Botta e risposta tra Guarducci (Eurochocolate) e Altrocioccolato

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‘Valori non si negoziano’ dice rassegna cioccolato equosolidale

   

Botta e risposta tra il patron di Eurochocolate Eugenio Guarducci e gli organizzatori di Altrocioccolato che doveva tenersi a Città di Castello.

E che invece non si svolgerà.
Guarducci ha infatti informato il sindaco di Città di Castello Luca Secondi dicendosi disponibile a donare l’utilizzo gratuito delle tensostrutture all’associazione Umbria Equo Solidale al fine di permettere l’edizione 2023.
“I nostri valori non si negoziano per una tensostruttura” la risposta degli organizzatori di Altrocioccolato secondo i quali la vicenda “assume contorni surreali”. “Come ben sa chi organizza grandi eventi – spiegano in un comunicato -, una manifestazione come Altrocioccolato non si organizza in un mese. Avere le tensostrutture a metà settembre, chiunque le metta a disposizione, è di gran lunga fuori tempo massimo.
Organizzare una buona edizione di Altrocioccolato richiede almeno quattro mesi”.
Altrocioccolato sottolinea quindi di essere “nato per testimoniare un altro modo di fare economia, un’economia che metta al centro gli essere umani e il pianeta, non il profitto e il denaro”. “Siamo nati – aggiungono – per denunciare le multinazionali che Guarducci ospita ad Eurochocolate e che con la loro sete di profitto ed il loro sfruttamento delle risorse del sud del mondo, alimentano un’economia che costringe in povertà due miliardi di persone. Quando Altrocioccolato parla di equità, giustizia sociale, sostenibilità ambientale e rispetto dei diritti umani, parla esattamente dei valori che le multinazionali, a cui Guarducci offre una grande vetrina, calpestano quotidianamente”.

Il confronto è poi proseguito sulla pagina Facebook di Altrocioccolato. “Le multinazionali presenti ad Eurochocolate sono due” ha scritto Guarducci commentando un posto. “Due – ha aggiunto – su oltre 100 aziende presenti. Due multinazionali che regolarmente rendono pubbliche le loro azioni a contrasto di fenomeni che tutti quanti vorremmo fossero totalmente assenti nella filiera del cacao. Ma non spetta certo a noi assumere le loro difese. Tra le altre aziende presenti ad Eurochocolate 25 vengono direttamente dai paesi di origine del cacao”.