L’Università di Perugia si conferma al top fra i grandi atenei statali

764
Adisu, pervenute oltre 6 mila domande di borse di studio

L’università di Perugia si conferma al top fra i grandi atenei statali. Secondo la classifica del Censis mantiene per il 6° anno consecutivo il primo posto fra gli atenei statali da 20 a 40mila iscritti

   

La tradizionale classifica annuale Censis degli Atenei italiani, pubblicata ieri domenica 7 luglio 2019 dal quotidiano La Repubblica, assegna anche quest’anno, per il sesto anno consecutivo, all’Università degli Studi di Perugia la prima posizione tra i “Grandi Atenei” statali, ovvero quelli fra i 20.000 e i 40.000 iscritti, con un punteggio complessivo di 91,2, davanti al secondo posto dell’Università di Calabria con 90,2 e a quello di Parma con 89,7 punti.

“La prima posizione in classifica per sei anni consecutivi è un risultato che sinceramente non avrei neanche osato immaginare all’inizio del mio mandato – dichiara con soddisfazione il Magnifico Rettore Franco Moriconi -, perché abbiamo fatto delle scommesse importanti, con la consapevolezza che ci stavamo assumendo dei rischi altrettanto grandi. Abbiamo infatti lavorato su molti fronti contemporaneamente – prosegue Moriconi -, puntando sia in ambito locale al potenziamento della didattica, delle strutture e dei servizi, che all’apertura di nuove frontiere, in Italia e all’estero, grazie a un lavoro di comunicazione web e social ampio e ricco di contenuti e ad un orientamento il più possibile capillare ed evoluto, con il supporto di una struttura informatica di prim’ordine e con il preciso impegno a fare tutto quanto in nostro potere per favorire l’ingresso nel mondo del lavoro dei nostri laureati. Siamo stati inoltre sostenuti in questo percorso da altri enti, quali l’Adisu e la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, ai quali va il mio personale ringraziamento per averci sostenuto e aver condiviso la nostra visione”.

L’ampia analisi elaborata dal Censis per La Repubblica ha suddiviso gli Atenei italiani per categorie dimensionali omogenee e li ha valutati sulla base di sei parametri: i 5 già utilizzati in passato dei “servizi”, “strutture”, “borse di studio per gli studenti”, “comunicazione e servizi digitali”, “internazionalizzazione” e il nuovo parametro dell’”occupabilità”, ovvero “chi lavora tra i laureati magistrali 2017 ad un anno” dal conseguimento del titolo.

“L’importante crescita di iscritti – sottolinea il Rettore -, già rilevata in passato da La Repubblica, è testimonianza e attestazione dell’attuale vitalità e attrattività del nostro Ateneo e ha rappresentato anche la base sulla quale siamo potuti crescere in maniera significativa nei percorsi di internazionalizzazione (Erasmus e doppi titoli) e nelle strutture e servizi a disposizione di una comunità studentesca che, crescendo, ridefinisce il volto di Perugia e del suo territorio.

I risultati, però, contano più di mille parole. Ci tengo a sottolineare che questo importante successo, che conferma la qualità del nostro Ateneo, è frutto di un’attenta programmazione e di scelte precise che hanno guidato l’azione di questa Governance e del mio Rettorato, nonché di uno sforzo condiviso. Come dico sempre, da soli non si fa niente. Essendo in scadenza di mandato – conclude il Professore Moriconi – voglio solo aggiungere che mi fa particolarmente piacere lasciare un Ateneo in buona salute e dei progetti in corso che, non ne dubito, ci regaleranno ancora grandi soddisfazioni negli anni a venire”.