Canoni idroelettrici, Regione ed enti locali per ampliare i progetti finanziabili

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“Più libertà nell’utilizzo dei fondi. I Comuni potranno decidere di investire anche tutte le risorse su un unico intervento. Unica priorità sarà l’alta qualità progettuale”

   

(aun) – Perugia, 23 settembre 2025 – Rivedere il quadro normativo superando parcellizzazione, vincolo di utilizzo e tipologie di spesa delle risorse destinate ai territori interessati dagli impianti di grande derivazione idroelettrica. Questo l’obiettivo dell’incontro che si è tenuto nella sala riunione Arpa di Terni tra l’assessore regionale all’ambiente e all’energia Thomas De Luca ed i rappresentanti dei Comuni. La riunione fa seguito alle recenti assegnazioni dei fondi per il 2025 pari a oltre 3,6 milioni di euro distribuiti su 13 comuni umbri. Entro il 15 ottobre il tavolo si aggiornerà per il recepimento delle osservazioni su vincoli e criteri di assegnazione.

“Come annunciato due mesi fa – dichiara l’assessore Thomas De Luca – stiamo rivedendo insieme ai Comuni il quadro normativo per cambiare strutturalmente la metodologia di assegnazione delle risorse. Il nostro obiettivo mira a garantire un utilizzo più efficace e diretto dei fondi, agevolando la fase di programmazione e puntando al miglioramento della qualità progettuale”.

L’assessore De Luca ha presentato le modifiche che verranno introdotte sull’art. 24 della LR n.1 del 6 marzo 2023, al fine di permettere ai Comuni di fare uno sforzo in ottica di programmazione. La legge attualmente destina una quota pari al 35 per cento della componente fissa dei canoni allo sviluppo e alla valorizzazione dei comuni territorialmente interessati attraverso uno o più interventi nei quattro ambiti: decoro urbano; manutenzione ordinaria viabilità; manutenzione straordinaria, adeguamento, costruzione di impianti sportivi; realizzazione di grandi eventi e manifestazioni storiche.

L’iniziativa recepisce l’impegno già annunciato dalla Regione Umbria di ampliare gli ambiti di spesa a partire dal prossimo anno, superando la parcellizzazione che limita la destinazione e la proficua utilizzazione delle risorse. I Comuni potranno elaborare proposte andando oltre gli attuali ambiti ed intervenire, ad esempio, nel contrasto alla povertà e nel sociale, nella bonifica di aree inquinate, nella rigenerazione urbana o nella prevenzione del rischio idrogeologico.

Superamento della parcellizzazione

I comuni non dovranno più presentare progetti distinti per le quattro tipologie di spesa. Sarà possibile concentrare tutte le risorse su un’unica voce o un unico progetto. Ogni singolo comune potrà utilizzare l’intera somma assegnata per finanziare un unico evento o intervento strategico.

Ampliamento delle tipologie di progetti finanziabili

Gli ambiti di spesa ammissibili saranno significativamente ampliati. Oltre alle attuali aree, che per il 2025 includevano il sostegno a grandi eventi e manifestazioni storiche, verranno inserite nuove materie tra cui il sociale e il contrasto alla povertà, la bonifica di aree inquinate, la rigenerazione urbana e la prevenzione del rischio idrogeologico. È inoltre prevista la possibilità di realizzare impianti da Fonti Energetiche Rinnovabili per garantire risorse stabili nell’ambito delle CER.

Utilizzo delle risorse su più annualità

Nell’ambito della riforma si valuterà la possibilità di utilizzare le risorse non solo nell’anno di assegnazione, ma anche in un’ottica pluriennale garantendo maggiore respiro e incisività agli interventi proposti, in linea con lo sforzo di programmazione richiesto ai comuni.

Priorità ai progetti che vengono dalle realtà civiche

I comuni dovranno prendere prioritariamente in considerazione ed esprimersi obbligatoriamente sui progetti e sulle istanze che vengono avanzate dalle associazioni e realtà civiche territoriali, in particolare quelle dei centri minori e antiche municipalità interessate direttamente dalle opere idrauliche e dagli impianti.

Con la nuova metodologia, nel bilancio preventivo i comuni dovranno anticipare dove intendono allocare le risorse e nel 2026 si aprirà un bando con progettualità basata sulle richieste avanzate. “Questo percorso di collaborazione istituzionale è fondamentale. Come Regione Umbria dimostriamo la volontà concreta di sostenere il territorio dando priorità alla qualità progettuale degli interventi che devono avere rilevanza nazionale” conclude l’assessore De Luca.