Coronavirus: ancora in calo i ricoveri

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Coronavirus: ancora in calo i ricoveri. Sempre 2 le terapie intensive occupate

   

Prosegue il calo dei ricoverati per Covid negli ospedali umbri: oggi sono 23, due in meno di ieri, mentre resta invariato a due il numero dei posti occupati nelle terapie intensive. Secondo i dati della Regione aggiornati al 24 giugno, i nuovi casi di positività accertati nell’ultimo giorno sono nove. I guariti sono 54 e di nuovo non si registrano vittime. Gli attualmente positivi sono 836. Nelle ultime 24 ore sono stati analizzati 1.844 test antigenici e 1.524 tamponi molecolari, con un tasso di positività complessivo pari a 0,26 per cento che sale a 0,6 rispetto ai soli molecolari.

Un andamento “decisamente positivo”, con un indice Rt sotto l’1, una costante e continua discesa dei ricoveri ordinari e in terapia intensiva, e dei decessi: questi i principali dati estratti dal report settimanale sull’andamento epidemiologico in Umbria redatto dal Nucleo epidemiologico regionale.

“Dal report si evince – ha spiegato l’assessore alla salute, Luca Coletto – che l’andamento dei nuovi casi si conferma in costante riduzione. Sono stati 15 nella giornata del 23 giugno, data in cui è stato redatto il documento, i nuovi casi riscontrati nell’intero territorio regionale e l’Rt, vista la bassa numerosità dei casi, è soggetto a maggiori oscillazioni, mantenendosi comunque al di sotto del valore di 1”.

Gli attualmente positivi per 100.000 abitanti – ha riferito la Regione – sono ancora inferiori al tasso medio nazionale, si conferma anche la stabilizzazione verso il basso del tasso di incidenza regionale (11 casi x 100.000 abitanti) con la tendenza alla riduzione in tutti i distretti: ad eccezione della Valnerina, che mostra un’incidenza più alta (112 x 100.000), tutti i distretti hanno valori inferiori ai 50 casi x 100.000 abitanti. Si consolida verso il basso anche la quota dei positivi sui nuovi tamponi, a conferma dell’adeguata azione di tracciamento dei casi in tutto il territorio regionale:

“Il monitoraggio stretto a livello territoriale – ha detto l’assessore – sta dando i suoi risultati. In questo momento il contact tracing è fondamentale perché ci permette di individuare subito l’insorgenza di eventuali cluster e isolarli in modo da circoscrivere il contagio. E’ successo in questi giorni in alcune realtà dove siamo intervenuti in maniera tempestiva adottando tutte le misure necessarie. Contact tracing e sequenziamento in questa fase sono le parole d’ordine per permettere a tutta la comunità e all’economia la ripartenza che tutti auspichiamo”.

Decisiva per la lotta al Covid è la campagna di vaccinazione: sono stati vaccinati con la prima dose oltre il 50 per cento dei quarantenni e il 75 per cento dei cinquantenni.