“Elisoccorso, troppe irregolarità nel concorso, chiediamo l’annullamento”

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La nota di Tommaso Bori (Pd)

“Un avviso pubblico compromesso nella trasparenza e nello svolgimento, che va annullato per ristabilire la corretta gestione di figure fondamentali per l’elisoccorso”.

   

Così Tommaso Bori (Pd-vice presidente Commissione Sanità) che fa sapere di aver presentato una richiesta di accesso agli atti e un’interrogazione “sulle irregolarità nello svolgimento dell’avviso pubblico per la selezione del personale per l’Elisoccorso della Regione Umbria”.

“La selezione interna – spiega Bori – prevedeva una prima prova propedeutica/pratica, una prova psicoattitudinale e un colloquio orale. La prima era composta da prove pratiche volte ad accertare la resistenza fisica e la predisposizione allo sforzo dei candidati, la loro capacità di movimentazione su un terreno accidentato e impervio, la predisposizione all’arrampicata, l’attenzione generale e l’autocontrollo e la predisposizione ad operare in esposizione. Il tutto con la precisazione che non si stessero cercando atleti. Entrando nello specifico delle prove, nonostante la specifica dello slot orario per ‘l’illustrazione dell’attività in programma e dei criteri di valutazione’, questi non sono mai stati spiegati, causando una fortissima lesione del diritto alla trasparenza delle procedure di selezione del personale. Nel corso delle prove di arrampicata – continua Bori – i partecipanti si sono accorti che una delle due pareti era più difficile di quanto annunciato e l’attrezzatura distribuita nelle prove di autocontrollo non era adeguata. Stando poi alle notizie di stampa, nel corso della seconda prova psicoattitudinale sono state riscontrate delle irregolarità tali da indurre il presidente della Commissione esaminatrice a presentare denuncia/querela contro ignoti e a richiedere l’annullamento in autotutela della prova. Su tale situazione, sempre come affermato da notizie di stampa, sta indagando la Procura della Repubblica di Perugia. Alla luce di tutto ciò – conclude Bori -, è necessario chiarire la posizione della Regione ed annullare le prove per procedere ad un nuovo avviso”.