Focus su Ccnl, autonomie locali e sanità con i vertici nazionali Uil Fpl

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Focus su Ccnl, autonomie locali e sanità con i vertici nazionali Uil Fpl. Aperto ai dipendenti pubblici dei due comparti per discutere della preintesa firmata a febbraio

   

Dopo la firma, lo scorso febbraio, della preintesa del Contratto collettivo nazionale del lavoro (Ccnl) 2016-2018 per i dipendenti pubblici dei comparti Funzioni centrali, Istruzione e ricerca, Funzioni locali e Sanità, la Uil Federazione poteri locali (Fpl) Perugia-Umbria ha organizzato due incontri, giovedì 22 marzo a Perugia, per discutere, insieme a dipendenti pubblici e vertici nazionali del sindacato, dell’ipotesi di rinnovo contrattuale cui si è giunti dopo la trattativa tra le parti.

Nello specifico, il primo incontro al palazzo Broletto, ha riguardato i dipendenti del settore Autonomie locali e ha visto la presenza di Michelangelo Librandi, segretario generale nazionale Uil Fpl e firmatario della ipotesi di Ccnl Funzioni locali, e Jacky Mariucci, segretario regionale Uil Fpl nonché segretario aziendale Uil Fpl della Regione Umbria; quest’ultimo ha, inoltre, presentato la squadra al completo dei 28 candidati alle prossime elezioni della Rappresentanza sindacale unitaria (Rsu) del pubblico impiego, in programma il 17, 18 e 19 aprile; il secondo incontro, all’Ospedale santa Maria della misericordia, ha avuto come protagonisti Maria Vittoria Gobbo, segretaria nazionale Uil Fpl e firmataria ipotesi Ccnl della Sanità, e Marco Cotone, segretario regionale di Uil Fpl Perugia-Umbria.

L’ipotesi di Ccnl 2016-2018 investe, tra gli altri, circa 543mila e 400 pubblici dipendenti del comparto Sanità (che comprende Aziende sanitarie e ospedaliere del sistema sanitario nazionale, policlinici universitari, Arpa, istituti zooprofilattici sperimentali e altri istituti di cura) e circa 467mila pubblici dipendenti facenti parte delle Funzioni locali (quindi Regioni, Enti locali, Camere di commercio e altri enti territoriali).

Per quanto riguarda il Ccnl Funzioni locali, vengono riconosciuti aumenti economici intorno agli 85 euro medi mensili. Sono riconosciuti anche gli arretrati contrattuali per il periodo 2016-2017. Dalla fine del 2018, con decorrenza 2019, è previsto, infine, un incremento dei fondi destinati alla contrattazione integrativa.

L’accordo interviene sulle relazioni sindacali e su altri aspetti normativi quali assenze, permessi e congedi, orario di lavoro ore, ferie, codici disciplinari, rapporti di lavoro flessibile. Rispetto al Ccnl Sanità vengono riconosciuti aumenti economici pari a circa 86 euro medi mensili, con una forbice che va da circa 80 a poco meno di 95 euro al mese e incrementi percentuali a regime del 3,48 per cento. Anche in questo contratto sono riconosciuti, per il periodo 2016-2017, gli arretrati e, dalla fine del 2018, con decorrenza 2019, è previsto un incremento dei Fondi destinati alla contrattazione integrativa. Inoltre, come nell’altro caso, si interviene su assenze, permessi e congedi, ferie, rapporti di lavoro flessibile. Contemporaneamente, vengono ampliate alcune tutele (malattie gravi, permessi per visite).

Per quanto riguarda la firma definitiva dei Ccnl la Uil Fpl ipotizza che possa arrivare intorno al 10-12 aprile.

“Quello delle autonomie locali – ha spiegato Librandi –  è un contratto che scade comunque il 31 dicembre 2018 ma è molto importante perché arriva dopo quasi dieci anni di blocco. Sappiamo che 85 euro medi sono pochi ma ci siamo scontrati con la realtà che prevedeva che fino al 2020 avessimo una vacanza contrattuale, quindi non avremmo potuto avere aumenti se non di dieci euro medi pro capite. Per questo ci auguriamo di avere quanto prima un Governo con cui dialogare per dare il giusto valore economico alle persone. Adesso c’è l’iter burocratico da seguire, sarà sottoposto alla verifica della Corte dei conti e del Ministero dell’economia e delle finanze”. “Subito dopo la firma definitiva del contratto – ha spiegato Gobbo – partiranno i lavori della commissione paritetica, formata dalle parti firmatarie, che ha il compito di individuare nuove regole per riconoscere e valorizzare adeguatamente la professionalità dei dipendenti. La preintesa ha il principale merito di avere segnato un cambiamento di rotta. Con essa abbiamo posto fine a un periodo non solo di blocco contrattuale ma anche di legislazione punitiva che mortificava i dipendenti pubblici”.