Incontro a Roma sulla Zes come strumento per il rilancio dell’Umbria

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Presidente Proietti: “Occasione decisiva per cambiare il volto della nostra economia”

   

(aun) – Perugia 23 settembre 2025 – “Una credibile politica di sviluppo non può prescindere dal ruolo delle imprese, dalla loro capacità di investire generando valore aggiunto, di creare occupazione e di offrire un determinante contributo al superamento del gap di produttività che rappresenta la sfida fondamentale per il Paese e per la nostra regione. Una sfida che sarà possibile vincere anche grazie a investimenti mirati e selettivi”: così la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, al termine dell’incontro con il coordinatore della Struttura di missione Zes (Zona economica speciale), Giuseppe Romano, che ha avuto come focus le misure contenute nel disegno di legge “Disposizioni per il rilancio dell’economia nei territori delle regioni Marche e Umbria”.

Il coordinatore Romano ha illustrato i principali strumenti previsti dalla Zes: la semplificazione amministrativa e il sistema delle agevolazioni fiscali tramite il credito d’imposta.

La semplificazione amministrativa mira a eliminare la burocrazia infinita, liberando le energie imprenditoriali e incentivando nuovi investimenti. Il procedimento di autorizzazione unica, rilasciata entro sessanta giorni dalla presentazione della domanda tramite il portale digitale, assicura tempi certi e ridotti. Per ogni istanza, il coordinatore della Zes convocherà una conferenza di servizi che deciderà a maggioranza; per i soggetti assenti si applicherà la regola del silenzio-assenso. L’autorizzazione costituisce titolo di pubblica utilità, consentendo sia un’eventuale espropriazione dei beni immobili, sia una variante urbanistica.

Il credito di imposta prevede la concessione delle agevolazioni a fronte di investimenti in tutti i settori economici.

Le procedure sono gestite dall’Agenzia delle Entrate con un meccanismo di prenotazione che deve essere trasmesso nei tempi previsti e gli investimenti devono essere realizzati entro il 15 novembre 2025. L’agevolazione non si applica ai soggetti che operano nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera e della lignite, dei trasporti, del magazzinaggio e del supporto ai trasporti, e delle relative infrastrutture, della produzione, dello stoccaggio, della trasmissione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, della banda larga, e nei settori creditizio, finanziario e assicurativo.

“L’obiettivo finale del modello Zes è, quindi, quello di stimolare la crescita economica e la creazione di occupazione di qualità, attrarre investimenti in settori ad alto valore aggiunto e in tecnologie strategiche come quelle digitali, pulite e le biotecnologie (tecnologie Step)” – ha specificato la presidente Proietti.

“L’Italia centrale – ha proseguito – ha bisogno di rinnovare il proprio tessuto produttivo per superare le fragilità del presente, quindi l’estensione della ZES a Umbria e Marche è un’opportunità per riposizionarsi come attori chiave nell’economia nazionale. Entrare nella Zes significa integrarsi in un vasto corridoio di sviluppo che unisce il Centro e il Sud Italia, dialogando senza alcuna timidezza con le Regioni più avanzate del Nord. Questo ci consentirà – ha aggiunto – di creare sinergie e filiere produttive più forti, specialmente in settori strategici come l’agroalimentare, il turismo e le tecnologie pulite, rafforzando così la nostra posizione a livello nazionale ed europeo”.

Concludendo il suo intervento la presidente Proietti ha ribadito che “entrare nella Zes vasta permette di cogliere un’opportunità che la Regione con questa amministrazione, lavorando in sinergia con il Governo, ha fortemente voluto per rispondere alle richieste del mondo imprenditoriale umbro. È un’occasione per mettere in campo azioni per la crescita dell’occupazione, soprattutto per i giovani e le donne, e distribuita su tutto il territorio regionale. Stiamo attrezzando la ‘cassetta degli attrezzi’ per usare al meglio gli strumenti della Zes, che rappresenta il tassello decisivo per cambiare il volto della nostra economia e rilanciare l’Umbria”.