, Nicola Alemanno e Pietro Bellini – ha anche incontrato moltissimi cittadini, donne e uomini della protezione civile, vigili del fuoco e le forze dell’ordine che stanno operando ininterrottamente in tutta la zona interessata dal sisma, ed ai quali ha rivolto il suo più sincero ringraziamento per ciò che stanno facendo, e per la loro vicinanza alle popolazioni duramente colpite e provate.

“Purtroppo – ha aggiunto Marini – siamo tornati in una fase di assoluta emergenza, e per di più con un livello di danneggiamento ancor più ampio e diffuso. Quindi, dobbiamo ora ricominciare daccapo, pensando ora prima di tutto all’assistenza alle persone ed alla loro sicurezza, cercando soluzioni nel breve e medio periodo che siano le più confortevoli possibili”.

Per la presidente Marini, dunque, questa nuova crisi sismica ha rappresentato “un duro colpo, proprio nel momento in cui stavamo per uscire dall’emergenza per avviarci alla fase della ricostruzione. Tema che avremmo dovuto affrontare in un incontro che avevamo programmato proprio per queste ore con il commissario per la ricostruzione Vasco Errani, mentre adesso dovremo (per le ore 18 a Norcia è stato convocato un incontro con tutti i sindaci interessati dagli eventi sismici, con il commissario Errani, il capo del Dipartimento della Protezione civile Curcio ed il prefetto di Perugia Cannizzaro, n.d.r) occuparci di come gestire questa nuova e più grave e difficile emergenza, anche a causa di una condizione climatica ben più problematica in queste aree di montagna”.

“Questo terremoto – ha detto ancora Marini – ha anche colpito duramente tutto il nostro patrimonio artistico e religioso, con danni ingentissimi ai simboli della storia dell’arte e dell’architettura di questa terra. Ciò impone che vengano adottate misure ben più efficaci, che consentano interventi di tutela di questo straordinario patrimonio che siano più spediti ed in grado di poter preservare al meglio questa inestimabile ricchezza”.