Coronavirus: la Zona sociale n. 4 attiva un punto di ascolto

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Coronavirus: la Zona sociale n. 4 attiva un punto di ascolto. Da lunedì 30 marzo supporto psicologico e informazioni utili al tempo del dell’emergenza

   

La Zona sociale n. 4 della Media Valle del Tevere attiva un punto telefonico di ascolto rivolto a tutti i cittadini. L’iniziativa nasce per fornire, innanzitutto, un servizio di supporto psicologico alla popolazione in questa situazione critica dovuta alla pandemia in corso. Il punto di ascolto fornirà anche informazioni utili relative alla gestione dell’emergenza e ai servizi disponibili.

“Il perdurare di questa crisi e delle restrizioni a cui tutti siamo chiamati – spiega l’assessore del comune di Marsciano,Manuela Taglia, referente istituzionale della Zona sociale n. 4 – esponela popolazione, specialmente la sua parte più fragile, a reazioni emotive e di forte disagio. Attivando questo punto di ascolto vogliamo dare un ulteriore segno tangibile della presenza delle istituzioni, fornendo ai cittadini un servizio al quale potranno rivolgersi per contrastare il disagio dovuto all’isolamento forzato, per chiedere qualche consiglio o informazioni relative alle iniziative di sostegno attivate a tutti i livelli sul territorio”.

Il servizio è gestito da personale specializzato coordinato dalla dottoressa Nadia Bronzo, referente tecnico della Zona sociale.Sarà attivo da lunedì 30 marzo e funzionerà dal lunedì al venerdì dalle 08.30 alle 14.30.

Per facilitarne la fruizione, il territorio della Zona sociale è stato diviso in due aree con due diversi numeri ai quali i cittadini potranno rispettivamente accedere:

  • per i comuni di Deruta, Fratta Todina, Marsciano e San Venanzo il numero di riferimento è il 3346628675
  • per i comuni di Collazzone, Massa Martana, Monte Castello di Vibio e Todi il numero da chiamare è 0758747238

“In questa fase – conclude l’assessore Manuela Taglia – con le assistenti sociali della Zona è stato anche potenziato il monitoraggio e il contatto con le famiglie che, per presenza di un disabile, situazioni di disagio o altro,sono in carico ai servizi sociali. Un’attenzione doverosa alla quale cerchiamo di assolvere nel miglior modo possibile. Sempre a questo scopo siamo inoltre in stretto contatto anche le assistenti sociali e con il direttore, dottoressa Maria Donata Giaimo, del Distretto sanitario”.