La Lega risponde al PD sulle dichiarazioni Maraventano

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La Lega risponde al PD sulle dichiarazioni Maraventano. “Non accettiamo patenti di legalità da nessuno”

“Sulla lotta alla mafia non accettiamo patenti di legalità da nessuno. Né come partito, che ha sempre combattuto in maniera chiara e netta la criminalità organizzata e le associazioni mafiose, né tantomeno a titolo personale per l’attività politica ed istituzionale che sto svolgendo”.

   

Sono queste le parole di risposta del Senatore Luca Briziarelli a Tommaso Bori, Consigliere regionale del Pd che ieri ha chiesto ai leghisti umbri di dissociarsi dalle parole pro mafia espresse a Catania da Angela Maraventano.

“La lotta alla mafia – prosegue Briziarelli – è un impegno morale e politico al quale ciascuno dovrebbe contribuire non semplicemente con qualche comunicato, ma con un proprio impegno quotidiano, soprattutto se si rivestono incarichi istituzionali. Stefano Candiani, commissario della Lega Sicilia, ha già detto chiaramente e sin da subito come la pensiamo, cosa che, ancor più che dalle parole, traspare dalla serietà ed intransigenza con la quale sono state gettate le basi per la costruzione del partito sull’isola che ha il proprio faro nella difesa della legalità e nella lotta alla mafia. Non c’è bisogno che Bori ci dica come svolgere il nostro dovere. Vorrei ricordare proprio al consigliere regionale che a inizio legislatura ho chiesto di essere inserito tra i membri della Commissione d’inchiesta sugli ecoreati, in cui ricopro con orgoglio il ruolo di vicepresidente e in questa veste mi è stato assegnato il ruolo di relatore per l’inchiesta sulla depurazione ed il trattamento del ciclo delle acque in Sicilia. L’inchiesta iniziata quasi un anno fa, e che ha già visto la Commissione svolgere quattro missioni sull’isola e decine di audizioni di tutti i soggetti, continuerà nei prossimi mesi e contribuirà in maniera importante alla guerra che la Sicilia onesta sta combattendo per liberarsi da questa piaga. In particolare nelle ultime due settimane  ho personalmente richiesto e guidato due ispezioni a sorpresa alla discarica Bellolampo a Palermo e a quella di Monte Sant’Anastasia a Catania insieme al Noe siciliano con importanti risultati che testimoniano come la Lega combatta su questo fronte. Alla luce di quanto emerso ho chiesto ufficialmente che l’oggetto dell’indagine fosse esteso all’intera gestione integrata del ciclo dei rifiuti”.

“Le affermazioni di Angela Maravantano dal palco di Catania non ci rappresentano e non rappresentano il pensiero della Lega che si è sempre battuta contro ogni forma di mafia”.

Intervengono così i consiglieri regionali della Lega, Francesca Peppucci e Daniele Carissimi (“entrambi in Sicilia nel giorno del processo a Salvini”) ed Eugenio Rondini (presidente Commissione regionale d’inchiesta sulla criminalità organizzata).

“Matteo Salvini, nella veste di ministro dell’Interno, si è sempre battuto contro le mafie, schierandosi senza esitazione in difesa della legalità e della giustizia, principi imprescindibili che animano il nostro percorso politico e sono alla base del nostro agire. Ricordiamo che uno dei primi atti approvati in Umbria in questa legislatura – rimarcano Peppucci, Carissimi e Rondini – è stata l’istituzione della Commissione regionale sulla criminalità organizzata e l’illegalità e in settimana verrà svolta la prima riunione per l’insediamento dell’Osservatorio antimafia, strumento di supporto alla Commissione. È nostra intenzione – concludono – continuare a promuovere iniziative che vadano a contrastare fenomeni di tipo malavitoso”