Al via l’inchiesta Spi Cgil sulla condizione degli anziani nelle aree del sisma 2016

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L’indagine promossa dal Sindacato dei pensionati durerà un anno e sarà svolta dai volontari. Obiettivo: contribuire a costruire nuove politiche per rafforzare i servizi e creare opportunità di vita e di comunità nei luoghi più fragili

   

(AVInews) – Foligno, 13 nov.  – A dieci anni dal terremoto che nel 2016 colpì l’Italia centrale, il Sindacato dei pensionati (Spi) della Cgil avvia una ricerca dal titolo ‘La condizione degli anziani nelle aree del cratere del sisma 2016 e le prospettive di rinascita del territorio’. L’obiettivo è indagare la situazione degli anziani e delle persone più vulnerabili nelle zone colpite dal sisma e, ancora oggi, interessate da un lento e complesso processo di ricostruzione. Il progetto, coordinato dallo Spi Cgil nazionale e realizzato sui territori in collaborazione con le strutture regionali di Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio, è stato lanciato giovedì 13 novembre a Foligno, nel cuore del cratere, e si concluderà nell’autunno del 2026, in occasione del decennale del sisma. Il progetto coinvolgerà un campione di circa mille adulti e anziani attraverso questionari e focus group sottoposti dai volontari del sindacato, residenti nei vari territori. In Umbria, in particolare, le principali aree di riferimento saranno i comuni di Norcia e Cascia. Modalità e finalità dell’indagine sono state illustrate da Carla Mastrantonio segretaria nazionale dello Spi Cgil (Dipartimento contrattazione e benessere), e Andrea Farinelli, segretario generale dello Spi Cgil Umbria. Presenti anche rappresentanti delle segreterie regionali di Marche, Umbria e Lazio. Le aree tematiche dell’inchiesta, che verrà condotta dall’Ires Marche sotto la direzione scientifica del professore Ugo Carlone dell’Università degli studi di Perugia, saranno sei: benessere psicofisico, condizioni abitative, reti sociali, senso di appartenenza, disuguaglianze materiali e qualità della ricostruzione e dei servizi pubblici. Un totale di cinquanta domande a risposta multipla o aperta.

“Il nostro obiettivo – ha sottolineato la segretaria Mastrantonio – è fotografare la realtà attuale di chi ha vissuto la tragedia del terremoto e dare voce ai sentimenti, alle difficoltà e alle speranze di chi non si arrende alla prospettiva dello spopolamento e dell’abbandono delle aree interne. Gli anziani rappresentano un presidio sociale e culturale fondamentale: la loro esperienza, la loro memoria e la loro volontà di restare possono diventare la chiave per la rinascita dei territori colpiti”. Con questo lavoro, il sindacato dei pensionati della Cgil intende contribuire alla costruzione di nuove politiche sociali e territoriali, capaci di rafforzare i servizi, creare opportunità di vita e di comunità anche nei luoghi più fragili dell’Italia interna.

“Questa iniziativa – ha specificato il segretario umbro Farinelli – ci servirà ad approfondire le principali necessità delle persone anziane così da tarare la nostra contrattazione con le istituzioni rispetto ai loro bisogni sociali. Vogliamo cercare di ricostruire un tessuto sociale a misura di anziano, in grado di permettergli di restare nel territorio. Ovviamente, grazie al nostro radicamento, abbiamo già un po’ il polso della situazione che è, purtroppo, di disagio per la scarsità di e la lenta ricostruzione”.

 

Nicola Torrini