Centri per l’impiego presi d’assalto dai precari della scuola

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Una lunga fila, formata perlopiù da precari della scuola, sta attendendo il proprio turno davanti ai Centri per l’impiego della Provincia di Perugia per presentare la domanda Naspi 2015, il sussidio di disoccupazione universale che ha sostituito dal 1° maggio 2015 l’assegno unico di disoccupazione introdotto dalla Riforma Fornero. A Perugia alle ore 11.00 i numeri distribuiti avevano raggiunto quota 250, tanto che gli operatori sono stati costretti a chiudere l’accesso per evadere le richieste. Questa situazione si ripeterà nei prossimi due giorni e per una sola categoria di lavoratori. Tale afflusso, sebbene eccezionale, in realtà non si discosta molto da quanto abitualmente si verifica nei Centri per l’Impiego di Perugia, Foligno e Città di Castello, e negli Sportelli provinciali decentrati del lavoro. Nel solo Centro per l’Impiego del capoluogo umbro sono infatti duecento gli utenti mediamente accolti ogni giorno dagli operatori provinciali. Se si sommano i servizi amministrativi, l’orientamento, la mediazione e il sostegno alle fasce deboli nel solo 2014 gli uffici del lavoro della Provincia di Perugia hanno erogato complessivamente 133.570 servizi. Senza tener conto del progetto “Garanzia Giovani” che da un anno a questa parte vede impegnato il personale addetto. A tal riguardo sono stati appena resi noti i numeri relativi ai primi dodici mesi di attivazione del progetto. In questo arco temporale gli Sportelli di Perugia, Foligno, Città di Castello, Gubbio e Gualdo Tadino hanno fissato oltre 10.000 appuntamenti, ai quali si sono presentati 6.804 soggetti, 6.393 dei quali sono stati presi in carico. Tradotto in misure assegnate, si tratta di 2.411 tirocini, 2.511 voucher, 409 servizi civili, 406 reinserimenti in percorsi formativi per giovani tra i 15 e i 18 anni, 62 accompagnamenti al lavoro (destinati a salire al termine dei tirocini e dei voucher), 21 sostegni all’autoimprenditorialità e 33 progetti Eures. Per un totale di 5.853 misure complessivamente messe in atto. Parallelamente a tutto ciò, si ricorda, che presso i servizi per il lavoro della Provincia di Perugia è in atto uno stato di agitazione dei dipendenti, in attesa di “una convocazione immediata da parte della Regione” per affrontare la situazione di incertezza che interessa il settore