“Sostenere l’infanzia significa scommettere, con coraggio, sull’educazione come leva di crescita della nostra regione”, così l’assessore all’Istruzione Fabio Barcaioli
Un investimento che parla di bambini, famiglie e diritti. La Regione Umbria interviene per sostenere l’accesso ai servizi educativi stanziando 4 milioni di euro per alleggerire il costo delle rette nei nidi, micronidi, sezioni primavera, poli per l’infanzia e altri servizi autorizzati. La misura voluta dall’assessore all’Istruzione Fabio Barcaioli, appena approvata dalla Giunta regionale, riguarda l’anno educativo 2025/2026 ed è rivolta ai nuclei familiari con un Isee fino a 25.000 euro.
Ogni famiglia potrà ottenere un rimborso per un massimo di tre mensilità, in base all’orario di frequenza, fino a 534,60 euro al mese per il tempo pieno e 267,30 euro per il tempo parziale.
Abbiamo scelto di intervenire là dove oggi si misura la vera tenuta sociale di un territorio – spiega l’assessore Barcaioli – Sostenere l’infanzia significa scommettere, con coraggio, sull’educazione come leva di crescita della nostra regione
Le domande saranno raccolte con avviso pubblico, attraverso una procedura digitale semplice e trasparente. La gestione sarà affidata al servizio Istruzione della Regione Umbria, che coordinerà tutte le fasi operative dalla pubblicazione dell’avviso all’istruttoria, fino alla liquidazione dei contributi.
Questo sarà l’ultimo anno nel quale sarà adottato il sistema attuale di rimborso: dal 2026/2027, grazie alla riprogrammazione dei fondi europei, le famiglie non dovranno più anticipare le spese. La Regione introdurrà infatti un nuovo modello di sostegno, diretto e immediato, superando la logica del contributo post-spesa.
Il nostro obiettivo – conclude Barcaioli – è dare strumenti reali a chi educa, a chi cresce, a chi accompagna i primi anni di vita. Lo facciamo con risorse europee ben spese, con una visione che mette insieme diritti, qualità dei servizi e dignità per ogni bambino e ogni genitore. Perché il futuro dell’Umbria si costruisce da qui