La moda durante il lockdown: il progetto che parla anche perugino

735

La moda durante il lockdown: il progetto che parla anche perugino. Tra le ideatrici, infatti, c’è Linda Boranga. L’idea innovativa è stata illustrata nella trasmissione di Rai 2 “Costume & Società”

   

 

Dare uno sguardo verso il futuro, pur restando in contatto con il concetto tradizionale di moda. Di questo si è parlato qualche giorno fa in un servizio messo in onda nella trasmissione “Costume & Società”, rubrica di Rai 2. Tra i protagonisti di questa idea innovativa c’è anche la fashion editor perugina Linda Boranga che ha ideato un progetto insieme al fotografo Simone Passeri e al direttore creativo Agnese Sanchez.

I tre, grazie ad un’esperienza pluriennale nel settore, hanno progettato una connessione ingegnosa e concreta durante il lockdown e questo nonostante tutti i soggetti coinvolti fossero residenti in diverse città italiane e non (ad esempio una delle modelle che ha posato risiede a Parigi).

“Abbiamo voluto raccontare una quarantena – racconta Linda Boranga – attraverso occhi tecnologici dove un immagine video si riflette e si trasforma in una fotografia prospettica, rendendo la visione simile a come la vedremmo dal vivo”.

L’idea nasce dall’amore per l’arte e non solo per la moda. Linda, Simone e Agnese, annoiati dal lockdown, capiscono che il settore moda e abbigliamento necessitava di un metodo che potesse portare la fotografia di nuovo nelle nostre vite attraverso lo strumento digitale.

“Tutto – prosegue la fashion editor perugina –  è stato meditato e ponderato. Dallo styling alla luce e alla location o ‘angolo’ della casa. Sì, perché le modelle hanno aperto o meglio collegato le lori abitazioni rendendole veri e propri set fotografici e backstage. Lo scatto è avvenuto online e seguito dagli occhi attenti di tutti i componenti creativi. Un format che può risultare innovativo, soprattutto ora, non solo per gli esperti del settore ma anche per i tanti brand di abbigliamento, e non solo, che vivono e hanno bisogno della fotografia di presentazione e pubblicitaria per le loro collezioni. Sbirciando da un obiettivo digitale, le modelle ci hanno aperto le loro case concedendoci di entrare a far parte della loro quarantena. Il servizio descrive la loro vita quotidiana diventata sospesa e surreale. C’è chi sta studiando con le lezioni online, chi sperimenta forme di telelavoro, chi si dedica agli hobby e alla cucina, e chi, infine, si lascia andare alla noia per le tante ore chiusi in uno spazio spesso piccolo”.