Fabro, presentazione della 28esima Mostra Mercato Nazionale del tartufo

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Si avvia alla 28esima edizione la Mostra mercato nazionale del tartufo e dei prodotti agroalimentari di qualità di Fabro. Il centro storico del borgo ternano, da venerdì 6 a domenica 8 novembre si animerà di stand colmi di bontà gastronomiche umbre e italiane. Il protagonista indiscusso sarà il tartufo che si presenterà nelle sue ‘vesti nere e bianche’. Oltre 60 gli stand, una dozzina dei quali interamente dedicati al pregiato prodotto della terra. È stato il sindaco di Fabro Maurizio Terzino, a illustrare, venerdì 30 ottobre, il programma dell’evento che punta a superare il picco di 15mila presenze registrate lo scorso anno. Accanto a lui, Giancarlo Picchiarelli, vicepresidente dell’Associazione nazionale Città del tartufo, e Giuliano Polenzani, dirigente del Servizio politiche per innovazione, promozione e fitosanitarie della Regione Umbria. Presenti, inoltre, rappresentanti del Consorzio Itaca, organizzatore dell’evento insieme al Comune di Fabro. Immancabile, sabato 7 novembre, alle 16, in Piazza San Basilio, la realizzazione della frittata al tartufo gigante seguita dalla degustazione gratuita aperta a tutti. Occorrono 2.400 uova, 10 chilogrammi di tartufo e tanta abilità per cucinare la gustosa ricetta, a cui si aggiungono salsa e olio tartufati nella padella di ferro di 2,5 metri di diametro, realizzata da un artigiano locale. Trecento chili il peso totale della pietanza la cui preparazione è affidata a Mauro Mazzi. Lo chef, orgoglio di Fabro dopo aver dato prova della sua maestria cucinando per la nazionale di calcio italiana ai mondiali del 1994 negli Stati Uniti d’America, sarà affiancato da 6 volontari del paese, e una gru per girare la frittata.

“Uno spettacolo che vale la pena vedere – ha commentato Terzino – perché sarà ricco di sorprese. Altra novità è la gara di ricerca per cani da tartufo, a cura dell’Associazione Tartufai dell’Orvietano, domenica 8, che vedrà sfidarsi tartufai da tutta Italia con i loro amici a quattro zampe. Ognuno avrà a disposizione un ‘ring’ di 10 metri quadrati. Vincerà chi troverà più tartufi nel minor tempo possibile”.

A seguire la competizione, in diretta, anche Davide Mengacci e Michela Coppa, per la trasmissione ‘Ricette all’Italiana’, in onda su Rete 4. Nel programma, spazio anche, nella sala consiliare comunale, ai convegni, “Verso il marchio d’area: prospettive e strategie”, sabato 7 novembre, alle 11, e “Storie di vino, quando l’enologia diventa recupero sociale”, domenica 8 sempre alle 11. Il primo approfondisce la strategia di promozione e valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze enogastronomiche.

“La nostra è un’area che comprende quattro province (Terni, Perugia, Siena e Viterbo) e tre regioni (Umbria, Lazio e Toscana) – ha aggiunto Terzino –. Territori molto simili per profumi, colori e sapori. Vogliamo creare un marchio d’area che li valorizzi e a questo proposito stiamo collaborando con i Comuni di Ficulle, Montegabbione, Parrano, Monteleone d’Orvieto, con alcuni della bassa Toscana e dell’Alto Lazio”.

Domenica 8 novembre, alle 17.30, in piazza Carlo Alberto, si procederà, infine, con la consegna del premio ‘Vanghetto d’oro’ a Riccardo Cotarella, imprenditore umbro e presidente di Assoenologi.

“Fabro si è presentato a Expo due volte – ha raccontato Picchiarelli –, nelle giornate organizzate dalla nostra associazione a Cascina Triulza, con uno spettacolo folkloristico, e successivamente per presentare la mostra mercato. La vetrina internazionale di Expo si è rivelata importante per i nostri associati che spesso, essendo piccoli, non riescono a far conoscere al grande pubblico le loro specificità”.

“Le eccellenze enogastronomiche sono tra i fattori attrattivi dell’Umbria – ha dichiarato Polenzani – e per questo, come Regione, diamo importanza a politiche di promozione territoriale. Con il Psr 2007-2013 abbiamo fatto investimenti importanti, ultimamente abbiamo finanziato 40 iniziative che si svolgono tra ottobre e novembre, tra cui quella di Fabro, perché crediamo che meritino di essere sostenute nel tempo”.