Accordo tra ABI, ANCI E UPI: sospese le rate dei mutui in scadenza nel 2020

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Accordo tra ABI, ANCI E UPI: sospese le rate dei mutui in scadenza nel 2020. Bacchetta: “Una boccata d’ossigeno per mantenere i servizi di Province e Comuni”

   

ABI, ANCI e UPI hanno sottoscritto un Accordo per la sospensione per un anno della quota capitale dei mutui che scadono nel corso del 2020 delle Province e dei Comuni per poter disporre di liquidità aggiuntiva per sostenere le maggiori spese conseguenti agli effetti indotti dalla diffusione del COVID-19.

Soddisfazione è espressa dal Presidente della Provincia di Perugia, Luciano Bacchetta che ha dato disposizione agli uffici di fare le opportune verifiche e laddove possibile avanzare la richiesta di sospensione.

“Un accordo necessario ed opportuno. Infatti i Comuni e la stessa Provincia stanno mettendo in campo una serie di provvedimenti che gravano sui propri bilanci. La sospensione della quota capitale dei mutui dà una boccata d’ossigeno che unita a quanto previsto dal Governo a favore dei Comuni permette di non incidere sui servizi che gli enti continuano ad erogare”.

L’accordo sottoscritto in data odierna prevede tra l’altro:

– la possibile sospensione del pagamento della quota capitale delle rate dei mutui in essere in scadenza nel 2020, per un periodo di sospensione di 12 mesi,

– che non siano modificate le condizioni economiche previste contrattualmente (il tasso di interesse al quale viene realizzata l’operazione di sospensione è quello originariamente previsto nel contratto e le banche aderenti non applicheranno alcuna commissione all’operazione di sospensione),

– che gli interessi maturati nel periodo di sospensione siano corrisposti alla banca alle scadenze contrattualmente previste,

– che al termine del periodo di sospensione, la banca estenda la durata del piano di ammortamento originario di 12 (dodici) mesi.

L’Accordo si applica ai Comuni, alle Province e agli altri enti locali che intendono aderire: città metropolitane, comunità montane, unioni di comuni e consorzi fra enti locali.

Nell’Accordo è previsto che le banche possano applicare misure di maggior favore per gli enti locali rispetto a quelle previste nell’Accordo stesso.