Documento di economia e finanza regionale 2022-2024. La prima commissione dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria approva a maggioranza la proposta della Giunta
La Prima commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, presieduta da Daniele Nicchi, ha approvato a maggioranza (con i voti favorevoli della Lega e di FdI, e quelli contrari di Pd e M5S) il Documento di economia e finanza regionale (Defr) 2022-2024. Relatore di maggioranza in Aula sarà Daniele Nicchi (Lega) mentre quello di minoranza sarà Donatella Porzi (Pd). La Prima commissione ha anche approvato, con l’astensione dei commissari di minoranza, il disegno di legge della Giunta riguardante ‘Modificazioni e integrazioni di leggi regionali’. Il DEFR è stato illustrato dalla presidente della Giunta Donatella Tesei in una precedente seduta (https://tinyurl.com/2sdca2as), durante la quale è emerso che il documento mira ad essere di rilancio e di inversione di rotta. Il bilancio è in sicurezza ma occorre attingere alle risorse della programmazione comunitaria e del Pnrr per proseguire sulla via dello sviluppo. Il 2021 per l’Umbria è stato l’anno del rimbalzo. L’obiettivo è trasformare il rimbalzo in un’inversione di tendenza duratura. Tra le linee di indirizzo del Defr ampia parte è dedicata alle infrastrutture per la mobilità e la lotta all’isolamento. Poi c’è la ricetta dell’equilibrio sanitario in fase pandemica, l’attrattività, l’invarianza fiscale, l’uso della leva della defiscalizzazione, degli acceleratori dei collegamenti, della digitalizzazione, dell’agricoltura intesa in senso allargato, della transizione ecologia. Tra gli obiettivi da centrare c’è la lotta ai quattro mali dell’Umbria: denatalità, spinta centrifuga dei giovani, scarsa partecipazione femminile al mondo del lavoro e povertà. Le linee strategiche della sanità puntano sulla convenzione con l’Università, sul nuovo piano sanitario, sull’Ircss e sul nuovo modello di welfare. Per le 16 partecipate c’è stata una spending review di 1,3 milioni di euro l’anno, un risparmio di 1,8 milioni per il personale, più 550mila euro di risparmi ulteriori previsti per il 2022. Per le risorse finanziarie, oltre a quelle del Pnrr, 150 milioni arriveranno dalla coda dell’attuale programmazione comunitaria, 813 dalla nuova programmazione, 286 dal Psr 2021-22. Il Pnrr per l’Umbria ha già portato a dei risultati: 70 milioni per la cittadella giudiziaria, rifacimento della Fcu, 510 milioni per l’alta velocità Roma-Ancona, il completamento della Quadrilatero e della Fano-Grosseto, 80 milioni per le periferie delle città, 22,5 milioni del Cis, 20 milioni per il tratto umbro della nuova ciclopedonale Monte argentario-Civitanova, 234 milioni per l’edilizia scolastica, 108 milioni per la sanità regionale, 87 milioni per la nuova mobilita urbana di Perugia, il potenziamento della Foligno-Terontola e la costruzione della nuova stazione ferroviaria di Collestrada. Inoltre ci sono 1,78 miliardi per il cratere del sisma su cui è in corso un’interlocuzione con le altre regioni coinvolte. Il ddl della Giunta ‘MODIFICAZIONI E INTEGRAZIONI DI LEGGI REGIONALI’ riguarda tre testi approvati nell’anno in corso: la legge regionale ‘1/2021’ (Disposizioni in materia di soccorso alpino e speleologico); la ‘3/2021’ (Disposizioni collegate alla Legge di stabilità 2021-2023 della Regione Umbria); e la ‘7/2021’ (Modificazioni ed integrazioni della legge regionale ‘22/2008’ ‘Norme per la ricerca, la coltivazione e l’utilizzo delle acque minerali naturali, di sorgente e termali’). L’atto si è reso necessario per evitare il rischio di impugnativa da parte del Governo. Tra le modifiche, la maggior parte di carattere formale, quella sul personale dell’associazione Seu, con l’impossibilità per il Consorzio Villa Umbra di subentrare nella titolarità dei contratti di lavoro per disomogeneità della natura giuridica dei due enti. Quindi il Consorzio subentra a Seu per la formazione del personale e Seu continuerà a mettere a disposizione di Villa umbra il personale.