Fp Cgil: “L’Ispettorato del lavoro di Terni sia messo in grado di funzionare appieno”

72
 

L’organizzazione sindacale ha messo in evidenza le criticità che riguardano l’ente – Assemblea dei lavoratori e lettera al prefetto nell’ambito della mobilitazione nazionale indetta per martedì 25 novembre

   

Anche i lavoratori dell’Ispettorato del lavoro (Inl) di Terni aderiranno alla mobilitazione nazionale indetta per martedì 25 novembre, da Fp Cgil, Uilpa e Usb Pubblico impiego, per sollecitare il governo a inserire nei provvedimenti in fase di conversione e nella finanziaria norme e risorse che rendano più efficace ed efficiente l’azione del’ispettorato stesso. Lo rendono noto, per la Fp (Funzione pubblica) Cgil di Terni, il segretario generale Andrea Pitoni e il responsabile Funzioni centrali Roberto De Cesaris, dopo la lettera inviata alla prefettura per informarlo della situazione e delle motivazioni della protesta. Protesta che, a Terni, prevede un assemblea dei lavoratori proprio per discutere le problematiche esistenti nell’ente.

“Nonostante alcuni passi in avanti, esito delle mobilitazioni e degli scioperi del personale – spiegano Pitoni e De Cesaris –, siamo ancora ben lontani dal rendere pienamente operativo l’Inl. Nei mesi scorsi, infatti, l’Inl è stato nuovamente escluso dall’aumento del salario accessorio e, solo dopo nuovi comunicati e mobilitazioni, sembrerebbe che nella bozza della legge di bilancio all’esame del Parlamento potrà rientrarvi. Inoltre, sebbene nel cosiddetto Decreto sicurezza sul lavoro sia previsto un aumento da 20 a 30 milioni di euro annui del fondo per l’efficientamento e che nel triennio 2026-2028 l’inl sia autorizzato ad assumere ulteriori 300 unità di personale ispettivo tra ordinari e tecnici, tuttavia, dobbiamo constatare che il testo del decreto-legge non contiene disposizioni che erano presenti nel testo approdato in Consiglio dei ministri e che prevedevano strumenti di welfare migliorativi in favore dei dipendenti dell’Inl. Allo stesso modo, è stata espunta la norma che consentiva all’ente di utilizzare fondi del proprio bilancio per le spese informatiche e la sicurezza delle sedi”.

“I dipendenti dell’Inl – proseguono Pitoni e De Cesaris – sono stanchi di sentirsi essere chiamati in causa solo in occasione di infortuni o morti sul lavoro, senza che alle parole seguano adeguati fatti da parte della ministra Calderone e del suo staff. L’ultimo concorso per assumere un migliaio di ispettori tecnici, chiamati a vigilare sulla salute e sicurezza sul lavoro, non riuscirà nemmeno a coprire la metà dei posti messi a bando. Questo accade perché continua a persistere una sperequazione tra le responsabilità richieste al personale e la retribuzione corrisposta, ancora inadeguata. Nel frattempo, a causa della grave carenza di personale amministrativo, oltreché di ispettori, si pone un serio problema di tenuta dei servizi”.

“Alla luce di tutto ciò – concludono i due segretari della Fp Cgil di Terni –, chiediamo con forza che si intervenga in fase di conversione del decreto legge, per inserire finalmente norme, come quelle espunte, che possano realmente rendere più attrattivo l’Ispettorato nazionale del lavoro, vigilando costantemente sul loro iter. È ora di passare dalle parole ai fatti”.