M5s, “Mettere nero su bianco smantellamento ospedale di Terni”

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Il movimento critica sindaco e Regione

   

“Sul tema stadio-clinica, il sindaco di Terni esulta senza aver compreso bene la situazione.

Oppure semplicemente finge di non capire”: lo sostiene il gruppo territoriale del Movimento 5 stelle Terni.

“Intanto, con la delibera di riorganizzazione della rete ospedaliera umbra, la giunta regionale mette nero su bianco lo smantellamento dell’ospedale di Terni con la soppressione di importanti strutture complesse come cardiochirurgia in favore di Perugia, come ampiamente denunciato nei mesi scorsi dal Movimento 5 Stelle. Si arriva persino a mettere sul piatto il declassamento dell’ospedale di Terni parlando di un’eccedenza di un dea di secondo livello oltre agli accorpamenti delle unità operative complesse che passeranno dalle attuali 176 a 156” aggiunge.
“Mentre i cittadini di Terni fanno la fila al pronto soccorso e gli anziani in attesa di ricovero trascorrono la notte su poltrone o barelle nei corridoi – sostiene ancora il Movimento 5 stelle -, i politici di destra-centro che gestiscono il Comune di Terni e la Regione Umbria esultano per la privatizzazione della sanità. Si entusiasmano per il flusso di denaro che finirà nelle tasche degli imprenditori privati, i quali potranno ottenere 80 posti convenzionati, sottratti alla sanità pubblica, per un valore di otto milioni di euro all’anno.
In tutto questo lo stadio e la clinica non sono al centro di questa rivoluzione, non vengono mai menzionati e non c’è alcun vincolo sul progetto. Ovviamente non c’è nessun beneficio per chi necessita di cure. Il sindaco Bandecchi continua a parlare senza rendersi conto che il suo unico risultato è ottenere un trasferimento di posti letto dalla sanità pubblica a quella privata nel territorio dell’Usl Umbria 2, senza menzionare alcun progetto o obbligo di costruire stadi o cliniche a Terni. A pagare il prezzo più salato sono Narni, Amelia e Spoleto che complessivamente perdono 65 posti, aggravando ulteriormente il carico dell’ospedale di Terni solo per garantire un reddito sicuro a privati senza alcun vincolo nei confronti della città.
Una scelta che indebolisce notevolmente anche l’impatto dei 58 posti complessivi in più ottenuti grazie al governo Conte con il DL 34/2020”.