Deruta: Insieme per dire “No alla violenza”

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Deruta: Insieme per dire “No alla violenza”. I ragazzi del Liceo Mameli-Magnini raccontano e leggono il femminicidio

   

La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è stata istituita, dall’Assemblea generale della Nazioni Unite, per il 25 novembre ma oggi il comune di Deruta, ha voluto incontrare  i ragazzi del Liceo Mameli Magnini, perché la sensibilizzazione dell’opinione pubblica verso questi problemi deve passare attraverso la scuola. L’iniziativa “No alla Violenza – Raccontiamo e leggiamo il femminicidio” si è svolta all’interno della sala conferenze del Museo Regionale della Ceramica di Deruta opportunamente all’allestito dalle operatrici, che hanno accolto i ragazzi con un percorso costellato in tutti gli angolo da scarpette rosse realizzate da artisti ceramisti deruresi e dai ragazzi del Liceo Artistico.

Il dibattito è stato realizzato in collaborazione con l’associazione “Rete della donna Antiviolenza” e del Centro antiviolenza di Perugia. A partecipare all’evento sono stati: Michele Toniaccini Sindaco del comune di Deruta, Cristina Canuti assessore alle politiche sociali del comune di Deruta e Michela Aglini, Franco Battistelli, Tiziana Chiodi consiglieri del comune di Deruta, Isabella Manni Dirigente scolastica dell’Istituto Omnicomprensivo Mameli-Magnini, Laura Leandri Psicologa zona sociale 4 e Silvia Cricchi assistente sociale zona sociale 4.

“Il grido di allarme – ha detto Toniaccini – che lanciamo oggi è  supportato dai dati che mettono l’Italia al primo posto, tra i paesi europei, per gravi fatti di violenza domestica. Partiamo dai giovani che sono il futuro e che per primi devono dire: no alla violenza. E’ sulla quotidianità che dobbiamo lavorare perché nei momenti del quotidiano vivere si consumano i più cruenti fatti che riempiono le cronache del nostro paese”.

“Ho aderito a questa iniziativa con piacere – ha detto il Battistelli – perché  credo sia giusto rendere consapevoli questi giovani sull’importanza della cultura del rispetto, essenziale per vivere una vita serena”.

“Questa l’iniziativa – ha detto Chiodi – serve a sensibilizzare e ad educare all’affettività e al rispetto i giovani. Oggi dobbiamo riflettere e piantare un seme nel vostro cuore che possa farvi dire no alla violenza in tutte le sue forme”.

Una declamazione spontanea della Carta dei Diritti della Donna è nata dai ragazzi che uno ad uno hanno letto gli articoli cominciando la frase in maniera emblematica: “io ho il diritto di….”.

Chiarimenti, e indicazioni pratiche, sono stati stati dati dalle due operatrici della zona sociale 4 Leandri e Cicchi, che hanno spiegato come  nasce la violenza in una coppia, o in altre dinamiche relazioni, che prevedono un legame tra persone. Si comincia con cambiamenti di umore frequenti, la costruzione della tensione,  per arrivare alla violenza; poi c’è la ‘finta luna di miele’  in cui il violento ti riempie di attenzioni e di regali. Le fasi si alternano e si intensificano con il tempo. In questo ‘balletto’ c’è confusione e si crea una dipendenza malata nella coppia o nel legame. Ai ragazzi è stato spiegato che nel caso si riconoscano in questa serie di comportamenti ci si può rivolgersi ai Centri Antiviolenza Perugia e Terni o al numero  15 22 del telefono rosa che sono a disposizione della comunità.

“Questa giornata deve servire ad aiutateci a diffondere la cultura dei centri sociali che sono una parte essenziale della società – ha concluso Maria Cristina Canuti organizzatrice dell’evento”.