Promosso dalla 5ᵃ edizione della Biennale del restauro architettonico e da Urban Brau5
Riconoscere e premiare il lavoro professionale di donne e uomini che con il loro impegno nel campo della ricerca, delle arti e delle professioni, hanno contribuito al progresso della conoscenza scientifica e al miglioramento della vita. È con queste finalità che nasce il premio internazionale ‘Hypatia’, promosso dalla 5ᵃ edizione della Biennale del restauro architettonico e da Urban Brau5.
È la prima edizione e a Orvieto sono state consegnate le dieci statuette ad altrettanti studiosi scelti, dopo un’attenta procedura selettiva basata su criteri scientifici, dal Comitato internazionale dei fondatori composto da 15 personalità di vari Paesi europei ed extraeuropei.
I vincitori del premio, che si sono espressi in diversi settori di attività, provengono da quattro continenti: Europa, Africa, America e Asia. Tra i premiati anche l’orvietano Alberto Satolli, architetto, archivista, designer, noto studioso orvietano, fondatore e segretario generale del Cicop Italia dal 1994-2008 e già presidente dell’Istituto storico artistico orvietano. Nella lista dei dieci spicca anche il nome di Fatima Hossaini, artista e fotografa afghana, fuggita nell’agosto scorso dal suo Paese dopo il ritorno dei talebani. Gli altri otto premiati: Assia Harbi, algerina, esperta in sismologia e geofisica; Hasnaa Chennaoui Aoudjehane, del Marocco, per i suoi lavori in geologia planetaria; il francese Thi Duong Chi Nguyen per la medicina e la salute pubblica; Amado Gustavo Ayala Milian, messicano, per la sismologia; la giapponese Teruko Kawabata per l’educazione nutrizionale, l’italiana Irma Della Giovanpaola per l’archeologia; il brasiliano Niède Guidon ancora per l’archeologia e l’egiziana Inas Oma per la tutela ambientale.
Il premio ‘Hypatia’ ha anche il patrocinio del Comune di Orvieto e ad aprire la cerimonia è stato il saluto del sindaco Roberta Tardani.