Giornata contro violenza sulle donne: il teatro che “guarisce”

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Giornata contro violenza sulle donne: il teatro che “guarisce”. Presentato lo spettacolo del Teatro di Sacco “Io non ho pace”. E’ un progetto sostenuto dalla Provincia di Perugia

   

Il teatro, con la sua funzione catartica, di rielaborazione e persino di riparazione, può guarire dal male. Per questo motivo nel presentare oggi in Provincia lo spettacolo “Io non ho pace”, si sono avute parole di grande apprezzamento non solo sotto il profilo artistico, ma soprattutto per la valenza sociale che l’evento riveste.

In vista della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il Teatro di Sacco, in collaborazione con la Consigliera di parità della Provincia di Perugia, Gemma Paola Bracco, ha presentato lo spettacolo teatrale ispirato alla graphic novel Io so’ Carmela (Edizioni Becco Giallo), basata sulla tragica vita di Carmela Cirella per la drammaturgia di Barbara Bracci e la regia di Roberto Biselli. Uno spettacolo che da questa sera al 25 novembre sarà inserita all’interno della rassegna Indizi giunta alla ventiquattresima edizione, in scena in prima nazionale, presso la Sala Cutu di Perugia, mentre il 27 e 28 sarà rappresentato in orario mattutino.

La presentazione dell’evento ha offerto l’occasione questa mattina nella Sala Falcone Borsellino di riflettere sul tema del male, su come sia necessario affrontarlo, combatterlo e liberarcene anche attraverso la creazione artistica. Nel sottolineare come quest’anno in occasione del 25 novembre si sia ricorsi a forme diverse di sensibilizzazione, la Consigliera Bracco in apertura dell’incontro ha ricordato come sia stato necessario passare attraverso il sacrificio di tante donne per mettere mano alle norme e introdurre modifiche al Codice Penale.

La presentazione vera e propria dello spettacolo è stata affidata al critico teatrale Simone Pacini che ha parlato di un riuscito incontro tra recitazione, grafica e musica dal vivo, in un dialogo in cui l’attore non perde tuttavia mai importanza e non scompare mai di scena. Il regista Roberto Biselli ha precisato che lo spettacolo, basato su fatti accaduti nel 2007 nella periferia di Taranto, non può essere considerato “teatro civile”, bensì una invenzione sul tema.

“E’ importante parlare del fenomeno della violenza di genere in modo appropriato e non fuorviante, altrimenti ci si rende complici”.

Sono state le parole della giornalista Vanna Ugolini  che ha riflettuto su come ancora esistano troppe situazioni in cui tale violenza non viene riconosciuta, neanche dalle stesse vittime.